Cercare di fermare la multietnicizzazione galoppante della società è un po’ come opporsi alla pioggia, alla morte per vecchiaia o alla figa. La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha già condannato l’Italia per il caso di un povero e abbronzatissimo tunisino, tale Essid Sami Ben Khemais, impacchettato e rispedito in patria non curandosi delle atroci e inumane torture che ivi avrebbe subito. La sua connazionale Mamouni Mubraka ha invece preferito il suicidio al rimpatrio coatto dopo trent’anni. Perfino un personaggio solitamente schivo e poco incline al trollaggio quale Lawrence Gonzi (cognomen omen?), primo ministro maltese, non ha potuto fare a meno di vomitare contro di noi tutto il suo fotteseghistico disgusto.
Gli stranieri sottopagati svolgono i lavori più umili e sodomizzanti, quelli che noi bamboccioni italiani, abbacinati da grandefratelliche dosi di fama usa e getta, non siamo più disposti in alcun modo ad accettare. I clandestini appesi ai barconi sono uno dei più drammatici e allo stesso tempo dei più autentici e disperati spettacoli possibili. E respingere in siffatto modo questi esseri, in parte umani, al mittente è crudelissimo e inelegantissimo. Bisognerebbe invece stivarli a cazzigliaia nei centri di accoglienza, e poi ascoltare con civiltà, sorridendo pacatamente, le proteste per i trattamenti disumani che sono costretti a subire in questi orrendi lager sprovvisti perfino dei cessi più elementari. Ma in compenso dotatissimi di polizziotti viulenti capaci a quanto pare solo di picchiare selvaggiamente senza sosta chiunque si pari dinanzi i loro manganelli. (Babbuò, diciamo che i nostri hanno fatto una bella stronzata a riportare in Libia — pur sempre una delle tante dittature del mondo, anche se non ferocissima — delle persone, senza provare a identificarle, senza dividere gli aventi diritto all’asilo politico, costituzionalmente garantito dall’articolo 10, dagli altri; un espediente forse legale, dato che li sono andati a pigliare quando erano ancora in acque internazionali; ma immorale in quanto probabilmente condannerà qualcuno a una fine atroce; ah, il Centro Italiano per i Rifugiati in Libia è praticamente inesistente, è formato da una sola persona e ha aperto l’altroieri; mettiamoci pure che Gheddafi non ha mai riconosciuto la relativa e ginevrina convenzione del ’51).
Non sto tutto il tempo a piangere terrorizzato dagli stranieri che invadono il mio giardinetto e rubano le mie insalubrissime merendine. Giudico gretto e limitato chi lo fa. Sono conscio del fatto che consentire a troppa gente di entrare in Italia tutta insieme possa portare a problemi di integrazione giganteschi. All’esplosione di quei preoccupanti episodi di intolleranza che si sono assaggiati nel momento in cui la Romania è sembrata trasferirsi qui, stupratori e bagagli. Non so quale sia la soluzione e come stiano esattamente i termini economici. Perché si rimpinzi Gheddafi di soldi e poi non ve ne siano ad esempio per migliorare i centri di accoglienza; che fine facciano effettivamente, al di là del burocratichese e delle belle intenzioni, i fondi europei per i rifugiati (628 milioni di euro per il periodo 2008-2013 non saranno bruscolini, ma credo siano largamente insufficienti data la portata del problemone), e quelli per i rimpatri, per l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi e per le Frontiere esterne. E ho l’impressione che altri Stati su questioni come queste facciano un po’ gli splendidi con l’altrui fondoschiena, vista anche la collocazione dell’Italia nelle cartine geografiche. Ma è evidente che qualunque cosa accada, la Lega, con le sue provocazioni razziste, e Pedosilvio con i suoi deliri, subito fraintesi e poi smentiti e poi reiterati e poi bonaiutati e poi, avranno facilmente la meglio perché possono permettersi di giocare al ribasso. Stravincendo sempre.
11 Maggio 2009 il 9:21
E poi noi ci lamentiamo di come veniamo trattati all’estero… 🙄 :staimale:
La Vyrtuosas last blog post..ForumPa: la fiera della pubblica amministrazione
11 Maggio 2009 il 9:28
mi integro nelle tue parole,
un cronista altrove
un cronista altroves last blog post..Chi l’ha vista?
11 Maggio 2009 il 10:31
Il problema è che questo atteggiamento riflette in maniera abbastanza limpida un certo umore del paese. Essendo quello dell’ immigrazione uno dei problemi più spinosi che un paese debba affrontare, dispero che questa manica di mentecatti tiri fuori un a soluzione intelligente!
belphagors last blog post..Berlin
11 Maggio 2009 il 18:16
Il problema è che le cose sono destinate a peggiorare: la popolazione italiana invecchia rapidamente, e sappiamo che tipica delle persone anziane è una certa ‘diffidenza’ nei confronti di qualsiasi novità: si tratti di tecnologia, di nuove mode e tendenze o di persone straniere, ambiti molto diversi, ma, come si dice, tutto fa brodo. Quindi stando così le cose non potremo aspettarci altro che un peggioramento, con l’Italia che diventa un Paese sempre più ritratto su sé stesso, diffidente di tutto ciò che arriva ‘da fuori’ (senza alcuna distinzione), livoroso, rancoroso, incattivito, etc…
12 Maggio 2009 il 14:10
è un bel gioco di veline, le veline coprono scoprendosi e facendoci vedere culi&tette, in modo che non si guardi altrove, l’immigrato non ci fa vedere che popolo misero siamo, guardano la sua sfiga ci sentiamo più bravi, e in ogni caso lui e la sua sfiga possiamo rimandarla laggiù in africa (la nostra ci starebbe attaccata come cozza allo scoglio). in più le veline al parlamento europeo si faran vedere ben bene… ma non faranno vedere ‘enormità del problema che sta sotto alle differenza tra mondo obeso e mondo che muore di fame…
monicas last blog post..senza commento
12 Maggio 2009 il 15:39
Marcello e Monica, condivido, acute osservazioni.
15 Maggio 2009 il 14:12
Accanirsi contro sti poracci è, tra l’altro, un modo per distogliere l’attenzione da tante altre cose….tipo il PIL ai minimi storici da quando esiste L’ISTAT :cattivo:
15 Maggio 2009 il 16:22
Infatti se continua così saremo noi a imbarcarci per trasferirci da loro, mi sa… :asd:
11 Settembre 2009 il 15:01
Sono arrivato!
Eccomi qua, non importa il mio nome adesso sto qua.
Non ti deve interessare chi sono, da dove vengo…. adesso sto qua.
Se porto malattie sono problemi tuoi, mi devi curare, allora sbrigati dammi le medicine.
Non mi hai ancora dato da bere, e i miei diritti?
Chiedimi scusa, dammi la casa, ai miei figli ci devi pensare tu!
Senti, sono stanco fammi dormire, portami da mangiare e non mi infastidire.
Io la tua legge non la reggo, usiamo la mia finchè non ti sbeffeggio.
Ora voglio lo stipendio garantito, il lavoro lo fai tu e le tasse le paghi tu.
Sbrigati, risolvimi i problemi, non rompermi con Gesù, qui che paga sei tu.
Allah è grande e ti schiaccerà, continua cosi maiale, tanto io già sto qua.
Da adesso comando io, inginocchiati al mio dio.
Bravo cosi, in ginocchio, dammi i tuoi figli che gli sputo in un occhio.
Lo sapevi codardo, la mia droga hai comprato e il permesso di venderla me lo hai dato!
Puttane in strada, viados ovunque, questo è il destino della città di chiunque.
Pagami le tasse rimbambito, mio figlio ha fame ed è infastidito.
Si, hai capito è infastidito, la tua lingua gli fa schifo.
La casa è piccola, adesso dammi la tua,
io sono africano e la colpa è tua.
Stai attento, non azzardare, a casa mia non devi venire e se preghi il tuo dio devi morire.
Cosa c’è ? Non ti va bene?
Allora dammi i soldi e non ti rompo il pene!
L’hai voluto tu, vigliacco italiano, dopo i terroni, anche noi possiamo fare quello che vogliamo!
E per fortuna c’è il presidente, c’è il vaticano!
La vostra costituzione ci da una mano!
Quel vostro tomo stantio vi fa vivere già morti nel nostro godere e nel vostro oblio.
11 Settembre 2009 il 15:12
Interessante.
3 Dicembre 2009 il 17:25
Ma … hai viaggiato nel tempo ? Indietro nel tempo, intendo.
La visualizzazione è ferma al 15/11
3 Dicembre 2009 il 17:27
Disguidi tecnici, ora dovrebbe essere tutto a posto… non finirò mai di prendermi a colpi di cilicio sul membro per aver acquistato il dominio su tophost :sbonk: .
11 Maggio 2010 il 1:53
Più che terrone,mi sembri il figlio di Borghezio,solo,un pò più imbecilleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!