Prevedibile quello che diranno i tizi sul palco, prevedibili le battute dei commentatori in TV, pseudoesperti fintoimparziali del nulla. E poi gli slogan pennarellati, malamente spalmati sugli striscioni dai tifosi, e così anche le risposte dei cicchitti e degli eliiviti ripresi ben impomatati nei loro salotti, con alle spalle libroni di dimensioni fantacicciose che non saranno mai in grado di leggere e di capire. Guerre di cifre, palate di retorica da tutte le parti che s’intersecano in un crocevia nauseabondo. E io mi chiedo: come si fa a eccitare il popolo, a moltiplicare i consensi, a incalzare i governi proponendo ripetutamente e invariabilmente la noia?
Accendo la TV e appare Veltroni sudaticcio, bruttarello, inelegante… spero che arrivi sul palco Amadhinejcoso impietosito a prestargli una cravatta. Sembra Piazza Navona 2, la vendetta smussata ed edulcorata qua e là, senza le trollate dei vari comici. Ma almeno Tonino il contadino ha tempismo. Che ci azzecca il tackle sulle caviglie di un fantasista che ti ha già buggerato mesi prima, in un’altra partita, galoppando felice verso le aree di rigore elettorali dell’ammore? A parte che è assurdo organizzare manifestazioni con anni luce di anticipo: non si sa cosa potrebbe succedere nel frattempo, maremoti, alieni, inondazioni, leggi sul conflitto d’interesse, e addirittura Zilvio avrebbe potuto governare bene (ok, fantascienza, ma così sa davvero di protesta per partito preso).
L’extracomunitario che mi restaura sapientemente la casa, dopo aver sopportato qualche minuto, sbotta in un “tu credi questo qui fare bene?“, con un’espressione talmente schifata, ma talmente schifata come chi avrebbe votato quell’altro dieci, cento, mille volte. Se avesse potuto. Il che fa riflettere: non solo i poveri, ma anche gli extracomunitari poveri schifano la “sinistra” (?). Altro che serbatoio di voti, Fini ci ha visto lungo.
Scendere ogni tanto a fare queste scampagnate in piazza è utile agli oppositori per ricordare, principalmente a se stessi, di essere ancora in vita, per il momento. Ma l’impressione è che non riescano a centrare quello che dovrebbe essere l’obiettivo grosso: fare efficacemente breccia nei cuori e nei cervelli di chi in piazza non è, e che forse non cerchino nemmeno di farlo con convinzione, restando un “ce la cantamo e ce la sonamo tra di noi, semo troppo più moralizzati e superiori antropologgicamente“. Effettivamente il decreto Gelmini, in grado di riscuotere malcontenti trasversali, cade a fagiuolo. Altrimenti sarebbe il disastro.
A piazza Navona gli oratori ottocenteschi si erano incaponiti oltre ogni logica con i soliti mantra sulle leggi ad personam e sulla giustizia (temi e argomentazioni che possono risultare accalappianti e non stantii solo per qualche imberbe diciottenne pleisteiscionaro disceso da Plutone); evitando chirurgicamente di aggredire i cavalli vincenti del bisunto (cioè, sicurezza e tasche), con i comici che hanno guadagnato consensi per sé, ma hanno ottenuto l’effetto di terrorizzare gli “indecisi“, i “moderati” — insomma i pusillanimi della fava che solitamente vengono reputati in grado di decidere l’esito del match nel segreto dell’urne — in quanto gli invasati che urlano, insultano e satireggiano troppo pesantemente sono facilmente strumentalizzabili dai media biscionati all’occorrenza. Qui invece il tema tasse è stato toccato, oh sì. Contrariamente a quello che è stato detto e ripetuto in campagna elettorale, esse non verranno abbassate manco per il cazzo, è vero, non ricordo con che scusa (immagino la crisi, o l’anniversario dell’11 settembre, o il conto dello spacciatore della Carfagna da saldare… insomma, qualcosa si trova sempre). Su questo occorre battere e ribattere e strabattere e straribattere. Si glissa sulla sicurezza, forse perché in questo periodo se qualcuno proponesse l’istituzione di campi di sterminio per rom, negri e dipendenti pubblici vederebbe alzarsi il proprio gradimento nei sondaggi a dismisura. E mettere sul piatto alternative buoniste che vengano recepite come valide è oggettivamente difficile.
Però Veltr(ducoj)oni, non so, ha il difetto di non riuscire a essere affascinante, credibile su certi temi storicamente altrui, sui quali “bisogna fare dde più“, appunto perché il pallino ce l’hanno gli altri. “Ullalà, ma è vero che Zilvio non mi abbasserà le tasse, anzi, addirittura le alzerà?“. Sembra una boutade buttata lì, non spiegata, non argomentata, non associata a qualcosa di suggestivo, a un discorso in grado di eccitare i peni e le menti, a una trovata sapientemente preparata dagli strateghi obamiani che la renda memorabile. Sprecata, insomma. Dopo essersi annoiato a morte seguendo qualche minuto di manifestazione, il bradipo padano televisivo tesseraelettoralmunito, prima di girare canale su Sky per gustare le magie del grande campionato sovietico, penserà: “Se, vabbè, figuriamoci, tu sei comunista e lanciavi le molotov in bocca ai polizziotti… Me le abbasserà, così come mi ha reso più ricco togliendo l’ICI e come ha ripulito splendidamente Napule, vedrai; e comunque col federalismo fiscale del Senatùr avrò un sacco di dindi e potrò finalmente cambiare TV al plasma e magari comprare una prostituta nuova“.
27 Ottobre 2008 il 10:57
Bisognerebbe trovargli una controfigura, Uòlter è troppo insipido per fare il leader carismatico e incisivo. Al massimo può fare il molare 😀
flos last blog post..Un’ora sola ti vorrei
27 Ottobre 2008 il 14:03
ecco arrrrrrroootttiiinnnooo,
il punto è questo, veltroni è un masochista ideale, addirittura ha portato la gente in piazza per farsi prendere per il culo il giorno dopo su tutte le tv del regno dal populista di turno.
quello che gli manca sono i temi, i temi, dovrebbe tornare alle scuole e scrivere scrivere scrivere temi, pensierini, incipit, svolgimento e trama…e cazzo di conclusioni goddamn!
puoi dargli qualche lezione?
veltroni è un coito interrotto
non ha urlato contro la legge 30 e derivati
non ha urlato contro i ricercatori meno pagati del mondo intero
non ha urlato contro la finanza dei furbi
non ha urlato contro le collusioni mafiose di molti parlamentari e politici e amministratori del regno
non ha urlato contro gli appalti milionari di euri per cementificare la penisola e sprecare
non ha urlato
ha solo chiamato in piazza tanta gente per farsi vedere nella sua impotenza e umiliare il giorno dopo.
speriamo negli studenti
ciao bello
Maggie C.s last blog post..SCRAPBOOK 5
27 Ottobre 2008 il 15:34
Ti dirò che a me Veltroni non m’è mai piaciuto.
Poi questi politici sono così brutti. Mai uno, chessò, che si facesse un lifting, che si mettesse qualche extention, qualche apparato boccale che somigliasse a una dentiera.
Che barba, che noia.
La Meringas last blog post..Smaltimento comportamentale
27 Ottobre 2008 il 16:32
> Al massimo può fare il molare 😀
O il canino.
Sta’ giù, anima cinofila, non è il momento per te.
27 Ottobre 2008 il 19:16
Ho ascoltato il discorso di Veltroni, m’è sembrato meno peggio del previsto… poi è vero tutto ciò che viene detto qui sopra rispetto a ciò di cui NON HA parlato; però almeno qualcosa l’ha detto, poco ma è qualcosa, staremo a vedere alla prova dei fatti, se nei mesi prossimi cambierà atteggiamento e riuscirà a rendere il PD un pò più grintoso e risoluto… certo, difficile con gente tipo Soro e Latorre, ma speriamo… questa è comunque l’ultima possibilità…
28 Ottobre 2008 il 11:28
La prima cosa che pensi e’…”Tutto questo e’ poco credibile”…e questo la dice tutta.
28 Ottobre 2008 il 17:43
> però almeno qualcosa l’ha detto, poco ma è qualcosa
Qualunque tentativo di salvataggio scompare di fronte al fatto che ad oggi, per leggere qualcosa di sinistra bisogna comprare Famiglia Cristiana.
Che comunque ha sempre allegato dei bei romanzi, con delle edizioni fatte proprio a modo.
28 Ottobre 2008 il 18:16
non vorrei mai.
Ma capiterà, da qualsiasi coté venga l’ordine all’invasione dei manifestanti, che qualcuno (tutti) dica tra sé e sé “oggi non ne ho voglia, di treni, pullman e marce con bandiera e sei ore di comizi, me ne sto a casa.
Son sicuro che le stime e i conteggi oscilleranno sempre di qualche milionata di presenze!
Mi scappa, scusa: ma da Udine a Roma vorrai dire che qualche batteria di pentole non faccia la sua comparsata in pullman?
28 Ottobre 2008 il 19:58
Quoto lambo! Famigghia Cristiana è il nuovo che avanza (o il vecchio che indietreggia così tanto da rispuntare davanti?)
30 Ottobre 2008 il 22:29
per eccitare la folla basterebbe far spogliare la Ferilli un’altra volta, poi si dice che è un’esclusiva (che tanto la folla non ha memoria), non capisco perchè si debba pretendere invece di eccitare la folla recitando un discorso, guardando la folla negli occhi , se oltretutto quello che la guarda non è ne un nel maschione ne un bel femminiello.
cmq caro mio, c’è una differenza enorme tra piazza navona e circo massimo.
illa,essa, iddas last blog post..http://www.c6.tv/index.php
31 Ottobre 2008 il 1:11
Il problema della politica è lo stesso della Chiesa: entrambe non riescono ad essere veramente vicine alla gente comune.
Alianorahs last blog post..Vip a sorpresa
31 Ottobre 2008 il 2:16
idda, la considerazione di carattere estetico era “tanto per”, ovviamente le masse vanno coinvolte con quello che si dice. Il problema è che Veltroni non riesce a fare efficacemente quello che un bravo leader dell’opposizione dovrebbe fare: prendere i provvedimenti che il governo sta adottando, smontarli e spiegare chiaramente, brevemente, in maniera accessibile, convincente per tutti cosa farebbe lui al suo posto (senza possibilmente trattare nel comizio tutti i temi elencati nel commento di Maggie ché sono troppi, ne bastano tre-quattro).
Piazza Navona era più ruspante e genuina, ma secondo me altrettanto inefficace, perché secondo me una manifestazione deve puntare ad allargare i consensi, non ad altro: farla per sfogarsi, ritrovarsi, ecc. sarà anche bello ma lascia il tempo che trova, perché poi la riforma Gelmini e le altre leggi discutibili le fanno lo stesso (a ‘sto punto tanto vale acquistare un treppiede, ci si sfoga mejo ^^); e non mi pare di aver assistito a dibattiti di alto spessore culturale, bensì alla ripetizione di concetti e frasi che si sentono ripetere da 14 anni (infatti i consensi per il governicchio volarono nonostante quello spettacolo, che contribuì solo al travaso dal PD all’IdV: purtroppo i mass media li governa Zilvio, occorrerebbe più furbizia e incisività, e convincere l’operaio che è passato pragmaticamente a votare Lega e non è interessato ai massimi sistemi o al conflitto d’interessi o alla scarsa democraticità del Paese o alla Guzzanti che se la prende col Papa o al fatto che la tv deficiente che si sciroppa lo renda insensibile a tutto ciò e molto altro, ma ai soldi e alla sicurezza. Ai merdosissimi soldi e alla merdosissima sicurezza di merda. Perché se non lo convinci alle prossime elezioni le “riforme ad minchiam”, quando va *ene, continueranno…).
7 Novembre 2008 il 0:11
in nessuna manifestazione si esprimono contenuti che non siano retorici o già sentiti.
Le manifestazioni non si fanno per allargare consensi ma per rafforzare il carattere democratico del nostro sistema, almeno questo penso io.
Oggi come oggi se anche raccogli 10 milioni in piazza cmq non se li caga nessuno, su questo sicuramente non dissentiamo
illa,essa, iddas last blog post..Ecco, perché sia ben chiaro l’idea era mia.
7 Novembre 2008 il 3:11
È vero che (più o meno) si è sempre fatto, ma ciò non vuol dire necessariamente che sia giusto così (anche perché mi pare che la gente tenda a disaffezionarsi alla politica, e non mi sembra del tutto vero che storicamente le manifestazioni di protesta siano state sempre così… soporifere).
Retorica = liturgia, banalità, non stimolazione delle facoltà intellettive, del pensiero, pigrizia mentale. A me sembra un limite abbastanza pesante… Per questo mi lamentavo della “noia”, non perché invocassi le grazie della Ferilli. Non so, io da piccolo, a messa, fuggivo per questo motivo (non solo io, certo). E per questo tendo a fuggire dalle manifestazioni. La retorica, la banalità, l’inserimento del “pilota automatico”, la ricerca del facile consenso dicendo agli altri sempre esattamente quello che vogliono sentirsi dire senza rischiare mai, l’affidarsi alla semplice ripetizione di quanto già detto-fatto-sentito mille volte sono sempre cose dalle quali si dovrebbe tentare di stare quanto più possibile alla larga (anche se ovviamente è molto difficile).
Poi, bon, non nego che si crei qualche apprensione al governicchio anche solo con la presenza fisica e che un quinquennio di decreti senza discese in piazza suonerebbe abbastanza inquietante in chiave democratica, però potrebbero sforzarsi di più…
7 Novembre 2008 il 18:46
> Retorica = liturgia, banalità, non stimolazione delle facoltà intellettive, del pensiero, pigrizia mentale.
Mai piaciuta questa definizione.
Quella è la retorica che si vede, scoperta, quindi scadente. Le persone che argomentano genuinamente o che ti inculano a secco senza che tu sospetti nulla, non sono che buoni retori.