Premesso che non sono un elettore storico di PDS/DS/margherite/ecc. e che a partire da Primarie e primati, di post non proprio osannanti il PD ne ho scritti un po’. E che Bersani — pur non riuscendo a criticarlo per il fatto che respiri, come va di moda al momento, mea culpa — non ho alcuna intenzione di votarlo.
Danielle Tunstall – portrait ov a very sbroccotronic manPerlomeno fino a quando non lo vedrò, in ginocchio su una piantagione di ceci, staccare a morsi i crocifissi da tutti gli edifici pubblici della Repubblica, nessuno escluso.
Ripremesso che reputo IMPOSSIBILE riformare la giustizia senza che la cosa sia considerata ad personam, vista la situazione dell’attuale premier e dato che in un modo o in un altro (quindi con taglio netto “arbitrario” o semplicemente iniziando a rispettare i termini circoscritti già previsti dai nostri codici di procedura per completare le varie attività processuali) la maggior parte dei processi dovrebbero (uuuh, aaah, eeeh) durare di meno. E che ovviamente assumere migliaia di persone nel pubblico per farlo, aumentare i fondi stanziati e gli emolumenti suona in periodo di crisi nera un filo demagogico.
Ma Bersani ci è o ci fa? Forse vuole una nuova prova d’amore dopo le tante ricevute in passato dallo psiconano. Il prossimo passo del portavoce di D’Alema sarà la fusione d’amore fredda del Pdmenoelle nel Pdconlaelle.
“Bersani: “Berlusconi chiarisca se vuole le riforme per sé o per il paese.” Signor Bersani, ma dopo il LODO SCHIFANI, IL LODO ALFANO, LA SOPPRESSIONE DELLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE, IL SEGRETO DI STATO APPOSTO ALLE INDAGINI SUI CAPI DEL SISMI, LA DEPENALIZZAZIONE DEL FALSO IN BILANCIO, LO SCUDO FISCALE, IL PROCESSO BREVE, LA SVENDITA DEI BENI MAFIOSI, I TAGLI AI FONDI PER LA SICUREZZA… possiamo sapere di quanti e quali ulteriori CHIARIMENTI ha bisogno?”. Raffaele Muraglia, Diano Castello (IM)
(Dal blog di Grillo, non linko per motivi igienici). Quello che non ha capito il “signore” in questione (e sbroccotronicume annesso) è che, nonostante tutte le minchiate fatte del governo (vere, presunte e ingigantite pro domo sua dal Fatto) il principale partito dell’opposizione (ma direi qualsiasi organizzazione politica responsabile non al governo) non può dire NO preventivamente a tutto. Perché non può farlo? Perché Silvio passa, e si propaganda, come “uomo del fare” (e difatti fa tanto, anche se spesso male). Ha un consenso ancora molto alto e difficile da scalfire in base a questa precisa ragione. Se ti contrapponi all'”uomo del fare” con una raffica di NO a prescindere, passi e vieni fatto passare dai soliti ottantadue megafoni unificati come l’alternativa del “non fare”. Quindi poco credibile, affidabile e matura di fronte a chi decide l’esito delle elezioni (che non sono i quattro gatti spelacchiati di oksbrocchizie o della sbroccosfera che pensano che Silvio si diverta ad autoduomarsi e a smarmellatarsi la faccia con torce sputasangue che manco Diabolik).
L’Idv può farlo, tanto è un partito che non propone nulla (a parte passare il tempo a urlare pescivendolaiamente per qualsiasi cosa e a stabilire in modo arbitrario e interessato chi è degno di fare politica e chi, per “responsabilità politica”, no… naturalmente senza guardare sotto il proprio tappeto) e non ha nulla da perdere a non proporre nulla; puntando solo a sgranocchiare col minimo sforzo qualche altro voto al PD, tirando a campare nella speranza che ricomincino a piovere avvisi di garanzia delegittimanti a tutti, tranne che ai propri bot. Con le tradizionali, allegre e costituzionalissime e fattechissàdachi violazioni del segreto istruttorio (con gogne mediatiche annesse) alle quali siamo tanto affezionati.
Grillo può farlo perché propone castronerie antiscientifiche tipo la Biowashball o i cellulari che fanno gustosissime uova sode; o soluzioni che erano considerate deliranti più o meno da chiunque quando a sostenerle erano Pecoraro Scanio o Bertinotti (ma chi segue Grillo è un niubbo pazzesco in fatto di politica quindi puoi dargli a bere qualsiasi stronzata, compreso il famoso video decontestualizzato di Violante… vagli a spiegare che nel ’95 era leggerissimamente forzato e antidemocratico espropriare le tv a Berlusconi con un governo tecnico, dopo che le elezioni le aveva vinte LUI)(in b4: sì, ritengo un gravissimo errore non aver fatto una legge sul conflitto d’interessi un istante dopo il fallimento della Bicamerale, che pure reputo un tentativo necessario; perché se le regole del gioco te le fai da solo, o tenti di farlo, al primo, inevitabile cambio di maggioranza il tuo avversario — suorpresa!2 — se le rifarà da solo pure lui).
In sostanza, se il PdL, strumentalmente, se ne uscisse con robe tipo: “aboliamo le province, cambiamo la legge elettorale, via il bicameralismo perfetto così magari si può fare una legge in tempi umani ricorrendo di meno alla decretazione d’urgenza, che se era tanto amata anche dai governi di centrosinistra un motivo ci sarà, restituendo un pizzico della tanto agognata centralità al Parlamento”; e l’opposizione rispondesse: “no, non voglio nemmeno sapere cosa hai da proporre, perché Berlusconi è brutto e cattivo”, l’elettore non-comunista medio penserebbe: “ok, il conflitto d’interessi e le corna ai maxiraduni europei non mi entusiasmano, ma, dato che l’alternativa è questo (pseudo)integerrimissimo Nulla, mi toccherà rivotare Zilvio anche al prossimo giro…”.
8 Gennaio 2010 il 18:13
Pierbersi è la personificazione della corrente baffettiana, quella degli inciuci istituzionali, della ricerca continua del compromesso con l’esterno, ma della mancanza di tolleranza verso chi all’interno abbia delle idee non allineate. Quanto al “no assoluto”, il problema si riduce soltanto a cosa voglia fare il PD.
Che sia il partito del no assoluto o dell’inciucio perché non ha alternativa, continuerà a perdere voti. Il punto è che non credo al PD interessi governare, in questo momento vincere le elezioni sarebbe la peggiore catastrofe che possa capitare ad un partito che all’interno è dilaniato da spaccature e ferite profonde fin a livello locale, e la dirigenza è talmente preoccupata per il mantenimento del suo elettorato – quel 30% o poco meno ritenuto incrollabile – che si preoccupa soprattutto dell’Idv . Credo che il progetto del PD consista ora in una “ dieta di mantenimento” (ma le smagliature sono assai vistose).
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8 Gennaio 2010 il 18:37
Penso che la ricerca del (orrore) compromesso all’esterno (quindi, bi-orrore, soprattutto con l’UdC, che piaccia o meno è l’ago della bilancia) sia imprescindibile. Motivo? Pierbersy ha capito che è l’unico modo per vincere le elezioni (sì, io penso che vogliano vincerle, per il semplice motivo che se volessero mantenere il 30% non tratterebbero con Casini, sarebbe più redditizio visto che la cosa fa perdere qualche voticino). E siccome finora ha vinto chi ha fatto le grandi intese (Prodi), mentre chi è andato da solo ha perso miseramente… :cheers: La mancanza di tolleranza all’interno di una corrente è particolarmente fastidiosa, ma utile a mantenere un minimo d’ordine in quel bordello che è il PD (non è il massimo, ma in alternativa abbiamo partiti fondati sul culto del singolo come PdL, Radicali e Idv, bordelli totali come Sinistra e libertà, e “democrazie” come Rifondazione dove Ferrero caccia il direttore del giornale perché non la pensa come lui).
Purtroppo, Di Pietro e soci dovranno inseguirli ancora per un po’, come sempre accade con chi urla di più. Non mi pare che il PD stia continuando a perdere tutti ‘sti voti nelle ultime settimane, come ho letto anche su Giornalettismo, visto che è sopra il risultato delle europee di almeno un paio di punti e che considero il 25/30% la collocazione naturale del partito, per i motivi esposti qui http://luigiruffolo.it/2009/06/elezioni-europee-partito-democratico/. I punti che mancano al 40/45% dovranno metterceli gli alleati, come è sempre stato, con buona pace di Uòlter.
Riguardo a Bersani pupazzo di D’Alema penso sia una semplificazione un po’ demagogica e cito adlimina di friendfeed:
Poi ovviamente penso che Bersani abbia i suoi limiti (politichese orribile e soporifero, carisma da sottiletta Kraft, vaghezza su diversi temi, prese di posizione nei confronti di piazzate tipo certe della Lega che non arrivano, sottomissione al Vaticano, ecc.), ma purtroppo continuo a non capire perché sarei obbligato a criticare in continuazione tutto quello che fa (anche quando dice cose di elementare buonsenso come “aspettiamo di vedere che propone la maggioranza sulle riforme e poi valuteremo, discutendone in Parlamento, fermo restando che le priorità del Paese sarebbero altre”), come vorrebbero i tanti sbroccotronici che pullulano per il web, e a esaltarmi invece per le quotidiane str… amberie emesse da simpatici quadrupedi come questo http://www.giornalettismo.com/archives/46387/barbato-idv-l%E2%80%99urlatore-montecitorio/ 🙂
8 Gennaio 2010 il 19:11
sì, se vogliamo essere ottimisti.
ma il pdl parla apertamente, e a tutti i livelli, di un’ingiusta persecuzione politica e non lo nascondono sin da adesso: sono riforme che non si faranno a meno che non passi qualcosina per salvare silvio. e non vuoi che, per responsabilità verso il paese o, come dici tu, per non essere accusati di non fare…
per carità, se fosse come scrivi nell’ultima eventualità, tanto di cappello. ma io ho già comprato le bende per fasciarmi la testa.
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8 Gennaio 2010 il 19:13
E se non fosse un no a prescindere, quello del PD?
Quand’è che un no smette di essere a prescindere? Dopo quante porcate proposte devo dire sì?
IdV non propone? Ma se è il partito che fa più proposte e che è più presente in parlamento…
8 Gennaio 2010 il 19:15
Non penso che PierBersy sia un pupazzo nelle mani di Baffino, ma che appartenga alla sua corrente – politichese orribile e soporifero, carisma da sottiletta Kraft, vaghezza su diversi temi, prese di posizione nei confronti di piazzate tipo certe della Lega che non arrivano – è una cosa diversa. Nessuno dice che si debba criticare qualunque cosa faccia, ma i dubbi che hai sollevato sono rilevanti.
Quanto all’ordine nel PD (posso affermarlo per esperienza), un conto è tenere sotto controllo le tendenze autodemolitrici del pluralismo dissociativo, un conto è tentare di soffocare qualunque dibattito o semplici osservazioni costruttive, sacrificando il tutto sull’altare della stabilità – salvo le Binetti di turno.
Quanto all’alleanza con l’UDC il PD è già stato silurato nelle elezioni regionali del Lazio – visto che appoggiano la Polverini – e per quanto si possa argomentare che lei sia una candidata “pragmatica” ciò sta a denotare, a parer mio, una precisa posizione dell’UDC a livello nazionale, quindi abbiamo due opzioni:
1)la scelta del PD di sacrificare le alleanze a sinistra puntando come sempre verso i “rappresentanti della cristianità” è fallimentare;
2)i dirigenti del PD non sono convinti/convincenti nell’attirare partiti.
Se la scelta del PD è davvero ricercare il consenso degli elettori/eletti cristiani (che siano UDC o altri partiti) allora dovrà abbandonare il progetto di “laicismo nello Stato” (sempre che ve ne fosse l’intenzione) e dovrà perdere “l’identità” diessina della propria componente. Ha tentato di silurare Nichi Vendola in Puglia e ora si trova in una condizione di stallo, non so quanto i sondaggi sul recupero del PD siano attendibili, ma temo che le prossime elezioni regionali saranno una batosta senza precedenti. Salvo la sublimazione di :mastella: :mastella: non si sa mai :vojo: :vojo:
Quanto a Prodi, io credo che le sue capacità andassero ben oltre “le grandi alleanze”, è un uomo che pensava a governare, pragmatico, saldo, che fosse gradevole o meno agli elettori/spettatori.
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8 Gennaio 2010 il 19:40
Mattia/ed, se non fosse un no a prescindere lo vedremo. Quando proporranno IN PARLAMENTO di cambiare l’art. 3 della Costituzione secondo il ciclo mestruale di Brunetta con la benedizione del PD, stracciamoci pure le vesti. Farlo preventivamente è demenziale e infantile, nonostante sia giusto ovviamente essere scettici.
Mattia: Anche il PD, seppur un po’ meno presente (ma sono anche un tantinello più numerosi), sostiene la stessa cosa riguardo alle stupende e numerosissime proposte presentate in Parlamento, ecc. Ho il sospetto che si tratti almeno in parte di propaganda :o. Visto anche che, come scritto in un altro post, secondo NoisefromAmerika il piano economico dell’Idv fa acqua da tutte le parti (insomma, quando si va sul concreto si vede che ci sono lacune o che le proposte sono demagogiche). Inoltre, se sei così propositivo, non si spiega perché il tuo partito parli solo di giustizia e di Berlusconi. “Colpa dei giornalisti e della stampa di regime”, secondo Di Pietro. Ennò, troppo facile: se dai del vile a Napolitano (cosa che se la facesse Berlusconi sarebbe condannata anche da voi in quanto “attacco alle istituzioni”) un giorno sì e l’altro pure, se crei polemiche inutili in continuazione come tutte quelle di Barbato o la recente di San De Magistris, semplicemente cerchi di metterti in mostra a buon mercato (non sei un fanciullino e sai già che i giornalisti intitoleranno “Di Pietro/Barbato/De Magistris attacca Napolitano/Berlusconi”) e di coprire la carenza di idee e proposte forti. Il PD, con o senza L, dovreste contrastarli sulle questioni vere, non sempre urlando che il Berlusca è il Male (chi doveva capirlo lo ha capito, gli altri si annoiano e guardano al portafogli) o co’ ‘ste cazzate… :asd:
Perché alla fine un partito, di questi tempi, è fondamentalmente poche cose, chiare; cioè quegli ideali e obiettivi con i quali viene naturalmente associato e identificato dalla maggior parte della popolazione. Non può essere che così. E vieni identificato in un certo modo non a caso o per la malvagità dei media (o almeno non solo), ma per come ti poni e per le scelte che fai.
Ti mobiliti per il referendum sul Lodo Alfano e per altre cinquante iniziative in difesa della legalità, della Costituzione, ecc. e sei meno attivo nel promuovere manifestazioni o campagne in favore dell’ambiente o per aumentare il salario ai lavoratori? Verrai etichettato di conseguenza. Chi vota la Lega di solito vuole più soldi (federalismo fiscale) e immigrati fuori dai coglioni. Se questi risultati non saranno apertamente perseguiti, senza andare troppo per il sottile, e, almeno in parte, raggiunti l’esperienza al Governo apparirà inevitabilmente come un fallimento. (Poi, vabbè, parlo di una situazione ideale, con giornalisti liberi e capaci, ecc.). Gli altri temi verranno per forza trascurati, o messi in secondo piano; o sugli stessi non ci saranno posizioni tanto precise per mancanza di unità e determinazione vere; o si resterà sul vago anche su questioni importanti, indipendentemente dalle robe con le quali si sono scolasticamente riempiti i programmi.
8 Gennaio 2010 il 20:05
Tonks, probabilmente sarà un disastro (ma anche alle Europee il PdL era dato al 151%), anche se le candidature “scadono” a febbraio, e alcuni allarmismi sono eccessivi e prematuri visto che manco tutte quelle del PdL sono a posto.
Condivisibile quello che dici sulla democrazia interna, ma resto convinto che se praticamente in tutti i partiti il dissenso è soffocato nel sangue (e gli stessi sostenitori auspicano che vengano presi provvedimenti truculenti verso chi, una volta ogni morte di papa, non si allinea e decide di votare di testa sua, come del resto la Costituzione consente), un motivo ci sarà…
Alleanza con l’UdC: è ovvio che Casini se la tiri in quanto si trova in una posizione privilegiata, e qui non credo che Bersy abbia colpe. Per le regionali la darà via (l’alleanza, eh, cit.) un po’ qui un po’ là. Per quanto riguarda le elezioni politiche ha fatto capire che è intenzionato a creare il CLN antiberlusca, e tanto basta (penso che manterrà la parola visto che a sinistra avrebbe più peso contrattuale, e se è uscito dal centrodestra perché non avrebbe contato una fava e avrebbe dovuto continuare a fare lo zerbino di Zilvio…).
Sacrificare alleanze a sinistra: Rifondazione si autosacrifica, mi pare. Sinistra e libertà non ci si capisce niente, ma non mi pare che sia stata sacrificata. I micropartiti comunisti dello 0,01% contano qualcosa? Per me rimane un problema di calcolatrice: i voti non sono entità endoplasmatiche, l’UdC è fondamentale per (sperare di) vincere (l’estrema sinistra molto meno), i democristiani puoi cacciarli dalla porta quanto ti pare, ma un po’ dovrai farli rientrare dalla finestra se non vuoi stare all’opposizione a vita.
Prodi avrà avuto anche ben altre capacità, ma i numeri sono numeri, secondo me non c’è molto da filosofeggiarci sopra, e sperare che il PD da solo o alleato con l’estrema sinistra, facendo una stupenda e rigorosa politica manettara di sinistra (?) tale da entusiasmare tutti i blogger, vinca le elezioni prima della fine dell’universo è pia utopia…
Laicismo dello Stato: siamo sempre lì, è sbagliata la fusione fredda in partenza.
8 Gennaio 2010 il 22:00
Elezioni regionali: i nominativi mi preoccupano sicuramente meno della “linea politica” e delle alleanze.
Alleanza UDC: Siamo d’accordo sul fatto che sia necessario ricercare alleanze per non fare l’opposizione a vita, però resta sempre un grosso problema alla base: la linea politica. Il fatto è che non si può sperare di sconfiggere il Pdl e risolvere i problemi, chiaramente, è necessario governare, in modo efficiente e comprendere dapprima quale linea politica imprimere. Altrimenti è l’altra faccia della medaglia antiberlusconiana sbroccotronica: guadagnare voti alla Di Pietro. E’ necessario trovare compromessi, ma dopo aver assunto una linea chiara, altrimenti ci si pone semplicemente sul mercato vendendosi al miglior offerente.
Alleanza a sinistra: in effetti hai ragione, vedo ben poche speranze…
.-= Tonks´s last blog ..Dei saldi, offerta, domanda e altri demoni =-.
9 Gennaio 2010 il 23:13
Fottunca. Io alle prossime elezioni voto IdV. Il PD m’ha rotto le palle con questa fatiscenza del pensiero. Intanto, quando parla Di Pietro, il 90% delle volte io sono d’accordo con quello che dice.
.-= la meringa´s last blog ..Qualcuno abbia pietà del pianeta Italia =-.
10 Gennaio 2010 il 1:18
Beh, sì, considerando che il 90% delle volte quello che dice è “Silvio iz the Evil”, direi che non è difficile essere d’accordo con il 90% dei concetti che esprime 🙂 .
10 Gennaio 2010 il 15:58
Vedi che anche io e te abbiamo punti in comune!
.-= la meringa´s last blog ..Qualcuno abbia pietà del pianeta Italia =-.
10 Gennaio 2010 il 17:54
Per esempio le tette…
11 Gennaio 2010 il 19:40
Sapete che vi dico? Personalmente delle Riforme della Costituzione non me ne importa un fico secco. Penso che qualsiasi cambiamento delle regole del gioco sia lecito, se tutti i contendenti si trovano d’accordo. In caso contrario, le riforme a maggioranza o muoiono prima di essere approvate, o sono cancellate nel giro di qualche legislatura.
Sono altre le Riforme che considero importanti (fiscalità, università e ricerca, legislazione sul lavoro, ecc…). Ed in questi casi ancora non ho ben capito cosa propongono sia il PdL che il PD meno elle, quindi sospendo il giudizio.
Una cosa sulle alleanze, però, mi sento di dirla: a me il PD meno elle ha rotto le scatole. Fa sempre i soliti giochini da accatto elettorale.
In Puglia hanno deciso che con Vendola perderanno e con l’UdC vinceranno. Ora, uno sul Nichi la può pensare come vuole, ma a memoria non mi ricordo un caso in cui ad un governatore al primo mandato, sia impedito di ricandidarsi e far giudicare l’operato del proprio governo agli elettori. Inoltre, non è che è la prima volta che quelli del PD meno elle fanno male i loro calcoli (scorsa elezione regionale docet).
Al PD meno elle interessa solo vincere, poi si vedrà. A me, questo modo di far politica tirando a campare, fa ridere e anche un po’ schifo. A me piacerebbe sapere cosa il PD meno elle intende fare in determinati ambiti, non che mi protegga dal Babau Berlusconi. Sarebbe bene decidere sulle proprie proposte, a monte di qualsiasi allenza. Poi, se per fare quello che si vuol fare, bisogna accoppiarsi con Tizio piuttosto che Caio, non ho preclusioni.
Non si illudano, di questo passo, continueranno a perdere, a perdere e ancora a perdere (in tutta Italia, così come in Puglia).
11 Gennaio 2010 il 20:02
Penso che sia l’atteggiamento più diffuso. Purtroppo vuol dire, per esempio, che ci dovremmo tenere il Porcellum (stabilità dei governi random o solo in presenza di distacchi abissali, e mancanza di preferenze), le lagne sulle spese della politica (perché se i parlamentari restano mille…) e che i governi, di destra e di sinistra, continueranno con l’uso massiccio della tanto amata decretazione d’urgenza (perché che il bicameralismo perfetto italiano sia una palla al piede per un Paese moderno lo dicono i testi di Diritto Costituzionale da decenni, prima di Zilvio).
Per quanto riguarda Vendola-Emiliano, benché in genere sia di buonsenso ricandidare il governatore uscente che ha fatto bene, trovo che ci sia casino perché mancano delle regole di coalizioni serie (forse mancano appunto perché non esiste ancora una coalizione omogenea e ben delineata?) che prevedano l’uso delle primarie in tutti i casi, oppure in nessuno (celebrarle umoralmente, quando nascono casini o quando si è sicuri che vinca un certo candidato è poco serio). Mi pare che il pasticcio nasca dalla necessità di rincorrere l’UdC, che fa la bottana. Purtroppo il PD non può mollare completamente l’UdC a livello regionale, regalandolo agli avversari, perché il distacco in troppe situazioni diventerebbe incolmabile (e costituirebbe un preludio a una mancata alleanza a livello nazionale -> vince Zilvio).
11 Gennaio 2010 il 21:18
@Luis.
Non è proprio vero che delle Riforme Costituzionali non m’interessa. Era un’affermazione più paradossale, che reale.
Quello che voglio dire è che mi sembra, come spesso in questi ultimi tempi, che ci si stia arrovellando su tematiche complesse, facendo il solito casino.
Personalmente, da un partito di Sinistra(?!!), mi aspetto delle proposte che incidano positivamente sullo stato sociale e che, possibilmente, estendano (ovvio, c’è sempre il problema dei fondi disponibili) la sfera dei diritti e delle possibilità dei cittadini (scuola, lavoro, servizi), magari con modalità innovative ed intelligenti (cioè che non richiedano un intervento diretto delle Amministrazioni).
E’ in virtù di queste proposte che tale eventuale partito è in grado di vincere le elezioni, non grazie ad astruse alchimie politiche.
Poi, è chiaro che se hai un 30% di voti, per vincere, devi allearti con altri, ma un conto è farlo alla cazzo di cane (cioè come adesso), un altro è farlo con un minimo di cognizione di causa.
A me, nonostante le mie convinzioni, non basta che vinca un qualsiasi centrosinistra, perchè sennò torna Abberlusconi. Deve essere un centrosinistra che faccia determinate cose, altrimenti è solo una buffonata.
Spero di essere stato chiaro, stavolta.
Cordialità
11 Gennaio 2010 il 23:26
“January 10, 2010 at 5:54 pm
Luis
Per esempio le tette…”
Te piacerebbe!!!
.-= la meringa´s last blog ..NotiziONE =-.