Come si sarà intuito, non sono una persona dai gusti e dai percorsi proprio lineari. Motivo per il quale la discografia di Lucassen (Ayeron, i tantissimi album nei quali invita a suonare pure mio nonno, e quello immancabilmente accetta, ecc.)… Continua a leggere →
Il mio primo contatto con l’universo plasmato da Ivan Graziani avvenne molte decine di milioni di anni fa, quando in una cassettina tra le più scalcinate – compilation con brani di vari cantautori – trovai Firenze (canzone triste). Lì per… Continua a leggere →
1993. Derby del cuore in casa Tears for Fears. Orzabal, col nick della casa madre, è ovunque con le varie Elemental, Cold, Goodnight Song e (soprattutto) Break it Down Again. Mentre Smith, già poco convinto di suo, si deve accontentare… Continua a leggere →
Le accuse che vengono ripetutamente mosse alla mia persona relativamente a una presunta e un po’ snob insensibilità nei confronti della musica pop italiana più o meno contemporanea (diciamo da Nilla Pizzi in avanti) sono fortemente esagerate. In realtà ho… Continua a leggere →
Seduto su una sedia in vera plastica fuori dallo Spizzico di un centro commerciale all’aperto all’improvviso sento un uomo lamentarsi, forse si tratta di più uomini in difficoltà, magari sottoposti ad atroci torture, ma non sembrano nemmeno urla, parole umane,… Continua a leggere →
I Trumans Water sono tra i pochi gruppi ad aver creato solo casino disorganizzato in grado di godere delle mie morigerate simpatie, sarà perché ero giovane e ci andavo a correre al Parco degli Acquedotti, quindi sembrava bello tutto, ricordo… Continua a leggere →
Alcune cose, nella vita, si capisce in partenza che verranno snobbate e derise, non c’è bisogno neanche di attendere la reazione del pubblico, quella dei professoroni!1 chiamati a giudicare dai loro scranni fatati, o quella, ancora più spietata, dei mercati…. Continua a leggere →
Full Circle è il mio album preferito dei Dixie Dregs, quello della momentanea (?) reunion e della maturità, nel quale certi tratti distintivi dei vecchi tempi si perdono leggermente (forse un po’ meno sviolinate – Jerry Goldman, Mahavishnu Orchestra, mica… Continua a leggere →
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