Il futuro della civiltà è questo, quella libertà sessuale un tempo rivendicata dalla sinistra nelle piazze, stanze orali trasparenti, e tope minorenni a piede libero. Scostumatezza di costumi per tutti ben impressa sulla megamaxisegnaletica elettorale, senza falsi gini o pudori ottocenteschi. Ok, fa un po’ sceicco il contorno tamarro di regali, piscine, guardie del corpo, elicotteri, apicelli, ca(pe)zzoni, cazziavela. Ma tant’è. Le minorenni piacciono a tutti, è inutile negarlo per apparire migliori. E per questo c’è una legge, sentenziò mi pare Luttazzi mentre sfrecciava su TeenTube (non credo esista o sia legale, inutile che impazziate a cercarlo). Legge che tra l’altro fissa l’età del consenso a 14/16 anni (ma molti lo ignorano o fanno finta che non sia vero). E ormai, in un mondo in cui i gruppi antipedofili impazzano e mettere la foto del proprio pargolo su facebook è considerato più pericoloso e criminoso che infilarsi una bomba termonucleare nel culo, anche il diciottenne timido e illibato che ci prova con la diciasettenne rischia. Rischia grosso. E pensare che le nostre bistrisnonne sgravavano figli come conigli nell’indifferenza generale, proprio all’età in cui Martina Stella girava L’ultimo orgasmo. Non ho mai creduto all’eterosessualità, o alla sincerità, di chi non se la sarebbe fiocinata a sangue solo per non correre il rischio di essere scambiato per un suo progenitore o antenato.
Sulle imprese sessuali del Silvione mi è rimasta impressa l’ultima puntata dell’Annunziata, sempre acida, più Bobomaroni. L’antipatia di quest’ultimo ha raggiunto altissime, purissime e acquamineralizzatissime vette nel suo etichettare tutte le domande in modo sprezzante. Con la formuletta “è soltanto gossip, io parlo solo di robe serie ioooooo” ripetuta fastidiosamente a oltranza. Tuttavia mi è parso che abbia vinto lui il duello, col suo atteggiamento ottuso ma efficace, il fermo e sicuro rintanarsi nella nuda propaganda elettorale. Anziché battere sull’ex premier dei non vedenti col pisellino un po’ piccino al vento, io avrei ricordato l’utilizzo quantomeno disinvolto degli aerei pubblici. L’argomento bipartizan di solito fa presa, la botta di qualunquismo sotto la cintura paga sempre. Invece così Bobomaroni ha potuto snocciolare con scioltezza dati ben immagazzinati nella RAM su mafia, economia e altri fantascientifici argomenti e respingimenti. Sono ormai convinto che la Lega bisserà a ronde basse il 10% delle politiche ’96. Risultato che, stando al Governo e senza il Bossi-goleador dei tempi d’oro, potrà assumere ben altra rilevanza. La Lega, data spacciata diverse volte, è qui per restare, mi sa, indipendentemente da leggi elettorali, alleanze e cazziduri.
Insomma, mi pare sia andato molto meglio dei nervosissimi B & B ammirati a Ballarò di recente. Prove viventi e urlazzanti che chi dice che Noemi sia un’arma di distrazione di massa fatta esplodere dallo stesso Silvio non ci abbia capito poi molto. Inutile sviare l’attenzione da questioni che comunque sarebbero state sotto i riflettori solo di qualche ultraideologizzato sito internet, con i suoi diecimila bannerini rotanti a tradirne la parzialità. O comunque troppo complesse per essere decifrate dal grande pubblico televotante, e già da tempo naturalmente disinnescate. Nel fan del pornodivo di Arcore, infatti, qualsiasi sentenza della magistratura, avviso di garanzia, ecc. fa scattare ormai il riflesso pavloviano “magistratura communista stronzate a orologeria toghe interiste malvagie burp“. Una motivazione di 400 pagine incomprensibili anche ai migliori ghost writer di Travagghio delle quali chiunque può dire tutto e il contrario di tutto. Oppure i numeri dell’economia che possono essere girati facilmente nel solito “è colpa del mortadelloso disastro ricevuto in eredità“. (Oppure “è colpa della crisi interplanetaria e del buco dell’ozono fatto dalla sinistra“, o “c’è il terremoto, opposizione ladra“). Ma volete mettere con la semplicità, l’immediatezza, la freschezza, il fascino morboso dell’inequivocabile augello VIP al vento, o della patata pseudominorenne immortalata sulle copertine. Dell’ammaliante, familiare rusticità delle parole di un Gino sapientemente lasciate incolte dal Corrierone (Leonardo, non l’allenatore del Milan, ha scritto un interessante post a riguardo). (Vattelo a cercare, non lo linquo perché oggi le blogspotstar mi stanno antipatiche). È evidente che la patatonza di Noemi possa mettere in crisi il regggime molto più dell’antiestetico Mills, delle ultratecniche illazioni sull’operato di Tremonti o dei trattati filosofici sul decreto abracadabra. Ma non è detto che ci riesca, si tratta pur sempre di abbattere Golia a puzzette (armi migliori sono al momento precluse), per quanto maleodoranti.
I politici dovrebbero essere superiori a tutto. In un mondo perfetto, qualsiasi macchiolina, o sospetto di, anche penalmente irrilevante, dovrebbe consentire di scacciarli immediatamente a calci nel culo. Ma anche no, con buona pace dei giustizialisti, degli antipolitici e degli allesteroperò che hanno una visione contingente e di breve periodo e scorgono solo quello che fa loro piacere. In quanto è lapalissiano che un simile sistema si presterebbe facilmente ad abusi scriteriati di ogni tipo e sarebbe masochisticamente ultrainstabilissimissimo. È evidente però che, nel caso del nostro biondo e giovane primo ministro, il difficile sia diventato individuare qualcos’altro nel mare di sospetti, macchioline e macchiolone. Vogliamo poi parlare dell’oggettizzazione della donna, irrisa continuamente ed esposta zinne al vento (Veronika) al pubblico ludibrio dagli organi di propaganda del nostro? (Sarebbe discutibile anche l’utilizzo di tali media, visto che “è solo innocuo gossip“, tutta questa mobilitazione lascia a orifizi aperti).
Inoltre, la fusione tra il fatato mondo delle tette e dei culi e quello della politica, dell’appaio quindi esisto quindi sono un candidato migliore di Rosy Bindi e antiestetici puzzoni vari, era già diventato, innegabilmente, un cardine del berlusconismo rampante. O almeno è con lui che si sono ridotte sensibilmente le distanze tra questi in precedenza diversissimi sistemi solari. Volerlo ipocritamente e comodamente rinnegare in base a improvvisati e seriosi mantra, puzza di opportunismo e di convenienza lontano un miglio. La contraddizione insita nel voler conciliare tette al vento e family day era nell’aria fritta già da prima. Ma in fondo agli italiani non è mai interessato un granché, perché un po’ a tutti piace ergersi a paladini della morale (del cazzo) in pubblico. Facendosi (giustamente) troncare l’irsuto pirellone di qualche viado nel popò, in privato.
1 Giugno 2009 il 21:07
Mah.
Forse la strategia è creare scandali che indignino le masse, senza che poi cambi un emerito caxxo.
La fine anche il senso di indignazione viene meno.
Ed in quel momento iniziano i guai.
Diciamocelo, ma chi si è scandalizzato per i recenti avvenimenti ? Siamo abituati a ben altro, noi, tzè.
Abbiamo “Uomini e donne” ed “Amici” per indignarci, noi.
Ah, l’ingenuità, che prezioso bene perduto.
2 Giugno 2009 il 10:20
Un giorno dovrò decidermi a guardare una puntata di Uomini e donne, mi ricordo solo che è una trasmissione della De Filippi in cui la gente urla senza apparente motivo.
2 Giugno 2009 il 19:10
L’atmosfera è quella di un’adunanza tutta al femminile, tipo quando le donne della famiglia (madri, zie, nonne, sorelle, cognate ecc ecc) si riunivano e si sparlava della figlia del lattaio che mostrava troppo le tette o della moglie del sindaco che se la intendeva col macellaio.
Solo che hanno aggiunto il pubblico e sti tronisti.
E la tv, naturalmente.
Hanno preso quella petulanza ipnotizzante caratteristica degli agglomerati tutti al femminile e le hanno aggiunto cattiveria, urla e malizia.
Quindi una donnina sola, casalinga sciatta, magari sottomessa dal marito, alle tre-quattro del pomeriggio, si trova senza scampo.
Viene accolta da questa moltitudine di voci e si sente partecipe, viva. Parte di un qualcosa.
Non so se sono riuscita a spiegarmi, ma io capisco, anche se non condivido, l’insito bisogno di appartenenza in questa vita dove non ci si conosce neanche tra dirimpettai.
Uff, commento lunghissimo, pardon
2 Giugno 2009 il 22:29
Bella descrizione, dovresti aprirti un blogghe!
2 Giugno 2009 il 23:48
Che ci fa Pupazza in questo luogo di perdizione? 😛 Comunque… sissì, lo giuro su Luigi, io le ho viste con i miei occhi certe casalinghe entusiasmarsi per una battuta acida di Gerardo verso Minella o per un due di picche di Anastosia a Eriberto.
Poi c’è anche il target di ragazzini-ragazzine che guardano e imparano a fare i fighetti e le cel’hosoloioemelatiro. Loro invece una vita – o quel che è – ce l’hanno, ma studiano duro per renderla scontata come si conviene. :gnam:
3 Giugno 2009 il 0:16
Ma tornare a mettere dei nomi un po’ più umani, tipo Maria, Luca, Paolo, no, eh? :asd:
3 Giugno 2009 il 0:30
Beh, Eriberto in realtà si chiama Luciano. O viceversa, non ricordo. Comunque è una pippa. :threat:
3 Giugno 2009 il 0:45
Sì, però la storia di Luciano e Manfredini è strana: fenomeni nel Chievo, pippe invereconde appena messo piede in altre squadre…
3 Giugno 2009 il 10:09
“A tutti piacciono le minorenni, per questo c è una legge” è la cosa che mi è rimasta di più di questo post…come sempre pane al p(e)ane!
belphagors last blog post..Alla donna che non ho ancora incontrato (?)
3 Giugno 2009 il 11:21
Ma soprattutto p*ne al p*ne… :gnam:
3 Giugno 2009 il 18:19
Su tutto ciò si potrebbe chiosare con Pannella che ultimamente a Ballarò, a un Franceschini che col solito fare da giovane prete della bassa fresco di seminario, sentenziava sull’onestà dei politici, sul fatto che se mentono vanno a casa, etc… Ha domandato: “In Italia?”. Il problema è tutto lì: altrove, la morale protestante impone al politico la massima solidità morale, pena la fine della carriera; qui da noi, la morale cattolica delle pubbliche virtù e dei vizi privati che se vengono alla luce, vabbè, facciamoci due risate sopra, permette la qualsiasi…
3 Giugno 2009 il 19:19
Secondo me i responsabili comunicazione del Piddì, o chi ne fa le feci, un dì dovrebbero prendere in considerazione di lavorare su questo “non molto evidente” aspetto… :asd:
10 Maggio 2011 il 20:21
si si
10 Maggio 2011 il 20:22
siete tutti malatiiiiiiii
:prr: