Innanzitutto, mai capito cazzo ci faccia la “o” centrale nella parola blogosfera ma vabbè. Non nascondo di nutrire una particolare attrazione sessuale verso i flame (sì, lo so, dovrei metterlo al femminile, ma preferisco così) che si accendono inavvertitamente qua e là. In realtà, penso che sui blog purtroppo si litighi pure poco, anche perché le trollate o le opinioni sgradite possono essere unilateralmente e velocemente rimosse all’occorrenza, sui forum o su usenet è abbastanza più complesso.
L’attrazione un po’ morbosa è dovuta non tanto all’esigenza, quasi fisiologica, di vedere gente che si scanna, sia pure virtualmentemetaforicamenteinamicizia; il godimento non sta nel vedere il meno abile dialetticamente (e non solo) o quello che sta sulle palle soccombere e, strisciando, sanguinando ingozzarsi di polvere, un po’ come nelle trasmissioni TV con i vari animali che si urlano contro accapigliandosi senza un perché (ma le dinamiche del litigio via web sono diverse; i nuovi post che alimentano la fiamma vengono preceduti, seguiti ed enfatizzati dalle attese, le risposte sono taglienti e confezionate con maggior cura, acume e brillantezza, rendendo più fresco e godibile il tutto… insomma, talvolta siamo su ben altri livelli flammerecci).
Anzi, sì, il piacere scaturisce pure da tutto ciò, è vero. Comunque non mi sento particolarmente malvagio se affermo che i flame (solo alcuni, solo quelli telematici, solo quelli portati avanti da gente che ne sa, ribadisco) mi piacciono, mi divertono, mi appassionano magari perché talvolta fanno emergere dei punti di vista personali e non banali, o anche solo semplici verità alla portata di tutti che di solito sono seppellite da cumuli di inutile, stupido, dannoso, paraculoso e brufoloso buonismo, da ottuso quieto vivere e molto altro.
In realtà il post/flame che cito (cliccare, prego, sennò non capirete di cosa parlo) è venuto a mancare da qualche giorno, ma proprio per questo, a bocce ferme, magari è possibile trarne qualche conclusione con più lucidità. A parte i nomi, che ogni tanto vanno pure fatti, e sui quali ognuno la vedrà diversamente (“il blog di Tizio, additato quale esempio più fulgido del bloggaggio, non è niente di speciale, mentre come racconta i cazzi suoi Caia non lo fa nessuno, ecc.”), penso che il discorso di fondo sia largamente condivisibile. Intendiamoci, io personalmente stimo moltissimo chi riesce a raccontarsi in modo brillante, coinvolgendo lo spettatore nel suo avventuroso viaggio verso l’estetista che gli ha appena estirpato i calli dei piedi (non mi sto riferendo a nessuno, sia chiaro, io i blog citati sinceramente non li ho mai letti in vita mia, a parte Swan, che nel suo genere non mi dispiace e ammetto che non sarei mai in grado di scrivere come/quanto lui)(si offenderà se ora non lo linko? ma no, dai).
Ammiro dal profondo chi lo fa, perché rendere interessanti robe già interessanti (magari anche solo perché riguardano la collettività… chessò, fare un post del cazzo su Mastella) è più semplice, mentre per esaltare la banalità personale quotidiana, beh, lì devi avere stoffa.
Ci sono alcuni, ripeto, che lo sanno fare benissimo, riuscendo a dare vita a diari personali godibilissimi, ben scritti e sinceri, che a me personalmente piacciono. Non è questo, secondo me, il punto.
Capisco poi che se uno si mette a girare la blogosfera lo faccia generalmente e fondamentalmente per svagarsi, e non perché alla ricerca di improbabili trattati sulla rettosigmoidoscopia paracognitiva corinzia scritti da qualche oscuro blogger di periferia. Figuriamoci. Però, fatte salve le eventuali, legittime e più o meno velate ambizioni di notorietà di ciascuno, mi sembra che una certa tendenza a eludere le riflessioni, i contenuti (anche presentati in maniera leggera, intendo), a omologarsi, a cinepanettonizzarsi un po’ troppo sia presente, o no?
24 Gennaio 2008 il 8:55
I flames sono il salvifico defibrillatore della blog(o)palla morente.
Sulla lista degli amichetti, invece, mi hai praticamente letto nel pensiero…
Ancora un po’ di pazienza: sto lavorando per voi.
24 Gennaio 2008 il 10:44
… sì.
E scusa la prolissità del commento.
24 Gennaio 2008 il 11:20
Non sono un sostenitore di Mastella, mettiamo in chiaro, scrivo qui appoggio soltanto la voglia di litigare via blog. Viva le litigate virtuali!
P.S. Non ho mai censurato commenti
Tarcutio’s last blog post..Benvenuti in Italia
24 Gennaio 2008 il 13:08
A me invece stanno sulle balle proprio i blog personali…voglio dire cosa me ne dovrebbe fregare se hai litigato con tua sorella o ti è morto il gatto ?? Cmq ottimo blog quello segnalato!
piedidicobalto’s last blog post..Ci sono anch’io
24 Gennaio 2008 il 13:42
piuttosto leggetevi i commenti sul blog di Vertigoz, successivi a questa storia,quello sì che è un flame
http://www.splinder.com/myblog/comment/list/15571454?popup=1
24 Gennaio 2008 il 13:44
Ma è un Supertele quello nella foto?
Ganglio’s last blog post..Sui Cd.
24 Gennaio 2008 il 14:30
i flame in generale non fanno per me, certo è vero che il buonismo imperversa e spesso, certi commenti ti instigano al suicidio.
red
red-made’s last blog post..esci dal monitor, videoclip
24 Gennaio 2008 il 14:39
D’accordo con te (e non lo dico per fare la buonista), credo che riuscire a scrivere un post al giorno parlando semplicemente di ciò che ti accade durante, rendendo interessante la normalità, non è affatto semplice. Ammiro i bloggers che ci riescono. Più facile è discutere di fatti di attualità, films, gossip.
Laura’s last blog post..A proposito di Scientology
24 Gennaio 2008 il 15:44
Condivido. Infatti a tal proposito anche il mio blog dovrebbe farsi un esamino di coscienza. Io cerco di ficcarci dentro qualche contenuto, ma non sempre ci riesco 🙁
24 Gennaio 2008 il 15:59
Un tempo anche io mi appassionavo ai flame. Poi ho scoperto il porno ! 😉
S.B.’s last blog post..Indecisioni calcistiche
24 Gennaio 2008 il 17:36
…ci vuole del tempo anche per appassionarsi a quelli. Tempo sprecato 🙂
Per quanto riguarda il tuo gatto, non è per sminuirlo, ma non credo ti possano dare un panda in cambio 😉
24 Gennaio 2008 il 18:09
adoro i flame……. purtroppo come dici tu è difficile trovarne di interessanti
24 Gennaio 2008 il 18:33
Dipende da cosa c’è “in palio”:
si diventa buonisti se devi mantenere un certo numero di lettori, commentatori o punti, a seconda…!
Ci sono coloro che son più portati ad infiammarsi;
quelli che lasciano perdere per risparmio psichico;
chi nemmeno legge e già ti punzecchia;
chi, invece, ti legge, trattiene un conato di vomito ma ti scrive “post davvero interessante”;
…
per un link,
c’è chi venderebbe anche la sorella.
Io? un po’ buonista, per indole, tempo e affari miei;
un po’ incazzosa, in quei giorni lì e quando i blog, mi annoiano mortalmente.
Anne
24 Gennaio 2008 il 18:36
Pare brutto che io ti dica che non ce la faccio a leggere tutto? Comunque un saluto! Aò!
Mika’s last blog post..Confessione…
24 Gennaio 2008 il 18:39
ot quel flame è una figata(quello da vertigoz in modo particolare), soprattutto per come viene sputtanata ninna. 😀
giaguaro’s last blog post..Censura Luttazzi: Sarebbe bello se anche in Italia si potesse vedere qualcosa del genere…
24 Gennaio 2008 il 19:03
Ma quello che mi chiedo è: chi siamo noi per dire ad un altro COSA è un blog o COME dovrebbe essere? Perché io non dovrei eludere i contenuti e cinepanettonizzarmi? Perché devo per forza trasmettere contenuti per essere una blogger? Perché devo sapere scrivere da giornalista professionista? Quando è stato deciso che la blogosfera è un circolo per piccoli geni della scrittura? Vorrei che qualcuno mi rispondesse, ecco.
24 Gennaio 2008 il 19:32
Vero, ovviamente ognuno blogga come gli pare, questo l’ho sempre difeso, trovo che la blogosfera sia interessante proprio perché ci sono approcci diversi e molto personali. Il blogger che nella pratica vuole fare il giornalista prendendo solo i vantaggi di questa posizione non mi convince. “Contenuti” è inteso in un’accezione particolarmente ampia, e comunque una cosa è fare dei post a cervello spento perché in quel momento va di fare così, un’altra è eluderli sistematicamente.
Certo che però essendo il tutto pubblico ti esponi inevitabilmente a un giudizio (e quindi se dicono “i blog parlano solo di cazzate”, beh, magari poi non si può neanche biasimare più di tanto chi lo dice), e tra il cinepanettone il giornalismo e la letteratura esistono diverse sfumature. Se uno fa (sostanzialmente) “cinepanettone”, poi quantomeno il “cinepanettone”, quando lo incontra al cinema, in TV, nella vita di tutti i giorni, dai propri schermi non potrà criticarlo…
24 Gennaio 2008 il 19:39
Ti rispondo io Divara 😉
Nessuno vuol insegnare cosa dovrebbe essere scritto su un blog, io in particolare.
Quello a cui mi riferisco io è la distinzione tra blog seguiti e blog non seguiti. In un’ottica oggettiva, ciò che dovrebbe fare di un comune blog un blog “seguito” sono i contenuti, tutto quello che l’autore riesce a trasmettere al suo pubblico attraverso ciò che scrive, che siano risate o pensieri o quello che ti/vi pare.
Poi pure tu (generico) hai giustamente diritto alla tua fetta di lettori anche se vuoi scrivere del tuo gatto, ma i grandi numeri dovrebbero essere riservati a quelli poco più su.
Allo stato attuale delle cose non è così, e pare evidente guardando un po’ le prime 100 posizioni di BlogBabel, o di Blogitalia.
Questo perché, a mio modo di vedere, quello che permette ad un blog di spiccare è la socialità dell’autore, con tutti gli annessi e connessi, con tutti i pro e i contro.
Tutto qua.
greenwich’s last blog post..MILF
24 Gennaio 2008 il 20:20
d’accordissimo con te (e con greenwich), in certi casi veramente si sfiora il trash. se vuoi usare il blog per vomitare ogni minchiata ti passi per la testa senza dire mai niente, usando un linguaggio banale, e la magari la gente nei commenti ti osanna pure sei scrivi “sono andato dal dentista”, be’, aspettati anche che qualcun altro sia critico verso tutto ciò
24 Gennaio 2008 il 23:21
Secondo me i litigi via web possono essere molto più taglienti di quelli reali. E il motivo è molto semplice: non hai di fronte la persona a cui ti opponi. Scrivere permette di essere molto più schietti. Di dimenticare timidezze, pudori, ritegni. Una frase scritta arriva dopo un ragionamento. Un dialogo, invece, è immediato. Eppure, paradossalmente, è quando scrivi che riesci ad essere più diretto. Più dolce. Più disperato. Più cinico. O, nel caso dei litigi, più cattivo.
Oltrettutto le parole tendono a ferire più dei gesti. Quindi infiammano di più gli animi. E così via.
Ho avuto i miei piccoli battibecchi via forum, ma erano più dibattiti un po’ troppo accorati. Ad ogni modo non mi attraggono per niente: preferisco la tranquillità e il rispetto reciproco. Nella vita, come sul web.
25 Gennaio 2008 il 9:20
comunque grande scuola fu tgmonline eh ABS? :asd:
25 Gennaio 2008 il 9:29
;D
25 Gennaio 2008 il 9:55
io ADORO i flame!
Tanto per dirne una, ho tentato qualche volta di provocare i commentatori adoratori del -da te citato- sw4n.
Ci sono anche riuscito in qualche occasione, fino a quando il caro proprietaria non mi ha detto esplicitamente di piantarla (con un pò di stizzetta) 😀
Anche perchè, io provo una certa repellenza per coloro che fanno gli osannanti di blogstar ad minchiam!
Mi sta sul cazzo leggere “michia quanto sei figo/divertente/grandioso/ecc ecc” per 169 commenti per uno che ha detto “mi sono appena levato un pezzo di prezzemolo dai denti”.
Sia chiaro, non mi urtano i 169 commenti, se ha tale seguito non posso far altro che stringergli la mano, ma è quello che dicono che mi lascia basito.
Anche perchè dimostrano poco “amorproprio” abbassandosi al rango di imbecilli (si, è una offesa diretta per quel genere di commentatori, e se c’è qualcuno che si sente infastidito, allora forse ha la coda di paglia).
Ovviamente come tutti, anche a me piacerebbe avere più audience (lo so, anche a me fa ribrezzo dirlo), ma quello che mi piace dei miei pochi commentatori è che almeno esprimono concetti sensati e adeguati a quello che hanno appena letto! anche solo per mandarmi a cagare!
Il giorno che inizierò a raccontare di quanti peli ho sul culo, signori miei, abbattetemi, grazie!
Masque’s last blog post..Politicamente dico..
25 Gennaio 2008 il 10:08
LOL, anch’io detesto i 4636346,56 periodico commentatori per “mi sono grattato le ascelle”… L’ultima è una citazione colta… ;D
25 Gennaio 2008 il 15:03
Cosa mi è ero perso! Grazie abbiesse! 😀
Obi-Fran Kenobi’s last blog post..Guitti d’Italia, l’Italia s’addorme
25 Gennaio 2008 il 16:05
a differenza della fotografia che a forza di schiacciare quel pirulino ogni tanto c’azzecchi e ne butti cento per tenerne tre, qui di blog ne butti tre che ciao come stai passavo ma vedrai che torno non trascurarti beata te/tu mi è rimasto poco tempo ma è così bello leggerti che accipicchia, mentre questa brutta storia di chi ne sa e perché si chiamano flame mi piace, cioè mi piace leggere chi ne sa, di quarcheccosa, basta che ne sa, ma non è detto che ci capisco, e tu amico che un giorno verrò a piangerti sulla spalla lo sai c’ho una manciata di lustri che prima o poi un premio per il blogger meno giovane me lo daranno no?
è un commento questo vero? non c’ha niente a che fare con quello che hai detto?
ahhhh… menomale
ciao
Alex
Aleyakke’s last blog post..Esercizio: poesia dedicata
25 Gennaio 2008 il 16:38
Obi, preeego… anzi, grazie a te (e M Mastella)! :*
Ale, eh, ma a te il premio non lo danno perché sei giovine dentro!
25 Gennaio 2008 il 18:17
Green: io infatti sono pienamente d’accordo con la tua critica e ho apprezzato il post, commentandolo. Se ricordi, ho detto che a mio parere, sui grandi numeri, il problema non è tanto nel contenuto del blog in sé (io per prima mi sono stupita del notevole seguito del blog di Ninna), ma nei commentatori che vogliono attirare a loro volta sempre più visite. Quante volte hai trovato nel tuo blog commenti completamente a caso, tanto per “timbrare il cartellino” (come dice Trenta)?
P.S. E poi io difendo la categoria dei blog fuffa perché al mio ci voglio bene, ci voglio…
25 Gennaio 2008 il 20:53
Vorrei porre l’accento su due punti, non importa che ve ne sbatta la ciolla o meno.
1) E’ dannatamente vero che la finezza retorica, espressiva, contenutistica, sticazzistica di certi picchi qualitativi del flame internettesco sono davvero mirabili. Dio benedica la scrittura.
2) Perché “contenuti”? Etimologicamente parlando, molto più adatto sarebbe il termine “incontenuti”, no?
C) Non me ne sbatte la ciolla dell’audience, e per questo io rullo. E per questo voi cliccherete sul mio blog. ORA.
thelondoner’s last blog post..Rododendro