Sabato. Mal di testa. Martellate infernali che si avvicinano. Sopprimere telecronisti urlanti sempre più futili. Liberi solo grazie a questo matto, matto indulto. Puglisi conserva la leadership del campionato. Insieme a Bruno Senna. Ecchicazzosenefotte. È ufficiale: l’ex vicino di casa si droga, per essere sempre al top della forma. C’è un momento molto breve della vita in cui sei sulla cresta dell’onda. Ciò ti consente di dormire tre ore a notte, inseguendo pillole blu. Instancabile nei labirinti dipinti di blu che la realtà ti propone/oppone. Sarà. Sarà quel che sarà. Storie di tutti i giorni è probabilmente la miglior canzone mai presentata in un qualsivoglia festival di Sanremo. Di gran lunga. All’epoca sognavo di farmi ingessare anche i più insignificanti angoli della faccia per cantarla anch’io con la stessa espressività di Riccardo Fogli (non è affatto facile come può sembrare). Poca incisività rettale quando vado a fare la spesa e rispondo ai saluti della cassiera, imbalsamato. La cassiera vorrebbe probabilmente rapirmi e trasportarmi disinteressatamente in una realtà parallela, molto più gioviale, molto più felice con le sue aliquote incredibilmente basse. Una realtà travolgente in cui tutti si salutano con affetto, anche quando in apparenza non c’entra granché, e i soldi vengono ingenuamente affidati in quantità industriali ai passanti. È tanto il trasporto, l’entusiasmo che immette nei saluti, non è certo un normale, gelido rapporto professionale con l’utenza. La cassiera si sbraccia un po’ coatta, sfugge come può all’abbraccio stritolatore dei megastereotipi più grandi di lei. Agli ingranaggi globalizzanti che hanno deciso che questo discount dovesse essere preciso identico all’anonimo prototipo stabilito in altre galassie, da economisti situati a diecimila milioni di miliardi di burocrati da qui. È del tutto evidente che a guaire a Sanremo dovesse andare questa stupefacente cassiera, e non certo Riccardo Fogli con i suoi zigomi, ma i gangli dello show business internazionale ancora una volta hanno deciso diversamente.
24 Maggio 2008 il 18:35
Un pezzo splendido. Anche se mi ha immalinconito, facendomi sentire più di sempre un puntino sperduto senza meta in quest’universo che pullula di dieci milioni di miliardi di burocrati da qui.
A chi è solito accendermi i neurioni, un grazie.
e un sorriso di tutti i giorni
Mister X di Comicomix
24 Maggio 2008 il 19:37
Quando togli tutti gli “anti” e scrivi di “pancia”, mi tornano in mente le renne ed i campanelli. Ora, devo andare a fare la spesa.
Chris’s last blog post..Re Borbone
25 Maggio 2008 il 2:24
A me quella canzone piaceva davvero 🙁
Alianorah’s last blog post..L’imbarazzo della scelta
26 Maggio 2008 il 0:21
Questa canzone mi piaceva, e mi hai fatto tornare indietro con la mente a un tempo che vorrei rivivere, e che non tornerà più…
25 Maggio 2009 il 23:34
Per non parlare dei figli dei vicini di casa: urla simili, o sono frutto di violenze moleste; oppure le sostanze illegali vengono somministrate a dosi massicci dalle maestre d’asilo!!!
Saamayas last blog post..Dalle porte dell’inferno: "Slegami, la coercizione mi rende nervoso"!
26 Maggio 2009 il 0:44
Sì, infatti anch’io ho l’impressione che i bambini vogliano tutto subito, sesso, droga e perfino il rocchenrolle… e poi che gli rimane? 🙁
26 Aprile 2010 il 1:32
Il suicidio!
26 Aprile 2010 il 14:39
Già, potrebbero farsi esplodere ingurgitando zozzate illimitate al McDonald… :gnam: