La pubblicazione del mattonazzo da quattrocento pagine in questione spacca l’umanità precisamente in due fazioni pronte a dare la vita, sanguinando in giro per il web litri e litri di commenti. Esasperando una divisione che poi, su tante questioni concrete, è molto meno netta di quanto sia necessario far sembrare per motivi, diciamo, bipolaristici ed elettoralistici (o anche solo giornalistici).
Chi crede ciecamente in Pedosilvio e nei suoi superpoteri in grado di disintegrare ecologicamente la spazzatura e di salvare l’Itaglia dalla retrocessione è convinto che la magistratura — anziché dedicarsi a punire pericolosi criminaloni, tutti rigorosamente negri o extracomunitari — passi il tempo infilzando pupazzotti voodoo con le sue non alte fattezze. E, di conseguenza, che se anche Lodo Alfano e leggi aumma aumma non son proprio belle cose, questo modo di agire un po’ spregiudicato sia moralmente giustificato dall’accanimento malvagio dei suoi antidemocratici avversari (troppo intenti a digerire la prole degli operai per poterli difendere, incombenza ormai ufficiosamente e senza discussioni tramandata alla Lega).
È evidente, al contrario di quello che certi commentatori de Il Rotolo sembrano pensare, che i magistrati possano avere delle idee politiche. Sarebbe preoccupante il contrario, in quanto solo i bambini, gli sciocchi e i sempliciotti ne sono sprovvisti (o, più che altro, lo credono). Non sono convinto dell’apparentemente inderogabile necessità di sbandierarle ai quattro venti (quindi con le varie correnti e tutto il resto), in quanto ciò è anche un po’ enfatizzarle. Ok, so che sei un essere pensante, è inevitabile, però non è che mi senta più tutelato se mi fai sapere che sei piercasinista o afroveltroniano o martire della resistenza agli adoratori del dio Spongebob. Mi sembra al contrario una sottolineatura evitabile. Se il politico ha il dovere di apparire onesto, il magistrato, per par condicio, dovrebbe coltivare quello non soltanto di essere imparziale, neutrale, quasi asettico, ma anche di sembrarlo più di quanto non accada ora.
Detto ciò, il nostro sistema è parecchio buonista e garantista verso l’imputato (probabilmente pure troppo, se si pensa alle praterie concesse dall’indulto o alla rapidità supersonica con la quale certi reati vanno in prostituzione). Marcire dentro perché le toghe malefiche, pur senza elementi, si accaniscono contro di te per ben tre gradi di giudizio sulla base di una presunta avversione politica è abbastanza complicato. Anche venire screditati mediaticamente grazie a un avviso di garanzia o a una condanna in primo grado non è più semplicissimo. Specie quando il quinto dei telegiornali, in una sua edizione, casualmente si dimentica di inserire notizie di questa portata nei titoli. O quando diffusi rotoloni imperiali la mettono giù come “Toghe rosse all’attacco“.
Il succo della questione: è giusto che la confessione di Mills antisilvica sia considerata più credibile delle sue successive e fantascientifiche ritrattazioni? Ma soprattutto, credere che il Papi sia un bravo e perseguitato padre di famigghia dalle cattive frequentazioni non mette ormai un po’ troppo a dura prova il buonsenso perché gli si continuino ad affidare con disinvoltura le chiavi e il fondoschiena del Paese? Non sa di Previti, non sa di Dell’Utri, non sa di Mangano, non sa dei fini eversivi di Gelli & C., ‘sto avvocatone inglese che addirittura confida per iscritto l’inguacchio al suo commercialista, ignorando che costui altri non fosse che la solita malvagia spia sovietica pronta a denunziarlo, e per giunta confermando tutto una volta interrogato… Suvvia, è più facile che i belpietri volino o che una mazzetta da seicentomila dollari passi per la cruna di un ago…
19 Maggio 2009 il 20:18
Boomerang per la sinistra che non ha ancora capito un cazzo di come funzionano le cose in regime di dittatura mediatica.
Prepuzios last blog post..Il colpo di genio a cui nessuno aveva mai computato prima.
19 Maggio 2009 il 21:37
Non solo Papi, cade dal pero: anche noi ci scandalizziamo soavemente. Quel tanto per non cambiare nulla di un sistema che ci fa tanto comodo.
Saamayas last blog post..E’ nato nu cretauro, niro niro comm’a te…
19 Maggio 2009 il 22:52
Il tuo ragionamento, impeccabile peraltro, dimostra che non sapere una mazza (o della mazza) paga.
Non vale più la pena darsi al porno.
La Meringas last blog post..Di alta tecnologia e sue conseguenze
19 Maggio 2009 il 23:56
Prepuzio, “nemmeno se lo arrestano in flagranza di reato mentre sta rapinando una gioielleria si sposta il consenso. Pagnoncelli è stato chiaro.” (cit. Makia)
Saamaya, scendiamo in piazza con i forconi!
LaMeringa, Valeria paga sempre, eccome…
20 Maggio 2009 il 10:55
Quella della gioielleria è da incorniciare. Anche perchè è vera col botto. Diciamocelo (o digiamogelo): a chi lo vota, di fondo, non glie ne frega un benemerito calippo gusto minchia delle pendenze giudiziarie di Silvietto! :nonono:
belphagors last blog post..Alla donna che non ho ancora incontrato (?)
20 Maggio 2009 il 11:46
NON SA DI CONSORTE(UNIPOL), NON SA DI BASSOLINO, NON SA DI DALEMA, NON SA DEL TESORETTO DELLE COOP, NON SA DI UNIPOL, NON SA DI COMPAGNO G, NON SA DELLE CENTINAIA DI SCANDALI ROSSI……ECC. ECC..
nON GUARDARE IL MOSCERINO NELL’OCCHIO DEL TUO VICINO, MA GUARDA LA TRAVE CHE è NEL TUO :asd: :asd:
20 Maggio 2009 il 11:53
asdrubale….il fatto che i rossi abbiano o meno commesso dei reati non dovrebbe esonerare nessuno di questi dal finire in galera…o quantomeno essere processati.
O forse ritieni giusto delinquere in quanto è già stato fatto da altri…o perchè tanto lo fanno tutti???Se è così non ti lamentare poi se ti stuprano pure il gatto!!!
20 Maggio 2009 il 12:15
una corruzione corrisponde a un dare per avere…Peccato per due dettagli: Il primo è che la «reticenza» di Mills contribuì alla condanna in primo grado di Silvio Berlusconi nel processo All Iberian, successivamente assolto ma non grazie a Mills; il secondo è che non c’è nessuna prova che quei 600mila dollari vengano da ambienti Fininvest, avendo semmai cercato di dimostrare, Mills e i legali, che quei soldi vengano da tutt’altra direzione: ipotesi che l’accusa, in un mare di cifre e scatole cinesi, ritiene «matematicamente smentita» a margine di un processo dove parole del genere suonano veramente un po’ forti. dunque sotto il profilo logico e probatorio manca il dare, perché Mills fu teste d’accusa contro Berlusconi che fu condannato, e manca l’avere perché i giudici possono sbracciarsi sinché vogliono, ma la prova che quel denaro venga da Berlusconi proprio non c’è (anche se guarda caso mai lo scrivono esplicitamente).
20 Maggio 2009 il 13:14
come diceva Piero Ricca: FATTI PROCESSARE BUFFONE!! :rulezza:
Drugos last blog post..Questo campionato non s’ha da vincere…
20 Maggio 2009 il 18:08
Asdrubale, il soggetto chi sarebbe? Franceschini? Non lo considero certo un grande leader politico, e forse nemmeno un politico, e qui ne ho scritto, ma non ha una concentrazione di potere, un conflitto d’interessi e trascorsi giudiziari da quali sia uscito anche grazie a leggi aumma aumma che possano farlo mettere sullo stesso piano.
ragionate, quale sarebbe il gossip? 1) All Iberian 1 si concluse con la prescrizione, cosa diversa dall’assoluzione (condanna a due anni e passa in primo grado); All Iberian 2 vide il proscioglimento “perché il fatto non costituisce più reato”. E non lo costituisce esclusivamente per via della riforma del diritto societario fatta Governo Berlusconi. 2) L’altra versione di Mills secondo la quale avrebbe ricevuto i soldi da Attanasio non regge: se leggi la sentenza, le consulenze hanno ricostruito i giri complessissimi di soldi spiegando perché è da escludere che i 2,5 milioni dai quali sono stati estratti i 600mila dollari provenissero dall’armatore campano http://static.repubblica.it/milano/mills/considerazioni/01.pdf . Quindi è ritenuta attendibile la versione della confessione, che a quel punto diventa prova schiacciante, e non è che ci sia sempre una roba così in un processo, si viene condannati anche con molto meno: se ti aspetti che ci sia traccia di un singolo versamento che parte da chiaramente da un conto corrente di Arcore e finisce a Mills, scusa ma sei un po’ ingenuo… 🙂 I soldi provenienti da Bernasconi sono stati sapientemente mescolati ad altri flussi di quattrini, secondo le parole dello stesso Mills: “Quanto al percorso del denaro, esso affluì su Torrey Global tramite una società BVI che si chiamava Struie, società gestita per me da fiduciari sul cui conto erano affluiti denari di alcuni clienti, nel corso del tempo”. La tesi difensiva di Mills è stata smontata dalla sentenza, come si sarebbe difeso Silvio non si può sapere visto che si è fatto una legge apposta… Siamo sempre al buonsenso: al terzo grado di un processo non ci arriverà mai (anche per questo nel 2010 scatterà la prescrizione) ma una serie di elementi portano a pensare che, malvagità della magistratura o meno, non sia una persona vagamente e specchiatamente onesta al punto da affidargli un Paese. Chi è di centrodestra, invece di metterla giù calcisticamente, dovrebbe insomma sentire la necessità di dirgli di levarsi dalle balle…
20 Maggio 2009 il 18:38
Il problema è che a chi l’ha votato continua a non fregargliene nulla, anzi gli va benissimo così… Noi che non facciamo parte della categoria possiamo anche continuare a farci il sangue amaro, ma gli elettori di Berlusconi a ‘ste cose non fanno caso, o perché pensano che ‘tanto rubano tutti’ e allora: vediamo questo cosa sa fare (e qui piomba in mezzo tutto il discorso dei media e dell’informazione), o perché pensano che tutto sommato nella stessa situazione si sarebbero comportati come lui…