[Interni] Accantonata la sedicente maestra, noi bambini usavamo radunarci proprio sotto l’immenso tavolo del salone principale. Ci scambiavamo doni ignoti, avvolti nella carta costosa rumorosa.
Il tavolo era il nostro tetto e il nostro grande, principale amico.
Disegnavamo figure strambe, strabiche, sotto di esso, personaggi irriconoscibili, generalmente sferici, fino a pasticciare intere cerimonie nuziali, simili a scene di caccia rupestri con feriti. Per progettare le figure più ingombranti, dai contorni di solito abbastanza marcati, era però necessario aprire completamente il tavolo.
Le bambine erano tante, e ululavano selvagge. Avevano il naso perlopiù schiacciato e i capelli a caschetto spesso spettinati in maniera quasi incomprensibile, comunque unti di saliva abbacinante. Una volta aperta la porta, riversavano senza indugio la loro pazzia nell’abitazione. Le unghie lunghe e forti perforavano la pelle quando ci accapigliavamo. Imperscrutabile la corazza, verde e duratura. Non ero ancora in grado di distinguere tra le mie sorelline e le altre ragazzine, quelle ospiti, forse leggermente più irrequiete e distruttive.
Spesso dormivamo tutti insieme, in modo a dir poco promiscuo, sopra e sotto il tavolo, indifferentemente. Urlando, di fatto, mangiavamo. Impiastricciavamo le mattonelle con peti canori. Ricordo i volti stupefatti dei visitatori quando, ribaltando il tavolo, venivano a conoscenza del nostro segreto. Le mattonelle strumento di dolore. Tirate giù alla svelta, gli venivano scagliate in faccia.
Dormivamo di giorno, esultavamo di notte, e il tavolo ci educava, ci accudiva. Ci esaudiva, inesauribile. Raccontava le fiabe estinte di una volta, quelle nelle quali i carabinieri non erano certo limitati a un ruolo di secondo piano, ma grazie ai superpoteri avevano accesso a una realtà ben più ampia e imprevedibile della nostra.
E poi i balzi vertiginosi sfiorando il lampadario, scardinando il soffitto per svelare a tutti un nuovo cielo consigliato.
20 Ottobre 2006 il 6:37
Fa proprio venir voglia di tornarci sotto a quel tavolo…buona giornata…
20 Ottobre 2006 il 15:28
e perché no, cambiamo prospettiva.
21 Ottobre 2006 il 21:56
Wow.
[è l’unica cosa che riesco a scrivere di fronte ad un post del genere]
21 Ottobre 2006 il 23:18
ehi.e tu da dove spunti?!
molto interessante qui.
esperienze uguali,simili.uomini tutti simili, in fondo.
crinolina
21 Ottobre 2006 il 23:25
avevo provato a postare un commento scegliendo l’identità “altro”, ma non s’è pubblicato.Indi.E ripeto, Indi, lo riscrivo:
“e tu da dove salti fuori?uhm.stesse sensazioni, stesse esperienze.già,stessi uomini in fondo.
si potrebbe discutere, di qualche film della tua lista(che io adoro, non la lista chiaro! ma i film)o magari dei link minchioni.
a presto
“crinolina”(www.crinolina.splinder.com)
22 Ottobre 2006 il 6:59
Intanto buona domenica!
Grazie della visita.
Con calma verrò a trovarti per leggere i tuoi post, avendone scorto molti interessanti.
Melchisedec
22 Ottobre 2006 il 16:59
Ehi! Ma lo sai che scrivi davvero bene? E’ stata una gran scoperta, questo blog.
E il post m’ha messo nostalgia della spensieratezza infantile!
23 Ottobre 2006 il 11:44
un saluto!
struzzonero
23 Ottobre 2006 il 12:09
Gran post.
Finale da applausi.
23 Ottobre 2006 il 12:34
Grazie per la recensione.
Mi sono gasata quasi quanto il commento del mio fan, che incitava con ardore il prossimo intervento.
Ma lasciamo stare.
E lasciamo stare anche il mio passato scolastico…brrr…
23 Ottobre 2006 il 13:23
Ciao, ho letto il tuo commento sul mio blog e ti rispondo qui, per tua comodità di lettura.
Sono passata a Blogger Beta da più di una settimana e non ho incontrato grossi problemi. La pubblicazione dei post è nettamente più veloce ed indolore e l’introduzione delle categorie è sicuramente una implementazione notevole. Se hai un layout predefinito di Blogger, il passaggio al Beta potrebbe essere del tutto indolore. Altrimenti, come nel mio caso, puoi decidere di tenere il tuo layout “classico” e continuare a modificarlo nel modo solito. Il passaggio da vecchio layout fatto da te al nuovo non è purtroppo cosa facile: bisogna pulire l’html rendendolo conforme agli standard xhtml e spostare tutta la grafica sul css, lasciando la sola divisione in div nel body.
Come avevo già scritto in un mio post precedente, uno svantaggio potrebbe essere l’interfaccia solo in lingua inglese (ma se lo sai allora non avrai problemi) e la non ottimizzazione dell’amministrazione per Safari (browser per Mac).
Altra piccola cosa: per lasciare commenti in un altro blog di Blogger, non passato al Beta, dovrai identificarti come “Altro”: purtroppo non hanno ancora unito i database degli utenti.
Se vuoi ulteriori informazioni sai dove sto di casa! ^__^ V
23 Ottobre 2006 il 13:34
un racconto maiuscolo
e pieno di cose
pieno soprattutto di pensieri che devo aver fatto un tempo
ma che ho fatto finta di dimenticare.
siamo sempre più addomesticati
23 Ottobre 2006 il 15:18
le cose migliori sotto ai tavoli…
24 Ottobre 2006 il 9:51
Jungla
Ciò che mi balza in testa
25 Ottobre 2006 il 11:50
sì sì, viene voglia di mangiare tutto! era buono il panino notturno?
25 Ottobre 2006 il 12:29
potrei parlarvi per ore, di come si sta sotto il tavolo.
25 Ottobre 2006 il 17:33
Grazie a tutti.
@perlina: senza Galbanone (finito), niente panone, ahimè! 🙁
@cd2000: ho risposto da te, comunque mi terrorizavano le accentate, ora solo il fatto di dover pigliare uno dei template predefiniti (o sbattermi).
@monica lev.: so per certo che almeno un paio di minorenni e una suora leggono questo blog, quindi niente racconti sulla stanza orale qui, mi dispiace. 🙁
25 Ottobre 2006 il 19:48
…. sotto i tavoli si facevano cose che da un po’ non si fan più….com’è sta roba solino???? ah dimenticavo , nessuno parla del disegno , io lo trovo davvero carino , tanto è kitsch…
dall’Emilia paranoica , saluti e baci
Linda
26 Ottobre 2006 il 7:29
Perdonami davvero, forse è il malditesta che mi sta attanagliando oggi, però sinceramente non riesco a trovare il senso di “Forse se non le avessi ascoltate così tanto considererei meno perfette” 🙁
Comunque, ti dirò, anch’io in realtà sono molto diffidente nei confronti del remix, ed è raro che un rimaneggiamento dell’originale possa piacermi davvero, a meno che non sia quasi identico all’originale.
Però, non saprei dirti perché, ma questo triplo album ha acquistato un senso all’improvviso.
26 Ottobre 2006 il 7:47
Complimenit per il tuo blog… molto bello
Grazie per le notizie che mi hai lasciato! 😀
http://titoorangedog.blog.kataweb.it
26 Ottobre 2006 il 8:09
@Linda, beh, è pur sempre di Klee, mica Oronzo Scrotalo (o chi per lui)! 🙂 Personalmente amo molto il suo stile e secondo me la mano (ma pure il piede forse…) si avverte anche in uno “scarabocchio” alla portata di mio nipote.
@thelegs, hai ragione, mi sono magnato un pezzo di frase, si vede che avevo fame!
26 Ottobre 2006 il 8:44
ma com’è che non riesco a vedere il tavolo? bò?
struzzo
buon giovedì e venerdì!
26 Ottobre 2006 il 9:16
E anche su questo mi trovi indubbiamente d’accordo! 🙂
Però devo ammettere che anche in questo caso c’è un’eccezione. Ho adorato, ri-adorato e stra-adorato “Useless” in Ultra, ma mi sono quasi commosso nel risentire la versione dai suoni caldi e dall’atteggiamento freddo della c.d. “Kruder+Dorfmeister Session”.
Ovviamente è un velato invito ad ascoltarle entrambe, chissà che non te ne innamoreresti anche tu! 🙂
26 Ottobre 2006 il 9:55
Spesso lo cerco ancora quel tavolo, vorrei proprio averlo per tetto ma gli anni passano inesorabili e questo è il mondo che ho trovato!
ALE