(Disarcivescovizzato su Giornalettismo).
“Le relazioni omosessuali possono riflettere l’amore di Dio”. Non è Luxuria a dirlo, e nemmeno Cecchi Paone, ma Rowan Williams, capo di una Chiesa anglicana sempre più attenta ai diritti di gay e donne (mentre quella cattolica…).
Se lo sentisse Benedetto XVI gli prenderebbe un colpo. Eppure è proprio vero, secondo Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, primate della Comunione anglicana e poeta di successo, Dio (se fosse finalmente libero di esprimersi senza intermediari e interpreti impegnati in un’opera di continuo fraintendimento del suo messaggio) approverebbe senza farsi tanti problemi i rapporti sessuali tra gay.
d-mensionePurché gli stessi, frutto (badate bene) di naturale inclinazione, vengano sapientemente inseriti nelle quotidiane dinamiche di una normale vita di coppia e siano all’insegna della fedeltà più assoluta. Sesso sì, purché ci sia anche l’ammore (possibilmente eterno). Questo è quanto riporta il Times, che è riuscito a mettere le sue unte zampacce su una lettera inviata nel 2000 dall’allora arcivescovo del Galles a Deborah Pitt, una sua corrispondente di confessione evangelica. Il primate è giunto alla (soffertissima) conclusione che alcuni discussi passaggi biblici non condannino l’omosessualità tout court — ma solo una “condotta di vita libertina” — dopo un ventennio di studi, ripensamenti e discussioni con studenti modello fermamente convinti della bontà di questa tesi. Nonostante ciò, la posizione ufficiale della Chiesa anglicana nei confronti dei gay è destinata per ora a rimanere immutata, come ha ribadito lo stesso alto prelato solo pochi giorni fa nel corso di un’importante conferenza. Tanta prudenza probabilmente per non accentuare lo scontro già in atto tra la fazione “progressista“, favorevole all’apertura verso sacerdoti gay e donne, e l’ala più tradizionalista.
PARTORIRAI CON DOLORE, ECC. – Esiste il timore che questa componente più conservatrice finisca per cedere alle pelose attenzioni del prefetto cattolico della Congregazione per la dottrina della fede William Joseph Levada, che segue da vicino questo tipo di vicende col malcelato intento di ricondurre all’ovile un po’ di pecorelle smarrite. Da una parte abbiamo, quindi, una confessione che si dimostra comunque sensibile e aperta a una rilettura critica attualizzata di quel grande testo allegorico che è la Bibbia, nonché a un continuo dibattito interno su aspetti controversi e, obiettivamente, difficilmente conciliabili con i concetti cristiani di amore e uguaglianza. E questo anche a costo di rischiare dolorose “emorragie“. Dall’altro, la “solita” Chiesa cattolica, monoliticamente fiera del suo maschilismo e della sua nemmeno troppo latente omofobia. Una Chiesa apparentemente più attenta a cavillare su barbosi formalismi dogmatici e al mero incremento del numero dei potenziali fedeli (e di quello, conseguente, degli incassi) che a cogliere la “sostanza” del messaggio di Cristo. Certo, di fronte ad alcuni passaggi contenuti nelle Sacre Scritture si resta un po’ spiazzati. “Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia” (1 Timoteo 2,12).
UN P(R)ELATO MOLTO APERTO. PURE TROPPO. – “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro” (Levitico 20,13). E ancora: “Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio” (Levitico 18,22). Beh, di fronte a simili, efferati versi, apparentemente inequivocabili e francamente pure razzistelli, le recenti aperture alla modernità degli anglicani — compresa l’ultima, rivoluzionaria interpretazione di Williams — oltreché ardite, sembrano anche particolarmente fantasiose. Ma tant’è. Tornando al nostro eroe, oltre alle interpretazioni un tantinello… “flessibili” delle Sacre Scritture, il poetante arcivescovo non è nuovo ad aperture sociali e religiose a volte in grado di lasciare di stucco. Impossibile dimenticare la sua famosa intervista alla BBC nella quale proponeva nientepopodimeno che di adottare alcune parti della legge islamica (fermo restando ovviamente l’opposizione ad aspetti quali la pena capitale o l’atteggiamento discriminatorio verso le donne) per provare a “migliorare la coesione sociale“. Idea forse un po’ troppo in anticipo sui tempi e naturalmente respinta con sdegno all’unisono da Governo e Opposizione, preoccupate di difendere la britannica uguaglianza dei cittadini. Sempre in ottica “pro-Islam” la sua accorata difesa del diritto delle donne musulmane a indossare il velo (e in generale la possibilità per chiunque di poter vestire e ostentare con la dovuta fierezza i propri simboli religiosi). Ottenne maggiore successo di critica e pubblico invece la sua entrata a gamba tesa nella controversia tra evoluzionisti e fondamentalisti, che lo portò a dichiarare pubblicamente la sua avversione nei confronti del creazionismo dilagante, oltreché dell’osceno tentativo di impartire il suo insegnamento nelle scuole.
15 Settembre 2008 il 14:29
Se la Bibbia dovesse venir presa alla lettera, noi donne dovremmo stare segregate in casa 365 giorni su 365 (366 nei bisestili) all’anno. Non sai che per esempio quando abbiamo il mestruo siamo impure e se qualcuno ci tocca diventa impuro a sua volta? Chissà se l’impurità si trasmette anche via Internet. Sappi che in questo momento, se così fossi, saresti impuro anche tu!
Alianorahs last blog post..Vova la foca!
15 Settembre 2008 il 15:32
effettivamente, se si dovesse seguire alla lettera la legge ebraica scritta sulla bibbia, bisognerebbe fare la cacca così: “Quando ti accovacci di fuori, devi pure scavare con [un apposito arnese] una buca e voltarti e coprire il tuo escremento”. (Deuteronomio 23:13).
Non mi ci vedo molto, in piazza della signoria, a mettermi buco pillonzi in mezzo ai giapponesi.
Principessa Carasaus last blog post.."Io credo che la femminilità è un qualcosa che ci nasci"
15 Settembre 2008 il 21:52
1) “1 Timoteo” è la prima lettera di Paolo a Timoteo; e Paolo, è ben noto, è l’unico vero e solo fondatore del cattolicesimo.
E’ un punto su cui Paolo diverge inequivocabilmente da Cristo e anche da predicatori suoi contemporanei, che la storia non ha premiato. Dov’è lo spiazzamento?
2) Il Levitico elenca le norme date agli israeliti, e solamente a loro – infatti mi fa sempre un po’ ridere che si parli dello statuto naturale della famiglia in base a Levitico e Deuteronomio, che imponevano leggi espressamente POSITIVE a un popolo soltanto.
Si dovrebbe anche parlare dell’elezione degli israeliti e dello statuto della pena di morte nell’antica Israele, ma non ne ho voglia e non lo faccio.
3) L’unica edizione in italiano della Bibbia di cui mi fidi (in senso filologico, non lato) è la Giuntina, quella ebraico-italiano. Che per inciso non ho, ché costa uno sproposito.
4) Basta.
15 Settembre 2008 il 22:09
1) Ovviamente è una finta sorpresa. 😀
2) In che momento la Chiesa cattolica ha detto che l’Antico Testamento non è più *per intero* testo sacro (e che quindi ci sono scritte un sacco di boiate)? Devo essermelo perso. 😀 Che il Levitico sia rivolto “agli israeliti e solo a loro” non mi sembra così rilevante, dato il contesto non penso che potesse rivolgersi (chessò?) ai paraguaiani… 😀 Non mi pare che nella Bibbia si parli in continuazione di omosessualità, quindi per capire cosa ne “pensi” Iddio di tale modo di vivere la sessualità (e se sia giustificata l’omofobia attuale) non è che ci sia tanta scelta che prendere quei pochi passaggi e masturbarcisi su, cosa che pare abbia fatto l’arcivescovo.
15 Settembre 2008 il 22:38
Non trattarmi da frescone, please. Mi fai solo incazzare e non mi freghi lo stesso.
Non sono boiate, ma sono cose che hanno senso solo nel loro intento di creare una saga degli israeliti (e che il tutto si rivolga a loro è ESTREMAMENTE rilevante perché contiene l’implicazione che i gentili fanno come cazzo gli pare, altro che beghe sulla retta ragione e la natura). Se per sapere che cosa pensa Iddio dell’omosessualità ci si deve basare su quello, tanto vale dire che non si sa che cosa ne pensa.
Inoltre hai detto bene, di omosessualità si parla tanto poco (nemmeno l’episodio di Sodoma conta, e il perché è noto) mentre i loro testimoni ce l’hanno sempre in bocca. Più discrepante di così.
Quindi non mi frega niente di come e quanto lo considerino testo sacro. Il punto è semplicemente che come esegeti sono delle capre.
15 Settembre 2008 il 23:30
Due esempi, naturalmente contestabili, della complessità della questione da parte di autori ideologicamente al di sopra di ogni sospetto (essendo il primo molto lungo rimando in particolare alla parte III):
http://www.oliari.com/chiesa/ratzinger.html
http://queerworld.splinder.com/post/10394693/La+Bibbia+condanna+l
16 Settembre 2008 il 6:40
1) il catalogo IKEA 2009 è molto preciso al riguardo (lo so per esperienza).
2) Sigmund Freud era ebreo e in quanto a sessualità se ne intendeva, aveva letto tutto l’antico testamento, ma purtroppo non fece in tempo nè per la Torre di Guardia e nè per il catalogo IKEA 2009.
3) LA BIBBIA: secondo me c’hanno messo le mani in troppi!
ciao belloni, siete in gamba!
Maggie C.s last blog post..SIGMUND’S REVIEW 3
16 Settembre 2008 il 7:22
lamb, riguardo l’ermeneutica: “Sono state “adattate” le modalità con cui il messaggio arriva al lettore (e non inventandosele […]”
E’ su quel “e non inventandosele”, che nutro qualche dubbietto. 😛
Maggie, non ho capito il ruolo dell’Ikea :P, comunque anch’io sono uno e trino.
16 Settembre 2008 il 8:52
Azz, devo sbrigarmi a scrivere il commento prima che si risvegli il mio demone personale, sai non è facile tenerlo addomesticato e neppure l’esorciccio è stato in grado di allontanarlo, dunque quello che volevo dire è……… bzzzz-zzzzzzzzzzzzz–rtzzz
Troppo tardi, ora devo proprio andare.
flos last blog post..La sindrome del tripode alieno
17 Settembre 2008 il 9:40
> E’ su quel “e non inventandosele”, che nutro qualche dubbietto. 😛
Stai cambiando discorso, comunque non me ne fotte niente.
La cosa veramente importante, per me, è che non devi parlarmi come a un coglione dodicenne.
17 Settembre 2008 il 10:49
Ok, ti chiedo scusa ma io una certa “ambiguità” di fondo non riesco a non vedercela. Se un testo è troppo “distante” dall’attuale cultura e sensibilità, che si abbia il coraggio di lasciarlo perdere senza se e senza ma (a parte il valore storico, letterario, ecc., o magari salvando i libri meno “trapassati”), invece di cercare di leggerci – arbitrariamente, soggettivamente e direi pure creativamente – qualcosa di molto diverso.
Perché mai, se fossi credente, dovrei prendere come un “aiuto spirituale” quelle robe dell’Antico Testamento?!? Non mi pare che sia così “spiritualmente significativo” come afferma l'”iconoclasta ateo radical chic” (storicamente sì, ovvio).
Sarà anche ateo e preparato il tizio, ma la storia che la Bibbia condanni l’omosessualità solo in quanto violenza e sopraffazione non mi convince, mi sembra una forzatura, una visione ingiustificatamente ed eccessivamente buonista e accomodante verso la Chiesa. Intanto nel mondo antico il soggetto “passivo”, nonostante fosse in condizione di “inferiorità” non era per forza ricoperto da discredito sociale, ma spesso era elogiato e decantato per la sua bellezza. Il fatto che la Bibbia non condanni esplicitamente l’omosessualità femminile per me vuol dire poco: già sono pochissimi i passaggi in cui si tocca il tema omosessualità, mettiamoci poi che la donna non contava una cippa e l’uomo era al centro del mondo…
17 Settembre 2008 il 13:00
Sì ma io non ho detto di essere d’accordo con lui, era un esempio per dire che se si evitano esegesi pedestri come quelle “ufficiali” le cose si complicano abbastanza. Io stesso trovo più significativo l’altro link, tanto che stavo per mettere quello soltanto.
Però siccome mi rendo conto di stare creando confusione (come si evince dal fatto che adesso mi obietti, tra le altre, con cose con cui sono d’accordo) passo. Davvero, non mi sembra importante.
12 Marzo 2010 il 11:04
Le tre religioni abramitiche (islam, cristianesimo, ebraismo) sono frutto di una cultura patriarcale, in quanto tale ancorata a determinati “dogmi”. La Bibbia è un testo molto complesso che si smentisce in varie sue parti: in molti contestano la parte su Sodoma, affermando che i suoi abitanti furono puniti non per “sodomia”, quanto per violazione del dovere di ospitalità, considerato sacro. Ritengo che queste discussioni dovrebbero essere superate, e che cercare di affermare un diritto – quello di vivere la propria omosessualità – attraverso delle “interpretazioni” e giustificazioni dei testi sacri sia assurdo, un passo indietro. Bisogna imparare a vivere senza religione, dogmi, con una filosofia di vita e le sue flessibilità. Quanto all’interpretazione letterale della Bibbia si potrebbero obiettare tante di quelle cose…
Quanto alla donna, la cultura misogina e patriarcale delle religioni abramitiche è a tutti evidente. Interessante è il personaggio di Lilith – demone della religione mesopotamica – che si ritiene sia stato “cancellato” dagli antichi testi, proprio per il rafforzamento della cultura patriarcale. Lilith appare nella tradizione esoterica ebraica come la prima donna di Adamo, al quale si ribellò – sul chi starà sopra e chi sotto :gosh: – fuggendo dal paradiso. Sembra che Lilith sia stata presa come simbolo della lotta alla sottomissione femminile da parte delle religioni neopagane.
.-= Tonks´s last blog ..Roma ore 11, recensione e spoilers. =-.