si fa frustare da travoni sudamericani blocca l’appetito da giorni. Premesso che ad andare coi trans non c’è nulla di male (ma nemmeno con buttane che lo facciano per libera scelta, o con spensierate diciassettenni, it’s biological). Cioè, io me lo amputerei e lo getterei in pasto agli spinosauridi del vicino piuttosto che farmi inchiappettare da un’avvenente tizia dotata di pirellone regolamentare, ma si sa, i gustibus…
Mi sembra forse prematuro impalare in pubblica piazza il governatore del Lazio (che comunque ha fatto benone ad autosospendersi). Sarebbe opportuno avere qualche certezza in più a riguardo prima di avventurarsi in giudizi netti, sprezzanti o giustificazionisti che siano.
Qualche considerazione però si può azzardare già oggi. La difesa “non è vero gnente” appare davvero poco credibile. Con che cosa lo ricattavano i caramba, allora? Poi: uno nella sua posizione è tenuto a denunciare tutto appena possibile alle autorità, pochi peni. Marrazzo non infarciva le liste elettorali dei trans che si bombava. Qualcun altro sì. Marrazzo non spediva nelle case di tutti gli italiani cataloghi con impresso il messaggio subliminale (ma neanche tanto): “votatemi perché sono il difensore della famigghia tradizionale e dei valori cattolici”. Qualcun altro sì. Però mi pare che fingesse di essere felicemente sposato (non ricordo ora le sue posizioni sulla prostituzione, ma posso immaginare). Infine, il tutto appare abbastanza “a orologeria”, per utilizzare una locuzione amatissima in alcuni ambienti.
Non sono troppo d’accordo con questo post di Gilioli, che ovviamente sta mietendo (facili) consensi a profusione.
Che meriti aveva Marrazzo quando è stato candidato alla regione Lazio? Nessuno, tranne quello di apparire in tivù, in una trasmissione peraltro inventata da altri. Non sapeva nulla di gestione della cosa pubblica, né di politica in generale: era solo un volto catodico che nella logica veltroniana doveva essere acchiappavoti.
Mettiamo in chiaro alcuni punti. La politica è una cosa a parte rispetto al resto. La meritocrazia in questo campo è un concetto fumoso (tirato spesso in ballo un po’ demagogicamente, diciamo) e per forza legato a precedenti esperienze di gestione della cosa pubblica. Ora però, piccolo dettaglio, va di moda il “sono tutti uguali, fanno tutti parte della Casta, facciamo tabula rasa”. Quindi quasi nessuno può vantare crediti riconosciuti. E, in questo clima, diventa davvero difficile accumularli, non solo perché i partiti non puntano sui ggiovani. Ma anche perché tutti coloro che si azzardino a mettere il loro piedino in quella nauseabonda bolgia chiamata “politica” sono guardati con estrema diffidenza da orde di cittadini inferociti pronti a spalare merda e a invocare fiammeggianti roghi e catartiche ramazze al minimo sospetto o scivolone, vero o presunto.
Marrazzo non aveva meriti particolari per essere candidato. Ma così come non li avrebbe avuti quasi nessun altro “esordiente”. Non li avrebbe avuti nemmeno il tanto acclamato Marino (che Gilioli sostiene), perché la chirurgia e la politica sono due sistemi solari a parte. Marrazzo non era il salumiere (con tutto il rispetto per la categoria) che si vuol dipingere ora che è caduto in disgrazia. Era uno bravo a fare quello che faceva, cioè il giornalista che si occupa grintosamente dei problemi della ggente (e come tale a molti ha ispirato fiducia), così come l’Ignazione nazionale era brav(issim)o a fare il chirurgo.
Entrambi, necessariamente, avevano e hanno lacune mostruose in tutto ciò che non attiene la loro professione (è noto come il candidato alla segreteria del PD per esempio non ne sappia una fava di economia, ovviamente si fa consigliare). Per questo esistono tecnici, aiutanti e consulenti vari. Quindi, al limite si può dire che Marino (nel 2005, intendo, edit) avrebbe avuto i titoli per fare il ministro della salute, ma come politico di governo a 360 gradi era un’incognita (e in parte lo è ancora). Come lo sono tutti. Si tratta sempre di un “atto di fede”, di un dare fiducia un po’ alla cieca, nella speranza di un dimani migliore. Le elezioni sono questo. È così per tutti quelli che non hanno precedenti esperienze di gestione della cosa pubblica.
Ovviamente Marrazzo è stato candidato perché era un volto popolare e avrebbe raccattato voti. Ma è davvero questo delitto? Candidando Marrazzo il Centrosinistra ha, a sorpresa, conquistato una regione in mano alla destra (quella dei “manganellatori fascisti” che tanto fanno bloggare e strepitare). Con un giovane di belle speranze cosa sarebbe successo? Considerando che nessuno poteva indovinare che Marrazzo avrebbe mentito nel 2009 sulla faccenda trans, siamo sicuri che fare i duri & puri sempre e comunque sia la strada migliore, la praticità sia il male assoluto e i partiti sbaglino tutto?
La politica dev’essere aperta a tutti, all’esperto e al niubbone, al contadino e al prestigiatore tv, al fisico nucleare e all’attore porno. È giusto dire che i partiti dovrebbero dare più spazio ai giovani e a chi ha fatto gavetta (problema effettivamente esistente e pressante). Ma è allo stesso tempo sbagliato sostenere che uno non possa essere candidato a un ruolo importante per il “demerito” di essere famoso. (Al limite, diciamo che sì, tutto il sistema dovrebbe essere diverso, cosa non facile da realizzare dall’oggi al domani; ma non vedo perché la pietra dello scandalo dovrebbe essere la candidatura, efficace, di Marrazzo a un posto strategico).
Una cosa un po’ diversa è candidare un gran quantitativo di calciatori e veline (magari per intuibili prestazioni elargite e piazzando alle pari opportunità una che ha esibito le sue grazie fino al giorno prima). Ma finché si tratta di qualche volto noto non vedo cosa ci sia di male. Si è sempre fatto, si fa ovunque (Reagan, Schwarznegger, do you conosc?). È umano, dopotutto, che il cittadino riponga più fiducia in personaggi che sono a lui più familiari, e sui quali ha avuto molti elementi per formarsi un’impressione (e nel caso di Marrazzo questa impressione si è formata per il suo battersi, in qualche modo, per giuste cause in tv, non per le sue abilità sportive o le sue doti da soubrette), piuttosto che in illustri sconosciuti selezionati dal partito. Che nella maggior parte dei casi potrà valutare, se va bene, solo per le promesse e le risse in qualche concitata tribuna politica pre-voto.
Penso che chi, non senza ragioni, farebbe polpette dell’attuale classe politica non possa continuare a difendere la Costituzione solo quando gli pare. Inventando poi tutta una serie di (presunte e arbitrarie) regole non scritte che in pratica finiscono per andarne a contrastare lo spirito e la lettera. E la Costituzione non dice da nessuna parte che chi è famoso non dev’essere candidato, non parla di meriti necessari, né di titoli di studio da avere. Per ambire a qualsiasi ruolo, da assessore comunale a Presidente del Consiglio. Per cui è giusto che anche un salumiere con la terza media, oppure (orrore) un giornalista RAI, se ispira, se è in gamba, possa avere le sue chance. I suoi meriti politici saranno valutati non a bocce ferme, in base a chiromantici poteri che nessuno ha. Ma semplicemente per quello che farà (o che, più verosimile, non farà) una volta eletto.
24 Ottobre 2009 il 18:26
d’accordo.
dimissioni doverose causa ricattabilità. e almeno da destra la smetteranno di fare accostamenti assurdi con berlusconi.
marrazzo non ha candidato nessun transessuale come nessun transessuale siede nei banchi nel pd in parlamento.
sebbene la binetti…
.-= essere disgustoso*´s last blog ..Facce da scudo =-.
24 Ottobre 2009 il 18:27
ma condivido ogni tua frase.
ooooh.
(il mio sposo però si chiede: perché mele ed il piccolo piduista vengono beccati con stuoli di femmine pagate e sircana e marrazzo con buffi individui dotati un po’ di tutto? dove abbiamo sbagliato?)
.-= gattarandagia´s last blog ..il blues dell’ omo de sinistradavanti… =-.
24 Ottobre 2009 il 18:53
ed, prevedo a questo punto una candidatura di Lapo nel Centrosinistra…
gatta, in effetti… :asd:
24 Ottobre 2009 il 19:12
Ciao.
scusa ma mi sembra un po’ sballato mettere sullo stesso piano un chirurgo che si è sempre occupato di questioni etico-politiche (leggi se ha i voglia i suoi pezzi su l’Espresso, come il dialogo con il cardinale Martini sulla bioetica) e che prima di presentarsi alle primarie Pd ha fatto tre anni in Parlamento, a un redattore Rai entrato in viale Mazzini per meriti familistico-politico e di lì catapultato alla presidenza di una Regione.
Come sempre, non esiste una regola generale – ci sono anche eccellenti giornalisti Rai e chirurghi che fanno benissimo a stare lontano dalla politica – ma esiste la regole del caso per caso, della valutazione individuale con buon senso e onestà intellettuale: e dimmi tu perché Marrazzo è stato candidato da Veltroni alla poltrona di governatore del Lazio se non perché appariva ogni settimana in tivù.
Questo non è, non dovrebbe essere, un criterio di selezione della classe dirigente.
Non c’è nulla di ostativo, ovviamente, nell’essere un mezzobusto Rai: ma non basta, non dovrebbe bastare. Mi sai dire qualche libro che Marrazzo ha scritto – qualche articolo o altra pubblicazione o attività nel sociale – in cui ha mai mostrato di occuparsi attivamente della società civile prima di ritrovarsi – incredulo pure lui – nell’ufficio più importante di via Cristoforo Colombo?
Tutto ciò secondo me, ovviamente.
Un caro saluto a te e ai tuoi lettori.
Sandro
24 Ottobre 2009 il 19:17
sono di destra ma mi dispiace vedere una persona alla gogna in questo caso Marrazzo onell’altro seppure con qualche distinguo Berlusconi.Ci vuole più rispetto per tutti e molto silenzio.
24 Ottobre 2009 il 19:25
@Sandro, Marino è senatore dal 2006, però… forse mi sono espresso male, ma il mio paragone voleva riferirsi a una sua ipotetica candidatura al trono di Marrazzo quando ci sono state le regionali, nel 2005.
Continuo a vederla come una visione un po’ “classista” (e non in sintonia con la Costituzione) della politica, per cui se non sei un dotto luminare, se non hai scritto saggi, ecc. non dovresti ricoprire certi ruoli. Marino avrebbe fatto benissimo sui temi etici immagino, ma la politica è fatta anche delle cose molto pratiche delle quali si occupava Marrazzo tutte le settimane.
Come detto (ma l’ho aggiunto modificando il messaggio, per cui forse non si è visto), poi, la scelta di un volto noto come Marrazzo ha consentito di prendere una regione dove il Centrodestra era molto forte e particolarmente detestato da certe minoranze: siamo sicuri che il proverbio “il fine giustifica i mezzi” sia così sbagliato? Eppure per andare contro Berlusconi in molti non si fanno scrupoli ad adottarlo, accontentandosi di certe verità un po’ “accomodate”. Grazie comunque per il commento.
24 Ottobre 2009 il 23:34
se uno nel suo privato va con i trans oppure con escort (maggiorenni), l’importante è che facciano bene e onestamente il loro lavoro e il loro percorso di vita, nel caso Marrazzo mi pare di si, nel caso berlusconi non mi sembra, parole in libertà e basta, basta ricordare che è dal famoso contratto con gli italiani, se non ricordo male era il 2000, che promette meno tasse ma mi sembra che siano più o meno sempre uguali
24 Ottobre 2009 il 23:43
IL BERLUSCA LE TASSE NON LE PUO’ DIMINUIRE PER MANCANZA DI FONDI MA ALMEO LUI NON LE AUMENTA COME FECE IL PRODI
25 Ottobre 2009 il 0:53
per INNAN, sei talmente preso dal difendere il berlusca che non ti sei neppure accorto che Berlusconi non solo non ha diminuito le tasse come promesso e come sempre promette la cosidetta destra liberista, ma la pressione fiscale nell’ultimo anno e ulteriormente aumentata. E non è un opinione
25 Ottobre 2009 il 10:54
Chi vuol fare carriera tra i sinistri, ha un solo obbligo. ESSERE CULATTONE!!! puoi chiamali anche gay, sempre culattoni sono.http://luigiruffolo.it/wp-includes/images/smilies/baci.gif
25 Ottobre 2009 il 10:57
Per fortuna che c’è il Berlusca che salva l’onore di noi italiani con le donne!!! fosse per i rappresentati della sinistra, di tutte le razze… bella immagine dell’italia capovolta!
25 Ottobre 2009 il 11:12
uno, quello di roma, un uomo, pure se chiamato buco o frocione, l’altro solo un vecchio quaquaraquà, circondato da cortigiani e servitori, che non ha neppure il senso del ridicolo….. :smug:
25 Ottobre 2009 il 11:49
marrazzo non si è affatto dimesso ma,consigliato dal partito (pd)ha preferito autosospendersi evitando cosi di andare ha rivotare a gennaio. che FURBETTO !!!!
25 Ottobre 2009 il 12:00
Premesso che l’autosospensione e le dimissioni mi sembrano un atto dovuto ( non fosse altro che in questo modo si è tolta un’arma nelle mani dei vari Cicchitto o Capezzone i quali hanno subito dato la loro “disinteressata” solidarietà) la cosa che mi ha più colpito nei commenti alla vicenda è il voler salvare il nostro PdC in quanto vero uomo. Il vero conquistatore, di pulzelle, è uno che non deve dare in cambio denaro o favori o posti in Parlamento: le pulzelle le conquista con il suo fascino il suo sexappeal e non con il potere economico-mediatico. Che si candidano persone note al pubblico è ormai la routine e sono il tipo di persona che preferisce attendere le azioni prima di emettere qualsiasi giudizio.
25 Ottobre 2009 il 12:55
per giuseppe :almeno il berlusca ha tolto l’ici,ha dato la social card,aveva tolto la tassa di successione su cui si è buttato a suo tempo ,senza vergogna e senza strapparsi le vesti il sig.Prodi.
25 Ottobre 2009 il 13:22
Ti pare poca la differenza? A uno piace la “potta” anche se giovane, a un altro piace il “flauto” dei travestiti, ma che avete nella testa noccioline?
25 Ottobre 2009 il 13:55
Stronzi di sinistra ! Non basta Prodi con le sua concertazione, pure franceschni, bersani, veltroni, D’Alema e adesso Marrazzo, che con i soldi dei contribuenti va a farsi fare i pompini.
Ve la darei io la scorta a suon di schiaffazzi e tutti i privilegi. Belusca almeno s’impegna per ‘sto paese, che potrebbe godersi soldi e nipotini.
Vergognatevi, bastardi, intanto tanti lavoratori PRIVATI se ne vanno a casa
25 Ottobre 2009 il 15:25
Al di là di tutti i simpatici commenti che ti sei attirato, io ho letto e riletto e non riesco bene a capire cosa vorresti sostenere. Meglio un Marrazzo che un Berlusconi?
.-= la meringa´s last blog ..Le piccole cose =-.
25 Ottobre 2009 il 15:28
Obviously. Ma non zolo.
25 Ottobre 2009 il 16:20
chi a incarichi istituzionali deve comportarsi decentemente altrimenti via dalle palle!
26 Ottobre 2009 il 11:52
Il solo requisito per poter entrare in politica dovrebbe essere, a mio modesto parere, un’etica personale e professionale al di sopra di ogni dubbio.
26 Ottobre 2009 il 11:56
È su quell'”al di sopra di ogni dubbio” che sorgono i problemi, dato che ognuno ha la sua etica e le regole esistono proprio per fare una sintesi dei punti di vista più diffusi. Un’interpretazione troppo estensiva della frase virgolettata comporterebbe un obbligo dei membri della classe dirigente a dimettersi per ogni cavolata, cosa che comporterebbe un’instabilità politica estremamente dannosa.
26 Ottobre 2009 il 14:58
Basterebbe un po’ di coerenza, non credi ?
26 Ottobre 2009 il 15:01
Sì, ok, questo dal lato del politico. Il proBBlema è la “misurazione” di questa coerenza da parte degli altri che crea pareri spesso mooolto discordanti.
26 Ottobre 2009 il 16:37
Non solo dal lato politico.
Se Marrazzo avesse lasciato moglie e figli per vivere liberamente il suo ammmore per la mazza, sarebbe andato incontro a critiche ma sarebbe stato coerente.
E le persone lo avrebbero visto per quello che è, non per quello che vuol sembrare.
E’ chiaro che Marrazzo è un esempio. Se non fosse per il fatto che ha gettato scompiglio nella SUA famiglia in primis, il fatto che vada a trans non dovrebbe stupirci poi molto, visto che ormai i trans sono più numerosi delle mignotte.
La coerenza verso se stessi.
26 Ottobre 2009 il 18:03
Dal lato DEL politico, per il resto sono d’accordo.
Butto nella mischia questo post per eventuali passanti: http://malvino.ilcannocchiale.it/2009/10/26/frutto_di_una_debolezza.html
26 Ottobre 2009 il 19:25
L’autosospensione è la classica buffonata ‘politica’ per salvare capra e cavoli: si dimmettesse.
Il paragone Marrazzo – Marino è del tutto incongruo: Marino si è presentato come candidato del PD con un programma e delle idee, peraltro diverse da quelle degli altri candidati. Ci ha messo del suo, insomma. Di Marrazzo non ricordo una sola idea originale sua. Andare coi trans? Nulla di male… forse però se sei sposato e c’hai due figlie, qualcosa di male c’è… Candidare i famosi? Succede da quel dì… nessuno si ricorda Gerry Scotti eletto al Parlamento per il PD? In questo caso non sono in discussione l’elezione di Marrazzo per meriti televisivi e nessuna competenza, né le abitudini personali; è in discussione il fatto che invece di presentarsi subito e dire tutto, ha tergiversato aggravando la situazione e trascinandosi appresso pure il Partito. Invece che lasciare che tutto trapelasse sui giornali, sarebbe bastato che indicesse una bella conferenza stampa, dicesse le come stavano, dopodiché si dimettesse.
26 Ottobre 2009 il 19:25
Lapsus: quando parlavo di Scotti, intendevo eletto nel PRI.
26 Ottobre 2009 il 19:57
Beh, il programma non me lo ricordo, ma perfino sull’Antefatto (che ha messo alla gogna Franceschini per essere andato a cena con Rutelli e Fioroni :asd: ) ammettono che Marrazzo ha governato bene… resto convinto che un giornalista che conduce una trasmissione come Mi manda Rai 3 sia/possa essere qualcosa di più di un mezzobusto televisivo e meno sprovveduto di un Gerry Scotti o di una velina.
Credo che il programma di uno che aspira a guidare il PD (e quindi a governare il Paese) sia necessariamente di più ampio respiro di quello di un governatore di regione (personalmente lo considero un po’ la fiera del populismo :asd: , pur con tutti i meriti e le potenzialità che Marino ha, ma tant’è).