Mi pare evidente che, per quanto se ne dica, le posizioni di Gianfry sull’universo siano ormai nel complesso irreversibilmente più vicine a quelle delle forze che si oppongono al Popolo delle Libertà. E che quindi vederlo balzare sull’altro carro, sfruttando il largo consenso trasversale del quale (secondo sondaggioni vari) gode, operando la milionesima trasformazione e dimenticandosi dei giudizi lusinghieri espressi ancora ieri nei confronti di Bossi, Berlusconi, Tremonti e soci per apparire un po’ meno eretico e non venire fucilato sul posto, sia solo una questione di tempo.
Quello che occorrerà al “Pdl-Italia” per tirar su un po’ di muscoli (approfittando di mesi di prevedibile, inevitabile, causa crisi, insoddisfazione popolare montante), per contarsi meglio e per mettere in ginocchio un po’ di volte il governo vendicandosi dei bocconi amari mandati giù in questi anni.
Ammesso che, dopo quanto è successo, la pazzia conclamata di un Silvio ferito da un attentato così manifesto alla sua avgvsta persona (e che soprattutto non può accettare che ogni singola porcata tentata dal suo governo venga contestata internamente alla luce del sole) o la voglia di andare a pesarsi dell’Umbertone gliene diano la possibilità.
“Destra” e “sinistra” in tutto ciò appaiono parole e involucri sempre più svuotati di significato, che servono più che altro a rassicurare estemporaneamente fasce di elettorato. O a riempire le bocche di qualche vecchio nostalgico di tempi meno complessi e confusi rispetto a quelli che stiamo vivendo.
Lo spettacolo offerto dalla “direzionale nazionale” è stato abbastanza surreale: le telecamere avranno pure ripreso tutto lo psicodramma per intero (compreso Lambertow Dini che si ostinava a dormire a due passi dal Fini furente), come ha detto la più votata delle ministre, forte di milioni di miliardi di spermatozoi sacrificati in suo onore dagli italiani. Ma lo show è risultato farlocco, come più o meno qualsiasi cosa presente o passata collegata a Pdl/Forza Italia, in quanto la sentenza appariva già emessa, con i vari maggiordomi piazzati a paninizzare il Gianfranco che si susseguivano a ripetere gli stessi concetti con qualche risibile sfumatura.
Le robe che ha detto Fini, e lui lo sa e fa finta di non saperlo, per quanto sensate, non hanno nulla a che vedere con il Pdl. Un “partito” che la ggente vota non in base ai programmi o perché si aspetti che un giorno avvengano dibattiti interni o tesseramenti di massa. Ma perché, come ha scritto Facci in un valido articolo, nonostante tutto si fida di Berlusconi, Tremonti e qualche altro, e quindi ci pensassero creativamente loro.
È probabile che al tempo delle coliche finali Gianfranco sia stato messo con le spalle al muro, “costretto” a sacrificare AN (scelta che oggi appare quasi incomprensibile e masochistica) temendo la fuga di un po’ di colonnelli e l’ondata d’urto del “voto utile”.
Probabilmente l’idea era di tenere botta, mantenere visibilità e guadagnare punti saggezza grazie al ruolo di presidente della Camera e alle fondazioni, in attesa che Berlusconi venisse meno per cause naturali o giudiziarie. O che il consenso nei suoi confronti calasse, facendo crescere la fame di “destra assennata”. Invece quello che ha perso Silvio è stato guadagnato dalla Lega, e le ambizioni di successione restando nel Pdl sono sfumate (praticamente Bossi ha indicato Tremonti per il 2013).
Memore di imprese quali quella dell’Elefantino, comunque, dubito della sagacia strategica/tattica di Fini, uno che mi sembra cascare un po’ troppo spesso dal pero (o finge di farlo, è lo stesso) per diventare, un giorno, uno statista di successo.
23 Aprile 2010 il 18:42
ormai non credo più in fini, solo chiacchiere e distintivo
23 Aprile 2010 il 19:24
La logica per cui Fini sarebbe più vicino al PD che al PDL è la stessa per cui Berlusconi gli da del traditori. Ma è un falso. Parlare la stessa lingua non significa dire le stesse cose.
Che non esistano più destra e sinistra è un luogo comune per riempire qualche riga in più di un post.
Sul fatto che alcuni votino PDL a “scatola chiusa” direi che è ovvio. E direi che mi pare un’illusione pensare che invece non ce ne siano che votano allo stesso modo per il PD. Il tentativo di metterci dei contenuti dentro quella scatola invece che per tenerci il culo a mollo mi sembra da parte di Fini non dovrebbe essere ritenuto cosi inutile.
Per il resto hai ragione. Fini ha la stessa capacità strategica di D’Alema. Zero.
.-= demopazzia´s last blog ..Negoziante ed extracomunitario? Per la Lega non si può =-.
23 Aprile 2010 il 19:25
In che lingua ho scritto! Oh my god.
.-= demopazzia´s last blog ..Negoziante ed extracomunitario? Per la Lega non si può =-.
23 Aprile 2010 il 19:37
1) Non dicono le stesse cose, ma non dicono nemmeno cose tanto distanti da impedire loro di stare insieme in coalizione. Piaccia o meno, finiani e oppositori al Pdl sono più simili sulle questioni concrete e sulla visione del mondo di quanto non lo siano finiani e pidiellini/leghisti (che invece sono vicini al punto che un’ampia fetta di elettori vota quasi indifferentemente Lega o Pdl). È qualcosa proprio di evidente, ormai, a prescindere dai vari tentativi di demonizzazione…
2) La discesa in campo di Berlusconi (ma non solo quella… tutto quello che è accaduto negli ultimi lustri) invece trovo abbia un po’ travolto le vecchie certezze, per cui si vedono per esempio persone “di sinistra” fare discorsi sulla legalità che un tempo erano patrimonio del vecchio MSI, non certo dei militanti del PCI.
Aperture come quelle sugli immigrati da parte di Fini (ma direi proprio il calore con il quale la causa è stata sposata, che non trova corrispettivi a sinistra) allo stesso modo non mi sembrano poca cosa, non sono minimizzabili con il solito “ma all’estero è normale”, perché non è del tutto vero.
23 Aprile 2010 il 19:37
Italiani! non vi va bene niente come al solito, vabbè teniamoci il nano e le zoccole
.-= puma´s last blog ..Keith Richards 32 20 blues =-.
23 Aprile 2010 il 19:44
Pensare che si tratti solo di un tentativo di acquisire visibilità è insensato. Penso si tratti più di “un’eruzione di tipo hawaiano”, mentre gli eventuali dissensi leghisti sono più eruzioni di tipo stromboliano (nonostante la collocazione geografica :evvai: ). Ogni partito che nasca dalla fusione di più partiti necessita di un pluralismo associativo, atto a determinarne l’identità. Così non è accaduto nel Pdl, almeno non del del tutto. Non so come reagirà l’elettorato, i sondaggi hanno valore nel breve termine (brevissimo, almeno in un Paese dal multipartitismo estremo come il nostro), e forse l’ondata di solidarietà nei confronti del “tradito” ne consoliderà il consenso, trasformando la “frattura” in una fastidiosa infiammazione, facilmente “contenibile”. Si, GianfranZo ricorda molto Baffino, nel suo politichese, nella sua “debolezza strategica”, che forse l’elettorato non si sarebbe mai aspettato, molti percorsi sono stati simili.
Festeggeremo il 25 aprile con un debito pubblico al 115%, è l’unico “fatto” tangibile in questi tempi.
.-= Tonks´s last blog ..Delle speranze e illusioni giovanili =-.
23 Aprile 2010 il 19:56
puma, con chi ce l’hai, esattamente? :asd:
Tonks, il Pdl non è un partito normale, ma manco lontanamente; e in quanto al pluralismo associativo, semplicemente un giorno Silvio ha deciso che gli serviva annettersi AN e l’UDC (che però ha cortesemente rifiutato), e fine della storia :asd: . Fini è in vetta al gradimento da un sacco di anni, tradurre quel consenso in voti è però operazione complessa. Comunque la sensazione è che il Paese e soprattutto la base del Pdl stia con Gianfranchino un po’ di più di quanto i numeri parlamentari mostrino (per l’ovvio motivo che senatori e deputati ci tengono alla poltrona).
23 Aprile 2010 il 20:19
Era un discorso sulla forma di pluralismo in sé, che il Pdl non sia un partito “normale” (in senso popolare) lo sappiamo bene, assomiglia alla definizione che ne diede Max Weber e la costituzione del Pdl non era certo nata allo scopo di arginare il pluralismo segmentato (come lo definisce Sartori). Non sono così convinta che gli elettori manifestino consenso nei confronti di Gianfry (perché sono loro a far da “sostanza”, tralasciando le dinamiche prettamente istituzionali, quali ostruzionismo, etc.). La base di centro destra si è sentita in un certo senso “tradita” dalle posizioni “moderate” di Fini, e in parte “vivono” un’identità di destra nella posizioni leghiste (perse 1/3 dei voti se non erro).
.-= Tonks´s last blog ..Delle speranze e illusioni giovanili =-.
23 Aprile 2010 il 20:32
Tonks, Gianfranchino deve completare il riposizionamento in un periodo di campagna elettorale nel quale smetta le vesti del Presidente della Camera e chiarisca chi è e cosa vuole fare da grande, dove vuole andare a parare. Dato il suo fascino televisivo e le sue abilità dialettica (e soprattutto le scarse doti dei concorrenti :asd3: ), se se la gioca bene potrebbe pure ottenere risultati sorprendenti. Anche perché ha da pescare nelle praterie extralarge dell’astensionismo. Come detto su facebook, agli italiani piace cambiare e di solito non riconfermano il governo in carica, specie se non ha combinato granché. E in questo governo i primattori sono stati Silvio, Giulio e Umberto, non certo Gianfranco…
23 Aprile 2010 il 20:40
italiani sveglatevi ci prendano per il cullo :bed: :bed:
23 Aprile 2010 il 21:12
“dove vuole andare a parare” è proprio questo il suo maggior “problema” :asd:
Il suo fascino televisivo e le sue doti dialettiche dovrebbero avere la giusta visibilità, che non è scontata e soprattutto “dovuta” :look:
Spero ardentemente che tu abbia ragione, anche se la sottoscritta non appartiene certo alla categoria di coloro che “puntano” su Gianfry. :boh:
.-= Tonks´s last blog ..Delle speranze e illusioni giovanili =-.
23 Aprile 2010 il 21:59
luis, scusa. ovviamente l’avevo con pappero e democrazia, stavamo postando contemporaneamente e ti sei messo in mezzo come al solito. quindi ho pensato: cazzo adesso penserà che ce l’ho con lui e mi lancerà un’invettiva, com’è nei fatti accaduto. :rulezza:
in ogni caso, non siate troppo profondi.. fini si è semplicemente rotto il cazzo di fronte alla ricorrenza dell’anniversario dell’Unità d’Italia, e allora quella gran figa bionda che ha nel letto gli ha fatto giustamente presente che arrivare al federalismo nel peggior momento socio-economico del dopoguerra sarebbe un’ecatombe del belpaese. dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna.. e che donna.. se notate Fini è cambiato da quando ha cambiato donna (e figa). :telodicevo:
.-= puma´s last blog ..Keith Richards 32 20 blues =-.
24 Aprile 2010 il 1:09
1) Dicono cose simili sul rispetto delle prerogative del parlamento, sulla ricerca, sugli immigrati non proprio, ma diamola lo stesso per buona. E poi? Direi che è un po’ poco per dire che potrebbero stare insieme in un’alleanza. La politica economica? La politica estera?
2) Anche qui l’esempio non calza molto. Legalità può voler dire tante cose. Può voler dire “questione morale” o “rispetto dei diritti” e allora perché non dovrebbe appartenere al patrimonio culturale degli eredi del pc? Può voler dire invece solo “rispetto della legge” o “conformità” e allora ti do ragione. Infatti Di Pietro in questo supera anche Fini, l’Msi e forse pure il Duce.
Dici che all’estero non è normale? La cittadinanza per chi nasce sul territorio nazionale è quasi la norma. Un termine PRECISO entro il quale si può diventare cittadini lo stesso. Il diritto di voto alle amministrative esiste in diversi paesi. Non sono queste le questioni che dovrebbero dividere destra e sinistra.
.-= demopazzia´s last blog ..Negoziante ed extracomunitario? Per la Lega non si può =-.
24 Aprile 2010 il 1:33
L’errore di Fini,secondo me,è stato quello di”annientarsi”all’interno del PDL,vinte le elezioni’è praticamente scomparso dietro la poltrona di P.d.C.lasciando B&B.a sparare le [email protected]@@@e giornaliere.Ogni tanto sollevava un pò di polvere,e poi scompariva nella medesima.La Lega,per lui,è sempre stata urticante,non hanno mai avuto niente in comune,ma,per vincere,doveva,per forza,coalizzarsi con loro,se come credo,andrà per conto suo,avrà sicuramente un seguito elettorale,ammesso che si vada a elezioni anticipate,ma non so quanti dei suoi colonnelli lo seguiranno,le poltrone del PdL sono così calde.
24 Aprile 2010 il 1:57
puma, non era un’invettiva, comunque sarà anche topa la moglie di Fini, ma se penso che andava con Gaucci, brrr… (sicuramente per ammore :sisi: ).
24 Aprile 2010 il 1:57
Lorenzo, ti svelo un segreto 🙂 : le alleanze le fai con partiti che la pensano diversamente da te su alcune questioni, con relativi compromessi. Visto che al momento nessuno mi sembra in grado di vincere le elezioni da solo, rappresentando una fetta sufficientemente ampia di Paese… Francamente credo che nemmeno all’interno del PD (o dell’Idv…) abbiano le idee chiarissime in termini di politica economica, lavoro e dintorni, le recenti proposte del PD per uscire dalla crisi mi sembrano un po’ vaghe e generiche.
Credo che sì, le vecchie ideologie siano o vadano in gran parte superate, e che semplicemente alcune cose vadano fatte, applicando il buonsenso. Tra quei dieci punti si parla di riduzione del peso fiscale su chi lavora e produce, di riforme degli ammortizzatori sociali con tutele da estendere ai liberi professionisti, ai lavoratori delle piccole imprese e a quelli flessibili, con contratti a progetto o a tempo determinato. Penso che qualsiasi persona/politico ragionevole sappia che sono cose che vanno fatte. Poi si discuterà il come, il quando, in che misura, per carità. Sulla politica estera immagino ci sarebbero le maggiori divergenze (francamente non credo proprio che, anche con l’attuale centrosinistra al governo, l’Italia uscirebbe dalla NATO o verrebbe meno ai patti o ritirerebbe truppe dalle “missioni di pace” perché lo dice Gino Strada… anzi, spesso l’ansia da legittimazione degli ex comunisti li porta ad avere meno margini di trattativa o di scelta, per cui la differenza immagino starebbe in dichiarazioni più o meno filo-israeliane nei momenti caldi).
Per la legalità, a parte le posizioni di Di Pietro per cui se frequentavi alle elementari uno il cui cuggino di terzo grado era amico del macellaio del cane della fidanzata di un presunto mafioso sei sicuramente un delinquente anche tu, abbiamo sindaci/assessori del PD di città come Bologna o Firenze (non proprio irrilevanti o di destra diciamo) che se la pigliano con i pericolosissimi lavavetri, suonatori ambulanti e quant’altro. Dubito che Fini e soci siano molto più “a destra” di così ^___^
Per quanto riguarda l’estero e l’apertura/tolleranza verso gli immigrati (tre a caso senza nemmeno pensarci ché è tardi): http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/esteri/velo/velo/velo.html http://www.ecodicedonna.it/belgio-anti—burka.htm http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_30/minareti_vaticano_reazioni_f7eb8308-dda0-11de-a61b-00144f02aabc.shtml
(nell’ultimo link, notare la posizione di Fini).
24 Aprile 2010 il 2:01
la pippa, i colonnelli sono belli che è andati, è rimasto il povero Bocchino con il dono dell’ubiquità che fa tanta pena, visto che lo si vede andare a dare e rimediare mazzate tutto il giorno in tv :asd: , e qualche sergente ammuffito…
24 Aprile 2010 il 2:11
Tu che hai la vista più lunga,cosa vedi nell’immediato futuro?
24 Aprile 2010 il 2:23
Rappresaglia durissima verso Fini & friends che verranno esclusi da tutto l’escludibile e dipinti come pericolosi terroristi di Al-Qaida a media unificati :asd: , poi punto 50 cent sulle elezioni più o meno anticipate (le più pirotecniche della storia), dato che alla Camera i finiani dovrebbero essere in grado di mandare sotto il governo e comunque una legislatura senza riforme sarebbe persa per B&B.
24 Aprile 2010 il 3:04
Wow!!!!!!e visto che prevedi così bene il futuro,quando avverrà codesto miracolo?Ma quanto sei tirchio,solo 50 cent.
24 Aprile 2010 il 11:10
Secondo me Fini si preoccupa dell’immediato in virtù di una visione futura. Ricordiamoci che è un politico della vecchia scuola che, seppur con tutti i suoi difetti, riesce a ragionare anche in prospettiva.
Secondo me, la sua preoccupazione verso la Lega è legata al quando non ci sarà più Berlusconi: che ne sarà del partito senza il pilastro che regge la baracca?
Personalmente credo che sia fatica sprecata. Quando Ilvio si ritirerà (se e mai lo farà, dato che dice di essere immortale), lo scombussolamento del quadro politico sarà totale (PdL e PD avranno ancora ragione di esistere?) e dai tratti poco prevedibili.
Insomma, ci sarà da divertirsi!
24 Aprile 2010 il 11:19
Luis. Purtroppo so benissimo come si fanno le alleanze. Il problema è proprio quello. Infatti poi una volta al governo nessuno riesce a combinare un c…o.
Sui sindaci sono d’accordo con te. Ma meriterebbero un discorso a parte. Sulla questione “sicurezza” ho già dato. I tre esempi che mi citi sono da tutti conosciuti proprio perché nei rispettivi paesi hanno suscitato una discussione abbastanza accesa. Qui da noi la discussione invece riguarda la pretesa legittimità di “leggi differenziali” affermata da Lega e parte del Pdl. Non so se si coglie la differenza.
Io credo che Fini per esempio voterebbe una legge sul divieto del Burka. Non voterebbe il divieto per i minareti come sottolineato nel link. Il diritto di culto o la laicità dello stato sono valori che fanno parte della maggioranza dei partiti di destra in Europa. Direi anzi che fanno parte della maggioranza di tutti i partiti dei paesi democratici. Imitare l’Indonesia o l’Iran non credo sia di “destra”. A proposito del burka ci sono divisioni anche nel PD. A proposito dei minareti credo e spero di no. E la Svizzera rimane un eccezione.
Ma alla fine credo
.-= demopazzia´s last blog ..Negoziante ed extracomunitario? Per la Lega non si può =-.
24 Aprile 2010 il 12:20
Federico, sul lungo periodo saremo tutti morti… tranne Abberlusconi :asd: . Ormai si è capito che verrà fatto fuori solo da mamma natura, quindi stare lì a tenere la posizione aspettando di raccogliere i cocci del Pdl esploso mi sembra un azzardo. Va bene avere visione, ma…
24 Aprile 2010 il 12:21
Demopazzia.
Alleanze: si fanno perché un partito che prende da solo il 40 e passa per cento, rappresentando un numero sufficiente di italiani, non esiste più (quello più grande è il Pdl, ma i suoi consensi sono pompati artificialmente dalla situazione mediatica: è lecito prevedere che senza Silvio e le sue tv si spaccherebbe in tante formazioni). Chi ha provato a “correre da solo” ha preso sonore mazzate, e comunque una tattica simile potrebbe (forse) pagare solo sul lungo periodo (non siamo all’emergenza democratica?). Perciò, tanti partiti devono mettersi insieme e scendere a compromessi, sperando in una legge elettorale che garantisca numeri decenti alle maggioranze (con quella precedente era più probabile che accadesse). Si chiama democrazia.
Fini non mi pare si sia espresso sul burqa, quindi immagino gli vada bene la legislazione esistente che vieta **a chiunque** di andare in giro a volto coperto (cosa di buonsenso che condivido, andare in banca col burqa non mi pare molto realistico :asd: ). Non ha proposto veli nelle scuole (come Sarkozy) né ha appoggiato leggi anti-burqa che avrebbero un brutto retrogusto e l’unica utilità di esprimere una sorta di condanna verso gli immigrati in base alla loro religione.
Continuo a pensare che questo mondo al di fuori dall’Italia dove le destre non apertamente xenofobe (ma anche le sinistre) stendono tappeti rossi agli immigrati sia un po’ illusorio… In Spagna, Zapatero sgombera i campi nomadi, riempie Cpt definiti da un rapporto Ue «deplorevoli per condizioni igieniche e degrado edilizio», espelle molti più immigrati rispetto ad Aznar, gli spara addosso. In USA è pieno di letteratura sull’amore che riservano ai loro amici messicani. In Australia (come in Indonesia) alle navi cariche di immigrati non è consentito nemmeno di sbarcare e se ne sbattono di quello che succede a bordo… sono quasi più umani i respingimenti leghisti. Ora esiste una roba che si chiama Christmas island immigration detention centre che è una specie di Guantanamo per immigrati. Non penso che si possano etichettare come “eccezioni”.