Troppissimi individui passano le loro giornate a chiedersi se sia fattibile l’amicizia tra uomo e tonna, giungendo di solito alla conclusione abbastanza prevedibile che se lei è una rosibinda o lui un mauriziogasparro. Oppure se perlomeno uno dei due non è più in vita, allora.
Ma sono in pochi a dimandarsi se sia possibile che questo pericoloso virus venga contratto via internetz. Cioè nel senso che possa nascere, svilupparsi e protrarsi esclusivamente o prevalentemente attraverso la prozia di tutte le reti.
La risposta che mi sono prontamente dato è, tranne debite e particolarissime eccezioni, assolutissimamente no. Manca qualcosa. Di troppo importante. Qualcosa che.
Non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di spiegarlo, ma con le nuove generazioni che avanzano spavalde sulla fascia, spaventosamente più nerd di noi vecchi nerd cresciuti a pane e SEGA Master System che pensavamo di essere già stranerd insuperabili all’olio d’oliva, si sa mai.
Ti ricordi di quando in gioventù i tuoi piccoli amicici si appendevano al citofono, c’è Giggi? no, la cremeria, e andavate a sbucciarvi le ginocchia insieme, e poi le prime erezioni, i viaggi intergalattici together forever, gli incontri ravvicinati del primo tipo, sudare flammare respirare insieme, tetta a tetta, gomito a gomito tutto il giorno, tutti i santi giorni?
Ora, suvvia, siamo seri. Davvero vuoi paragonarmi ciò all’ingegnere turco che ti ha rimorchiato su ICQ e che ti confida le sue disfunzioni sessuali, al vicino di banco su last.fm dai gusti raffinati che fanno impennare l’amicometro o al simpatico paperopolese del poker online?
Il web è bidimensionale e non riesce ancora a offrire odori, sapori, risate, sbirciate, palpate, strambate, guastardate, pacche sulle spalle, errori, invidie, gelosie, improvvise rotture, improvvise riappacificazioni, gite in montagna e amari montenegri bevuti insieme di qualità paragonabile.
Un giorno chissà, esisteranno porte USB più capaci nelle quali infilare fiduciosamente i propri organi sessuali in segno di reciproca stima. E ologrammi realisticissimi dei tizi con i quali chattiamo si agiteranno nelle nostre stanze, emettendo scorregge odorose e indistinguibili da quelle vere, prendendo il tea con i pasticcini insieme a noi e scrostando le ragnatele dal nostro fido lettore dividì per utilizzarlo come comodo portatazza.
Fino ad allora, però, mi ostinerò a non dare grandissimo valore ai rapporti intessuti esclusivamente o quasi via internet. A meno che, appunto, non siano integrati da normali, agevoli e tuttosommato naturali consultazioni live. (Quindi, per capirci, se uno abita a Bolzano e l’altro a Canicattì la veggo dura).
Mi dirai, ma come, il senso e il bello della rete è proprio comunicare senza sosta con gente sconosciuta che abita nel buco del culo dell’universo, finalmente puoi essere tu a sceglierti gli amicici del cuore, chi ti è affine o ritieni interessante. E non sciropparti compagni di scuola, colleghi di lavoro o altra gentaccia avulsa, antipatica e noiosissima che il caso ha ritenuto opportuno piazzarti stabilmente davanti ai coglioni.
E io replicherò, sì, ma il mondo vero è là fuori, con i suoi piaceri, le distanze fisiche non sono abbattibili. E cadere nella rete e nei suoi tranelli è facilissimo, quasi inevitabile. La scelta inoltre è spesso illusoria, in quanto finirai in comunità di recupero non dissimili da quelle reali, e quindi ti toccherà avere a che fare anche con utenti, amici di amici di amici che poi in realtà non ti entusiasmeranno così tanto.
E tu dovrai sorridere loro. Proprio come fai al tuo collega grandefratelloso con il cazzo firmato. Inoltre, il tempo dedicato al presunto tizio ultrafigo che sta ad Acapulco, checché tu ne dica, è tutto sottratto al meno fosforescente (ma realmente esistente, e toccabile, e scazzottabile) tale che abita a duecento metri da casa tua, e che non aspetta altro che ordire puttan tour ad alto tasso alcolemico insieme a te.
Insomma, praticamente quoto Ratzinger (che il web l’avrà visto sì e no in cartolina ma vabbè) e vado contro sviluppina e i suoi compagni di merende, sprezzante del pericolo!1
In realtà sarei per una sana via di mezzo, internet può anche essere utilizzata come spunto per conoscere più da vicino qualcuno, ma poi costui va coltivato anche e soprattutto al di fuori. Quindi, data la marmorea pesantezza del mio esimio culo (tanto non credo che quelli altrui siano di molto più leggeri, un po’ sì però) e di contro l’insostenibile leggerezza del mio portafogli, direi che oltre i 50/100 chilometri forse non ci può essere, ahimè, ammore vero 🙁 .
Certo, se uno vuole discutere di scienza o di economia in un forum è una cosa, il fatto che non incontrerà mai (o quasi) i tizi con i quali si confronta magari può non essere così grave. Se invece passo il tempo a parlare di me stesso e delle problematiche che mi girano intorno a sconosciuti irraggiungibili, sperando in loro, forse cambia un po’…
La rete come una sorta di versione ultramegapotenziata, agghindata e aggiornata del vecchio telefono, per quanto riguarda la gestione delle chiamiamole conoscenze, insomma. Non come sostituta della real life in toto o giù di lì. Anche se di questi tempi, con città sempre più grandi (e inattraversabili) e social network sempre più capaci la tentazione si fa forte. Molto forte.
12 Maggio 2009 il 11:17
Io grazie al blog ho trovato l’ammmmmoooore :cheers:
In parte sono d’accordo con te… ma personalmente su internet ho “conosciuto” delle persone con cui mi trovo molto meglio rispetto a quelle che frequento nella realtà. Soprattutto a livello di idee e di interessi comuni. Nello stesso tempo ho anche incrociato emerite teste di cazzo :sbonk:
La Vyrtuosas last blog post..Video intervista a Beatrice Borromeo: “Ecco la verità sulla puntata censurata all’Era glaciale”
12 Maggio 2009 il 15:41
Ah beh, quelle, grazie a fattori quali l’anonimato e il ripararsi dietro a un monitor, sono sempre particolarmente abbondanti… :asd:
12 Maggio 2009 il 21:11
direi che oltre i 50/100 chilometri forse non ci può essere, ahimé, ammore vero
Luìs, secondo me tu hai ultraragionissima-più, però l’esperienza mi rompe le uàllere contraddicendomici un po’. Qua c’è un mio collega barese che sta insieme a una romana de Roma, da 18 mesi. A cadenza quindicinale alterna l’uno o l’altra spostano il culo su e giù per lo stivale per un weekend da piccioncini, e non è che siano ricchi.
Pure una nostra collega giornalettista abita a precisamente 127km (viva guugle mapss) dal suo ammore. Da 8 anni per la precisione, e non è ricca manco lei (sennò che ce stava a fare in G.? :asd3: )
Un amico sardo della gioiosa macchina da cazzeggio di OkNotizie s’è messo con una utentessa barese per la gioia della Ryan Air, e non mi risulta abbia scritto Noemiletizio Berlusconi sulla cartà d’identità. Potrei fare altri esempi nel range 50-100km, ma penso possa bastare.
Insomma le distanze sono un fottutissimo disagio, ma se entrambi si sa quello che si vuole tutto sepoffà. L’amore muove i culi, recitava il saggio. :telodicevo: Meglio le vicine fosforescenti, però. :gnam:
:gnam: :gnam: :gnam: Augh! :gnam: :gnam: :gnam:
12 Maggio 2009 il 23:46
Mi sono sentito affaticato un po’ anche solo a leggerle, ‘ste storie… :asd:
13 Maggio 2009 il 0:03
Un post da incorniciare. :vojo:
Lo salvo e me lo stampo, magari nella speranza che qualcuno capisca la differenza tra ammmicccicci di fessbukk e amici reali.
Greeks last blog post..Fake nose
13 Maggio 2009 il 0:07
Ah, il blog che ho linkato come “mio” in realtà è di Prefe..
Tanto commento più lì che sul mio.. :mastella:
Greeks last blog post..Fake nose
13 Maggio 2009 il 0:10
Dengh’iù… :asd:
13 Maggio 2009 il 0:13
:gnam: :gnam: :gnam:
Quand’ero quasi adolescente m’innamorai perdutamente di una ragazzina belgo-tedesco-fiamminga-vallone (mai capito che accidenti di lingua parlasse) conosciuta in vacanze. All’epoca internet era roba da fisici nucleari svizzeri e una telefonata internazionale costava quanto affittare il CERN di Ginevra per una settimana. Risultato: finite le ferie, bacino e non ho più saputo nulla di lei. C’è della magia in tutto questo.
Fosse successo adesso starei ciattando tutte le sere in pseudo-inglese con stà tizia e ogni mese prenderei la corriera degli emigranti siciliani verso il nord europa. Scoperto che la tipa nel frattempo è ingrassata di 55kg per via della sua abitudine di mangiare wurstel ripieni di crauti ripieni di impasto di wurstel, sarei corso giù a piedi.
Abbasso l’internetswbsz!!! :gnam: :gnam: :gnam: :gnam: :gnam: :gnam: :gnam: :gnam: :gnam:
13 Maggio 2009 il 1:10
Il fatto che tu riesca a dare una misura al raggio d’azione del tuo culo, è segno che il tuo cuore è libero e spensierato.
Oppure, potrebbe essere, che il culo in gioco non smuove il tuo per più di 50/100 Km. Ma questo vorrebbe dire che i Km percorsi sono direttamente proporzionali alla bontà culinaria in gioco.
No, hai ragione, si parlava di amore.
Non esiste una verità assoluta. Diciamo che la tua è quella standard, quella che in linea di massima dovrebbe essere giusta, razionale. Le situazioni cambiano, senza che tu decida niente, e ti ritrovi a non calcolare più i km.
Nicola Arigliano….anni ed anni fa…cantava:
20 km al giorno…10 all’andata…10 al ritorno…
20 km al giorno…per poi sentirmi dire che…non hai voglia di uscire.
Frankie Pallas last blog post..Quella vacca di nonna papera – Claudio Bisio
13 Maggio 2009 il 1:13
@just, sì, e poi quelle lì, le belghefiammingotettone insomma, a tredici anni di solito già sanno alla perfezione quattordici lingue e ventisette dialetti, fanno una rabbia… il chattaggio in inglese sarebbe decisamente impari, specie a quell’età :sisi: .
13 Maggio 2009 il 1:19
@Frankie, beh, sì certo, per ammore sì, si può fare la follia, ma qui si parlava principalmente di amicizia. L’ammore è uno, gli amici o possibili tali in genere sono tanti, milioni di milioni…
13 Maggio 2009 il 9:45
Si, si parlava di entrambe le cose, dei rapporti 1.0 in generale, ed io, da buon romanticone, mi sono soffermato esclusivamente “all’ingegnere turco che ti ha rimorchiato su ICQ”, il quale, parla turco è vero, ma ogni sera ne accompagna una a casa diversa, chissà che cosa gli racconta…
Frankie Pallas last blog post..Quella vacca di nonna papera – Claudio Bisio
13 Maggio 2009 il 13:57
Sinceramente devo ancora capirlo, ma sul webbete qualche persona interessante con cui poi il discorso è proseguito anche nella vita reale l’ho conosciuto. Solo qualcuno ne.
14 Maggio 2009 il 14:16
IO su internet ho chiacchierato, discusso, flirtato, trombato con molti, tutte quelle cosette che per lo stesso medesimo periodo facevo anche nella realtà. Ed ho sempre diffidato di coloro che stavano SOLO su internet e non nella realtà.
E comunque io di chilometri, per sposare il mio fottutissimo marito conosciuto su internet ne ho fatti 1400.
Cazzone.
Se una cosa ti va di farla, non ci son chilometri, soldi o distrazioni che potranno impedirtelo. :mastella:
La Meringas last blog post..Stretto al cuore
14 Maggio 2009 il 14:18
Mah…
14 Maggio 2009 il 15:29
Allora, io penso che praticamente l’amiciz
flos last blog post..Dinamiche esistenziali
14 Maggio 2009 il 15:31
Best comment evah.
14 Maggio 2009 il 16:13
Flo vince il prestigioso premio “Commentatrice pigra 2009”, presentato da Daniele Piombi. :cheers:
15 Maggio 2009 il 16:18
Anch’io ho conosciuto, grazie al web ed al blog, persone migliori della media che mi ritrovo, per esempio sul lavoro. Teste di cazzo poche ma pregnanti. Di solito la testa di cazzo che trovano gli altri sono io.
15 Maggio 2009 il 16:23
:asd:
16 Maggio 2009 il 15:33
Ma secondo me fra amicizia ed “amicizia virtuale”, l ideale è che ci sia un rapporto circolare: porto due esempi.
Un paio di colleghi di università mai inzulati nei corridoi, mi diventano amicici su facialbook, e sai com è, non si può dir di no. Sleggiucchiando le minchiate che scirvono scopro che sono degli allegri minchioni di Windsor, commento quello che scrivono, loro commentano i miei commenti. La volta dopo che li incontro in corridioi, quattro chiacchiere, poi ancora commenti, poi di nuovo chiacchiere. E adesso conosco due persone molto valide che forse senza facialbook avrei continuato a non inzulare.
Secondo esempio: una collega di laboratorio, una certa simpatia nell aria, risate ma niente di più, ci facciamo un paio di sedute intense di chat beccandoci per caso, e adesso il rapporto è assai più stretto (trattasi per altro di amicizia). Forse il parziale anonimato di una chat ha aiutato nel superare alcune barriere emotive che ci dividevano, ed ora gli stessi discorsi li possiamo fare vis a vis.
Insomma, circolarità. Valorosi navigatori blendate blendate blendate!
Ammazza che commentone pedante!
belphagors last blog post..Alla donna che non ho ancora incontrato (?)
16 Maggio 2009 il 15:51
Sì, non potrei essere più d’accordo, ma ho l’impressione che il più delle volte questa circolarità sia irrealizzabile… o comunque vedere una persona una volta ogni morte di Papa e poi chattarci o chiacchierarci sui social non mi dà granché come rapporto.
17 Maggio 2009 il 10:06
sottoscrivo. però aggiungo.
il troppo storpia sempre e comunque: un po’ di èmmèssènne permette di sapere che l’amica delle superiori festeggia il compleanno. l’importante è che io mi fermi quando potrei desiderare di sapere se sono o non sono stata invitata a tale compleanno.(altro che mariadefilippi)
una volta che hai conosciuto meglio in chat qualcuno che conoscevi solo di vista, devi porti un problema: perchè ti eri “perso” una valida conoscenza? mica c’avrai la puzza sotto al naso o simili?
inoltre propongo un distinguo: una cosa sono i blog, un’altra è badoo e community simili. se proprio ho bisogno di nascondere quanto sono testa di cazzo dietro a un monitor, è inutile che vado a piazzare le foto, mi sgamano subito. almeno mi nascondo dietro quello che scrivo, no?
17 Maggio 2009 il 10:19
bel blog professionale, l’amicizia tra uomo e donna e sempre in doppi sensi, anche se qualcuno puo dire che esiste, per me si ha uno scopo solo arrivare a quello… :bed:
17 Maggio 2009 il 10:22
@Ellen: sulla puzza sotto il naso: non so, la realtà è complessa, la gente cambia, le nostre opinioni pure (e ci fanno riconsiderare il passato), le situazioni sono diverse, tutto scorre, non ci sono più le mezze stagioni, ecc. Non sono d’accordo con quanti dicono “ah, ma se vi eravate persi di vista nella realtà non ha senso ricontattarsi su facebook”.
17 Maggio 2009 il 10:24
@Antonio, grazie, comunque, anche se fosse, per come la vedo io il sesso non esclude l’amicizia… :asd:
17 Maggio 2009 il 11:50
scusa ho sbagliato a scrivere l’url del mio blog, l’url esatto e su questo commento. 🙂 :goshgasp: :sbonk: :whip: :prostro: :look:
Antonios last blog post..ECO
18 Maggio 2009 il 0:58
Non sono d’accordo con quanti dicono “ah, ma se vi eravate persi di vista nella realtà non ha senso ricontattarsi su facebook”.
Io chiusi il mio primo account FB proprio perché ero tempestato di richieste di amicizia di gente che… vivevo benissimo da anni senza avere loro notizie :goshgasp: E una rapida occhiata ai loro profili non mi lasciava ben sperare che fossero cambiati in meglio.
Sui rapporti internettiani uomo-donna consiglio la lettura di questo prestigioso pezzo di comicità involontaria (?) http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1967566 e commenti nerd a seguire :rotfl:
Dimenticavo: :gnam: :gnam: :gnam:
18 Maggio 2009 il 12:17
Ah, la leggendaria piazzetta di HWUpgrade, mi mancava un po’… :asd: Gran thread… :gnam:
18 Maggio 2009 il 13:02
Internettisticamente sono cresciuto su quel forum.
All’epoca (2000) le ragazze non usavano internet: ce n’era una a Roma, un’altra a Milano, punto.
Femmine d’avanguardia. Poi sono arrivati i blog da acchiappo, i laiv speis, i barcampss, il messenger, feisbuc, e ho capito di aver buttato via i migliori anni della mia giovinezza, quando internet era ancora una roba inutile agli scopi pratici :cattivo: .
E comunque :gnam:
18 Maggio 2009 il 15:06
Indubbiamente :gnam: , anche se ormai mi sono convinto che internet più che aiutare la conoscenza più o meno biblica :asd: tra le genti la rallenti, in quanto costituisce un passaggio in più, aggiuntivo. Visto che uno/a oltre a piacere dietro la tastiera/webcam (e paradossalmente lì l’aspetto estetico conta di più) deve convincere anche live, non si scappa, e allora tanto vale…
18 Maggio 2009 il 16:21
Sono d’accordo a metà.
Un rapporto non può essere sempre e comunque catalogato in precedenza. Io vivo, quel che sarà sarà.
Si potrebbero scoprire altri modi di interagire, in cui l’attrazione fisica, che solitamente tende a complicare un rapporto, sia totalmente esclusa.
A volte l’aspetto è un muro enorme, non credi ?
Per quanto riguarda la trasposizione dell’affettività, credo che il web sia solamente più immediato, ma quante volte capita che una persona scarsamente conosciuta si confidi con te, che passi di lì per caso ?
A me succede spessissimo.
E solo che a volte è molto più facile non ascoltare per non farsi carico dei problemi altrui, mentre sul web puoi semplicemente scegliere di non rispondere.
18 Maggio 2009 il 16:27
Ah, sei tu… :asd: Sì, non può essere catalogato, fatto sta che il punto centrale per me è la gestione del tempo. Sappiamo che internet ha la capacità di coinvolgere fino a travolgere. E chattare, su feisburp, ecc. sottrae tempo ed energie per rapporti in carne e ossa. Che, indipendentemente dal fatto che abbiano finali biblici o meno, danno più piacere.
18 Maggio 2009 il 16:43
Azzo, un altro po’ di entusiasmo e mi si cariavano i denti 🙂
Tranquillo, posso invadere solo un blog per volta, quindi relaxati Prosty.
Secondo me la dipendenza da web è comunque assolutamente soggettiva: tempo, modo, opportunità sono scelte consapevoli no ?
Ma sono d’accordo sul fatto che è centomila volte meglio investire sulle persone in carne ed ossa: almeno se resti fregata te la puoi prendere con qualcuno :cheers:
18 Maggio 2009 il 16:56
Invadimi tutta… :asd:
Assolutamente no, internauta = eroinomane, o giù di lì… :asd:
18 Maggio 2009 il 18:23
Reminescenze del film “Diario di una webbomane” ? 😛
18 Maggio 2009 il 18:26
No, semplice esperienza :telodicevo: e osservazione della realtà…
19 Maggio 2009 il 17:52
Credo che tutto si riduca alla grandezza e potenza delle aspettative. Io non mi aspetto nulla, sinceramente.
Il web è solo un’altra forma di comunicazione. Interessante, aggiungerei. Contano molto l’intuito, l’interpretazione e la fantasia.
Certo, si può barare meglio.
Ma è difficile reggere il gioco masturbatorio a lungo, dopo un po’ … come dire … scappa di mano ?
19 Maggio 2009 il 18:03
Hate? :asd:
Il punto secondo me è: se da una cosa ti aspetti poco, vuol dire che non le dai molto valore, non le dedichi molto tempo, attenzione, interesse, ecc. Indipercui il web e i rapporti web per te valgono poco. (Se davvero non ti aspetti nulla… magari guardando bene dentro di te non è poi così vero… :asd: ).
19 Maggio 2009 il 18:19
Oggi I hate, domani se mi caga forse rientra nelle grazie.
Non è una questione di importanza.
Il punto essenziale è il controllo: se non hai controllo su qualcosa/qualcuno, non ti puoi aspettare nulla.
Controllo in senso lato, inteso.
19 Maggio 2009 il 18:20
“Ma, mi vuoi, tutta ciccia @@ e tastini-Alt???”
Primo: grazie per il pensiero, smorfia, muggito, non so… che m’hai lasciato l’alter dì. :lul:
Secondo: a che latitudine abiti, prima di capire se possiamo esserci simpatici e, nel caso, non è detto sia vicendevole :asd3:
Terzo: le distanze, hanno un loro ‘perchè’, da non sottovalutare: il mio moroso vive ad una distanza -di sicurezza- utilissima al perdurare del medesimo rapporto. E soprattutto, al perdurare del mio dimorare tra i blog e social network eventuali :goshgasp:
Quarto: in realtà, scherzavo e ti do pienamente ragione sul preferire, ovviamente una vita in carne ed ossa, ma senza, per questo, demonizzare e sottovalutare il “buono” che il web è in grado di regalare. Magari senza obiettivi precisi: che importa? Non è che ci si debba conoscere proprio tutti.
E lo affermo a rigor d’esperienza diretta rappresentando io, la storia della “vittima enciclopedica” degli inganni del web che mai, si sono tradotti in realtà, in un abbraccio, una stretta di mano… nonostante speranze, promesse, illusioni; tra dolori e speranze. :sbonk:
Ma l’esperienza non si rinnega: ci si vergogna, semmai, ma fuori, sicuramente, c’è il meglio e la nostra cura.
ciao :ciao:
Saamayas last blog post..E’ nato nu cretauro, niro niro comm’a te…
19 Maggio 2009 il 19:13
VDQDB, controllo? Non fa per me, troppa fatica, anche in senso lato… :asd:
Saamaya, 1) prego, non c’è di che, ecc. :baci: 2) Roma Nord (molto nord…) 3) Ah beh, anche questo è vero, stare troppo a lungo rinchiusi nella gabbia può logorare… 4) Vittima enciclopedica, addirittura? 😮 Chissà che ti dev’essere capitato…
24 Maggio 2009 il 22:06
non’esiste amicizia tra uomo e donna perchè finisce l’amore
25 Maggio 2009 il 13:37
Qualcosa mi dice che questo Anonymous sia masculo, perché una donna a questa santa conclusione non ci arriverebbe mai :asd3:
18 Giugno 2009 il 1:36
in rete viaggiano i pensieri, anche le emozioni, non le persone in toto. Per fortuna, altrimenti si perderebbe il vantaggio di questo posto;)
Magari può piacermi discutere di qualcosa o confidare le mie depressioni in chat. Non ci si deve aspettare nulla.Nulla che non viaggi, che non possa viaggiare attraverso il cyberspazio proprio per chi vuole sempre potersi attendere qualcosa. Questo è quello che penso
18 Giugno 2009 il 1:37
l’amicizia tra uomo e donna esiste ma non dura
18 Giugno 2009 il 12:31
Sì, la dimensione delle aspettative è importante. Un po’ come in politica… :asd3:
18 Giugno 2009 il 17:47
Col tempo imparato a ridurre a zero le aspettative, sia che si tratti di gente 1.0 che 2.0
Gli ultimi avvenimenti inoltre mi hanno fatto rivalutare questo pregevole pezzo di blogghismo, lo proporrei per il Poohlitzer. :lul:
18 Giugno 2009 il 18:16
Tocca aspettare che vengano lanciate sul mercato le genti 3.0, allora… :asd:
18 Giugno 2009 il 18:31
Sto giusto costruendone un prototipo… :mmh?:
6 Settembre 2009 il 20:11
Ogni tanto torno a rileggere stò pezzo, secondo me fondamentale e imprescindibile (un esamino da mezzo credito nella facoltà di “Scienze sociologiche della antropologia di stacèppa applicata alle comunicazioni” dovrebbe valerlo).
Considerazioni sparse:
nel webbe il confine tra amicizia e “qualcosa di più” e assai più labile e confuso che nella realtà. Nel mondo vero si tende ad avere più amici dello stesso sesso che dell’altro; preferisco una partita di calcetto, o una serata birra + rutto libero, a una interminabile passeggiata nel centro con le amiche – amiche-amiche, che non me la danno – a controllare il prezzo di scarpe e borsette di Vuitton. E viceversa.
Nel 2.0 si tende a circondarsi di persone tecnicamente trombabili, e questo lo si nota benissimo sbirciando nelle liste di amici delle genti che popolano feisbuc; che si tratti di single o di persone felicemente accoppiate e sessualmente appagate, gli uomini si circondano di f*ga e le donne di maschetti più o meno ingrifati. Per qualche motivo è così.
Detto questo: quando ho commentato qui la prima volta attribuivo un certo valore ad alcune selezionate conoscenze internettare.
Ora non plus. Posto che, secondo il teorema prima enunciato, anch’io mi virtualmente m’accompagno più alle donzelle, mi son fatto un’idea di come funziona la faccenda.
Nella vita 1.0 basta starsi simpatici, vedere gli stessi filmi e ascoltare gli stessi ciddì per iniziare ad approfondire. Uno sguardo, una strusciata casuale, un picco di estrogeni e tutto può succedere. Nella vita 2.0 tutto questo non genera più che qualche conversazione di circostanza (o al massimo l’avventurina one-shot, ma esula dagli scopi di questo commento).
Non basta. Uno dei due deve aver bisogno dell’altro, o magari tutti e due. Due sfigati di proporzioni cosmiche desiderosi di consolarsi l’un l’altra. “Il mio ex era uno stronzo” – “La mia ex una zoccola”. Ore e ore di traffico dati, chat fino all’alba, scambiamoci le foto, sentiamoci su skype, oh che bella voce che hai, oh come mi piacciono i tuoi capelli. Apperò, lui non sembra così stronzo come il mio ex. Poverina lei, sembra una così brava ragazza che ha solo bisogno di un tipo – diciamo – proprio come me. Pensi che se è nato qualcosa di speciale nonostante le difficoltà e le distanze, questo qualcosa potrà durare a lungo e resisterea terremoti, alluvioni e ministeri leghisti nei secoli a venire. E invece.
Leggevo l’altro dì che rispetto al passato oggigiorno, signora mia, i rapporti umani si formano in un niente e si sgretolano ancor prima. Amicizie fantastiche che improvvisamente piombano nel silenzio, storie d’ammmore da romanzo Harmony che poi finiscono sul più bello perché “oh, scusa, ma oggi tutto ad un tratto mi son girate così”.
Non darei la colpa all’interwebs, quanto all’ansia preesistente di procurarsi un minimo di cinque-seicento amici per non sentirsi dei depressi asociali. Come fai a dedicare tempo a una persona in particolare, quando devi innaffiare con un minimo di regolarità un mare di relationships. Manie instillate dalla cultura della Milano da bere, forse. Forse gli anni ’80 non sono mai finiti veramente, o forse solo il cielo sa che cazzo sto dicendo.
Personalmente, la prima volta che il 2.0 entrò nella mia vita 1.0 mi fu praticamente estorto un “ti amo” al decimo minuto del primo tempo. Io, che in tutta la mia vita l’avrò detto (spontaneamente) appena una volta sola. Intanto però entrambi ci credevamo davvero. La stessa persona si impegnò duramente per sparire dalla mia vita dopo un paio di mesi durante i quali la sua vita 1.0 s’era fatta temporaneamente più gradevole, o sopportabile, diciamo. Durò più lo strusciarsi virtuale che l’amoreggiar reale. Perché boh, così, in fondo perché sbattersi tanto per altri da sé stessi…
Altre persone sono piombate nel mio mondo, a titolo di amicizia o “dippiù”, han fatto il loro comodo, son sparite. Non devi dare troppe spiegazioni a una persona, quando non devi guardarla in faccia mentre lo fai. Sta succedendo ancora in questo momento, giuro che io non me le vado a cercare, eppur succede; ma sono tranquillo perché ormai so bene come funziona il giochino. All’inizio era deludente, poi sempre meno.
Alla fine si impara ad attribuire il giusto valore alle cose che accadono da queste parti. Che è ben poco, fino a (rara) prova contraria. 1.0 ha sempre la precedenza, che venga da destra, da sinistra o frontale, ma non da dietro. :kiss: :gosh:
6 Settembre 2009 il 21:11
Hai colto the point. Troppo = niente.
Penso che non sia tanto o solo l’ansia di sembrare depresso/asociale o la Milano da bere ma una questione di (in)sicurezza: “se con questo le cose si mettono male o non mi caga o decido di rompere perché mi gira ce ne sono 4999 altri pronti ad approvarmi e a fare festa con me :cheers: “.
Comunque (probabilmente l’avrò già detto) secondo me il rapporto 2.0 vale così poco perché di solito fatica troppissimo a trasformarsi (in modo diciamo decentemente stabile/affidabile) in 1.0. Un rapporto in cui come dici tu non devi dare spiegazioni, puoi fuggire con facilità, non devi guardare in faccia, ecc. è quasi inevitabilmente di scarsa qualità.
7 Settembre 2009 il 4:24
Piccolo Frank, come sei dolce :baci:
Certo, sei anche un giornalettista, quindi uno dei mali del mondo :goshgasp: , però sei dolce.
Il web è solo uno strumento, sta a te capire cosa cercare.
Di disperati ne troverai tanti anche nella vita reale, sta a te scegliere.
Pro, credo che il punto sia che non si può trasformare la carne in pesce. Se un rapporto nasce sul web, quindi snaturalizzato da qualsiasi contesto reale, calarlo nella realtà significa modificarne le regole.
E la maggior parte delle volte va tutto a puttane.
L’importante è non aspettarsi troppo, ma accogliere tutto ciò che ci rende felici.
7 Settembre 2009 il 9:59
Eh, ma come dico spesso, la superiorità nei confronti degli altri mammiferi andrebbe dimostrata. Capisco che abbia poca flessibilità il mio gatto che si incazza peggio di Borghezio ( :asd: ) se il felino randagio si arrampica in balcone invadendogli il territorio. L’essere umano dovrebbe dimostrare un po’ più di flessibilità (e quindi trasformare il 2.0 in un fluido 1.0 non dovrebbe essere l’impresona fantascientifica che in effetti è :chebotta: ).
7 Settembre 2009 il 10:24
Ma tu dimentichi una cosa fondamentale, nei rapporti interpersonali: le aspettative.
Non siamo macchine, il processo logico non è quello esatto.
Il contesto che fa nascere un’affinità è importante, essenziale.
Cambia il contesto, cambierai il rapporto se quest’ultimo non è consolidato da qualche cosa di più di una mera latente sudditanza psicologica.
Personalmente trovo molto interessante riuscire ad approcciare sul web. E’ qualcosa di così strano, così diverso, entrano in gioco fattori che di primo acchito vengono oscurati dalla “presenza”.
2.0 è un approccio diverso, non lo puoi trasformare in realtà, a meno che tu non incontri una persona realmente affine. Il che non è affatto semplice.
7 Settembre 2009 il 11:58
Ma Pupy cara :kiss: , se non fossi diventato un giornalettista che imperversava su Okkeinotizie forse non avrei nemmeno avuto il materiale per scrivere sull’argomento. Ehm… :sisi:
Tutto sta nel capire se la persona con la quale si va a collidere è veramente affine. Sul 2.0 all’altro capo del filo c’è un oggetto distorto da :
A) le stesse proprie aspettative, giusto. Speri fortissimamente che quella sia, finalmente, la persona che non sei mai riuscita a trovare “in locale” prima. Perdi la testa per quello che stavi cercando, non per ciò che hai effettivamente trovato.
B) le stronzate piccole e grandi dietro alle quali ciascuno si maschera, che sono difficili da verificare a distanza. Ma prima o poi emergono. Oh, se emergono…
7 Settembre 2009 il 17:08
Ma bene :mmh?:
Quindi avevi una trescolina Giornalettistica eh ? :goshgasp:
B) emergono sul serio ? Non lo so.
Difficile cogliere le sfumature di un carattere, figuriamoci sul web.
7 Settembre 2009 il 17:52
1) alle nostre giUovani lettrici piacciono i webmaster affascinanti :mastella:, chi l’avrebbe mai detto.
2) quando una persona ti racconta una vita, e poi su facebook ne pubblica una diametralmente opposta, emergono. UUuhhh se emergono :telodicevo:
:gnam:
7 Settembre 2009 il 17:53
affascinanti come :mastella:
(non s’era vista l’icona)
7 Settembre 2009 il 17:53
A + B = C) Secondo me, come in tutte le cose, bisognerebbe sempre prepararsi psicologicamente al peggio… :asd:
7 Settembre 2009 il 20:57
Vabbè Frank, pure tu hai scovato un’intelligentona,però :asd:
Pro, ma sai che a questo tuo cinismo comincio ad abituarmi ? Sarà il caldo :staimale:
Vabbuò ragazzi, una bella :bed: e tutto si sistema !
8 Settembre 2009 il 0:28
Ma intelligente lo era (lo è, campa e scrive ancora).
Solo che… boh, manca quel minimo di delicatezza, di rispetto. Devi prendermi per il cuculo? Almeno fallo bene. A distanza poi è ancora più facile fregarsene.
Comunque, tutto stò giro di commenti nasce non dall’ennesima storia andata storta (cit.) ma dal rimuginare su una amicizia (2.0) che durava da parecchio e aveva raggiunto un bel grado di confidenza (superiore a molte altre 1.0), e improvvisamente polverizzatasi nel vuoto cosmico. Senza neanche un ciao, devo andare. Peccato.
Farò tesoro.
8 Settembre 2009 il 8:24
Tesoro ? Tesoro si che ? Ogni rapporto ha una progressione a se stante.
Non fare tesoro, và. Non fare tesoro della meschinità delle persone. Ci sono sempre dei motivi che portano ad un dato comportamento. La sola fregatura è non esserne a conoscenza.
Ma si può accettare anche questo, consapevolmente però. Così non ci si fa male. Non molto, insomma.
8 Settembre 2009 il 9:22
E’ proprio quel che intendevo per ‘farò tesoro’ 😀 :gnam:
8 Settembre 2009 il 10:45
Pupy, ma sempre lì vai a parare ultimamente? Dev’essere il caldo che mette in circolo gli ormoni… :mmh?:
8 Settembre 2009 il 11:35
Hai ragione :gosh:
E’ il mio nuovo collega che mi scombussola l’ormone …
8 Settembre 2009 il 12:24
Com’è fatto? Alto, biondo… Pensavo fossi fedele nei secoli al Santo Prepuzio… :asd:
8 Settembre 2009 il 13:27
E io invece pensavo che volesse tradirlo con me Don Prepuzio… :cattivo: :cattivo: :cattivo:
8 Settembre 2009 il 14:40
Vabbuò, a Don Prepuzio Corleone fedele nei secoli sempre :prostro:
Basta uno schiocco di dita e mi fiondo. Pupazza, la donna-zerbina :sbav:
Ma intanto mi gusto l’occhio, nun ze po’ ?
(Pro, ma che mi segui ? Azzo, ci hai preso).
(Frank, naaa con te solo sesso selvaggio senza coinvolgimento sentimentale, un po’ all’animala)
8 Settembre 2009 il 15:18
Uhm… mi accontenterò :sbav:
Uno schiocco di dita e sono in terra veneta :mmh?:
Galan trema, terrone in vista!
:mastella:
2 Novembre 2009 il 14:38
Bello.
Io vengo dalla vecchia (non troppo) guardia. Preferivo iccicù a emesen perchè cercavo colleghe/i di lavoro per ampliare le conoscenze (web designer e web manager quando ancora non c’erano le facoltà e toccava inventarsi il lavoro) quindi non sono stata tarata per l’amore o le amicizie online, semmai ho imparato a studiarle e fruttarne i meccanismi per lavoro.
Si, dietro lo specchio c’è anche questo… :look:
.-= Alice´s last blog ..Vacanze =-.
2 Novembre 2009 il 14:56
E chi lo avrebbe mai sospettato… :look: (In effetti anch’io preferivo ICQ, non che lo strausassi, ma mejo di MSN… quando ho notato che erano rimasti solo ingegneri turchi dal rimorchio facile ho gettato la spugna :asd: ).
2 Novembre 2009 il 15:47
Questo post non muore mai :gnam:
ICQ era figo, purtroppo all’epoca potevo stare connesso due ore a settimana, il che era alquanto limitante.
Certo che la ricerca per profilo dettagliato era ottima. Cercavi “femmina, 20/25 anni, puglia, appassionata di musica rock / sport / computer” e non ne trovavi manco una, però se fosse saltata fuori sarebbe stata senz’altro la donna della mia vita. :cheers:
2 Novembre 2009 il 16:58
Eh, ma hai cominciato a usarlo tardino, mi sa… :lul: (o da quelle parti si è diffuso poco, boh).
2 Novembre 2009 il 21:29
Anno Domini MM :telodicevo:
16 Dicembre 2009 il 3:05
ICQ mai capito.
ABS, diventiamo amici 1.0? :mmh?:
16 Dicembre 2009 il 10:36
Yeeeeee! Potremmo incontrarci a metà strada, tipo nella camera da letto di Scaruffi… :cheers:
16 Dicembre 2009 il 14:35
Non dormiva nello sgabuzzino dei bidelli dell’università dove insegna, o una roba del genere?
16 Dicembre 2009 il 16:31
Io sapevo nella cuccia dl cane idrofobo…
17 Dicembre 2009 il 21:06
Ma il mio commento struggente appare come primo di 79 per quale motivo? Il tuo wordpress mi ama? Anche i blog, e non solo le bloggerz, si commuovono? :frigna: :vojo: :cheers:
17 Dicembre 2009 il 21:08
Uh niente, m’era sfuggita la paginazione dei commenti. Sto invecchiando pure io 🙁
17 Dicembre 2009 il 21:09
Qua in basso, da qualche parte c’è una scrittina piccina piccio’, che credo non abbia notato nemmeno il mio oculista, chiamata “older commentZ” (vengono mostrati sessanta commenti alla volta, mi pare). Prima di morire, dovrei modificare il tutto visto che non mi piace nemmeno un po’…
Edit: risposto prima di leggere il secondo commento.
17 Dicembre 2009 il 23:13
Effettivamente sono anni che mi chiedo perché ispirarsi alla grafica di faisbook, notoriamente brutta… :rosik:
17 Dicembre 2009 il 23:55
C’è qualcun altro che si iNspira, oltre me? :asd: A me il tema convince abbastanza tuttora, nonostante aneli a qualcosa di più personalizzato e meno anonimo: c’entra più roba nella schermata senza scrollare (non mi ricordo il termine tecnico), quel blu violaceo è rilassante così come l’alternarsi di bianchi e grigi e rispetto a facebook il blog (almeno questo) ha il vantaggio di immagini un po’ più grandi infilate qua e là che vivacizzano il colpo d’occhio che altrimenti sarebbe effettivamente un po’ troppo smorto.
23 Marzo 2010 il 19:34
Quoto il post, ma ammetto di non essere riuscita a leggere il lungo commento del Dott. Frank, il web è un fantastico strumento di confronto (in alcuni rari casi anche di scassamento).
.-= Tonks´s last blog ..Le riforme ci sorridono con i denti cariati. =-.
28 Giugno 2010 il 2:05
E’ vero,il web è uno strumento di confronto virtuale,ma noi siamo reali e in quanto tali,durante il “cazzeggio”può capitare(capita)di provare simpatia,affetto,attrazione(spero non fatale)per qualcuno/a.Niente di male,ma tutto deve restare lì,sul web,se esci allo scoperto,e vuoi passare da 2.0 a 1.0 o viceversa,sai che puoi :sbonk: :frigna: :chebotta: :telodicevo:Questo vale anche se il Lui/Lei lo/la conosci in un centro commerciale o a un “Apericena”Oggi è così,i rapporti,purtroppo,sono tutti(o quasi)di breve durata. :asd:
29 Giugno 2010 il 0:35
Il passaggio dalla cena al meno impegnativo aperitivo è significativo, in tal senso… :sisi:
29 Giugno 2010 il 21:46
Il mio lungo e sconclusionato commento non merita la pena di una lettura, essendo stato reso obsoleto dagli avvenimenti che hanno fatto seguito a quel periodo buio e tempestoso. 🙂 :gnam:
29 Giugno 2010 il 23:51
Tienici aggiornati… :asd:
15 Settembre 2010 il 13:09
devo dire che hai fatto un’analisi completa e mi sono divertita tantissimo a ricordare situazioni analoghe, che mi sono capitate scrivendo su un blog.
comunque ritornerò a seguire le tue “cazzate” come dici te, perchè oltre a piacermi sono anche interessanti..
Uti
15 Settembre 2010 il 14:27
Dengh’iù.
21 Ottobre 2010 il 14:12
vabbè, non li leggo tutti i commenti…
Però vorrei sapere se avevi pensato al fatto che le porte usb nelle quali infilare fiduciosamente i propri organi sessuali in segno di reciproca stima sono assolutamente inutili per le donne… ù_ù
21 Ottobre 2010 il 14:13
Ho fiducia negli adattatori :sisi: .
9 Settembre 2011 il 8:15
Ma perchè devo scrivere?
9 Settembre 2011 il 21:27
Imprevedibilmente mi trovo d’accordo con te, Gattopippo: perché scrivere? Perchè perché?
9 Settembre 2011 il 23:18
Udeuuuur verràààààà :mastella: ààà una nuova realtààààààààà :incaz: :bed: :vojo: :nerd: :banana: :nerd: :sole: :evvai: :gosh: 😮 😉 :sole:
10 Settembre 2011 il 13:44
Poi, per dire, Pupazza in tutti questi anni non l’ho mai vista; quindi la storia delle distanze e dei culi gravitogeni è ahimè tristemente vera :frigna:
10 Settembre 2011 il 13:51
Se il tuo nick fosse finito in -uzio sospetto che il suo fondoschiena avrebbe preso il primo volo per Bari mesi fa :sisi: .
10 Settembre 2011 il 15:44
eh già 😐 Ciao Pupazza, ti voglio sempre bbene anche se stai con un altro :mastella:
11 Settembre 2011 il 19:53
Colgo l’occasione della gustosa citazione di Sant’Agostino da parte dell’amico Signor Franco (47 anni, portinaio a Roma, segue da casa ogni puntata del nostro gioco a quiz e lo ringraziamo per l’assiduità) per ricordare le gesta di un uomo saggio che risponde al nome di Piero Faganello (di cui abbiamo una diapositiva), glorioso atleta e professore di ginnastica nel trevigiano che ebbe una disastrosa storia con una ex-studentessa (suppongo figa, ma anche così non fosse quella che mi immaginavo nel privato lo era) dello stesso Liceo in cui egli insegnò per lunghi anni, perdendo così l’affetto di moglie e figlie (nonché di numerosi assegni per gli alimenti). Egli, pur non conoscendo il grande filosofo tardo latino e padre della Chiesa, perorava assolutamente la causa della segregazione della donna, nonché nutriva profonda compassione per Adamo e tutti gli altri personaggi biblici (non ultimo Sansone) portati alla rovina a causa del diabolico agire della cosiddetta “altra metà del cielo” (l’emisfero australe, insomma). Empatia sconfinata, questa, di cui ogni volta ci faceva partecipe come gustoso preambolo alla lezione di Educazione Fisica, con evidente stizza del
gentil sessosesso debole. Noi ragazzi all’epoca, inesperti ed illusi com’eravamo, sghignazzavamo di sottecchi per quelle incommensurabili lezioni di Filosofia Morale (in stretto dialetto veneto) del nostro eccellente professore, ma a distanza di anni abbiamo dovuto ricrederci ampiamente su quanto noi vanamente credevamo fosse la Verità del mondo. Anche io, infine, sono diventato un propugnatore dell’isolamento della donna dal mondo civile, seppur limitatamente a quelle di bell’aspetto o comunque piacenti: le vorrei chiuse in camera da letto, senza vestiti e con una webcam a disposizione. In tal modo non capiterebbero più «involontarie erezioni di uomini santi*», ma soltanto quelle volontarie, ed in sovrabbondanza.Firmato: Rocco Tarocco e Rococò Siffredi.
* – Per “uomini santi” si intendono tutti quelli come il sottoscritto. E lui, chiaramente: :mastella:
11 Settembre 2011 il 23:02
I miei 47 li porto bene, dichEno :bed:
12 Settembre 2011 il 16:01
Il fatto di puttan tour è bellissimo, tutti vorremmo un amico così, uno che non trovi su feisbuc, ma sul divano coi calzini di spugna a cercare di studiare, uno con cui condividere la realtà fuori dal mondo patinato ed irreale di internet, uno che se parli troppo non inizia a fare rumore di ventola come il portatile sul letto.
12 Settembre 2011 il 16:09
Solo se ogni tanto è possibile sprangarlo un po’ sulle rotule per alleviare lo stress.
12 Settembre 2011 il 16:32
Rotula contro rotula e passa la paura. Comunque è un bel blog il tuo, sono capitata per caso ma è davvero accogliente, anche se si sa…
Il tempo nel web si dilata blablabla in pochi giorni tutte le tappe dell’interesse saranno consumate e non scriverò più, un pò come l’amicizia.
13 Settembre 2011 il 3:41
«E persi come ancora non ci siamo mai sentiti
trovandoci sperduti negli abissi più infiniti
abbiamo solo perso un po’ di voglia di lottare
se mai ci ripensassi più nessuno puoi trovare.
Sarai da solo.
E chatti su Internet
sperando la speranza di trovare
ma non sai più dove cercare!
C’è da dire, c’è da dire…
Che non hai capito niente!
Di come imparare a migliorare…
Che non hai mai fatto niente!
Per pronunciare le verità che ti fanno male…
Ed anche abbastanza deludente!
Non riuscire ad alzarsi il lunedì…
Sarebbe stato importante!
Muovere un passo, muovere un passo…»
Fonte: Teatro Musicato Cosciente, Muovere un passo, 2011.
14 Settembre 2011 il 0:07
L’uomo del 2011?Tutto erezione e segregazione!!!
…..a giudicare dai commenti :nerd:
14 Settembre 2011 il 0:16
Caruncola :frigna:
Olpus: “E’ un ‘punk rigenerato’, più vicino ai CCCP che al rock alternativo-borghese della campagna trevigiana. I testi sono impegnati, le sofferenze molte e le ubriacature assai moleste.” Like.
La pippa. Si fa e si erige ciò che si può, in attesa che il 2012 spazzi via tutto senza pietà.
14 Settembre 2011 il 19:47
Ah, non mi faccio illusioni: non mi chiamo Roberto Giacobbo, del resto. Nonostante le profezie Maya e del Divino Otelma, immagino che il peggio che potrà accadere nel 2012 possa essere l’introduzione delle “amicizie 3.0”.
14 Settembre 2011 il 22:24
“Amicizie next gen”, per gli amici :sisi: .
14 Settembre 2011 il 23:41
@supermiagolator.
……Se non tutto,almeno questo schifo di politici :vomit:
15 Settembre 2011 il 7:59
Sessualità 2.0
http://www.lenovae.it/tecnologia-viene-da-berlino-il-telefono-coccolone/
16 Settembre 2011 il 0:56
Caruncola. Rincojonimento 8.0, mi pare.
La Pippa. Ma anche il Macchia Nera Awards, già che ci siamo.
16 Settembre 2011 il 3:17
Se quella è “Sessualità 2.0”, la mia è ancora in beta testing.
16 Settembre 2011 il 15:38
Eeeeeeh, ma tu sei un perfezionista.