Da piccolo, la società mi ha inculcato con insistenza soprattutto tre doveri fondamentali: non accettare caramelle dagli sconosciuti, ama Gesù e tifa sempre per le squadre italiane nelle coppe europee, mi raccomando, sennò vai all’Inferno.
Figure autorevoli e baffutissime come Marino Bartoletti, o forse era Adalberto Bortolotti, dalle colonne del Guerin Sportivo [1] tuonavano su chi osava opporre obiezioni del tutto ragionevoli. Tipo, ma io il lunedì/giovedì mattina sono circondato da frotte di juventini, milanisti, interisti, laziali, romanisti, chievesi dall’alito minaccioso, loro mi ischerzano, e io li risfotto a mia volta, com’è naturale che sia. Il bidello del Fulham, il benzinaio del Bayer Leverkusen o il macellaio che tiene per lo Shaktar Donez sono figure lontanissime ed estranee al mio piccolo mondo dorato dalle prospettive magari anche un po’ limitate ma saranno pure cazzi miei.
Sfottere. Tzè. Figuriamoci. Un atteggiamento inconcepibibile, inurbano, irrispettoso. Del tutto inaccettabile in una società come si deve, fondata su valori di polistirolo vero, come il perbenismo, l’apparenza, l’immagine pubblica.
E così mi sono ritrovato a gioire involontariamente, come un bonobo in calore davanti al mio televisorino Grundig a quattordici pollici (un vero gioiellino, all’epoca) per le avventure di giocatori sgrammaticati fin dal nick, e che di italiano (tra l’altro) avevano ben poco, come Aaltonen, Turkylmaz o Skuhravý. A incazzarmi con i riflettori comunisti che si spengevano sul più bello, col preciso scopo di estromettere truffaldinamente il Superbilan di allora dall’Europa che conta. A sognare nuovi e refrigeranti intertoti riparatori, rimpiangendo con amarezza perfino il crudele assassinio della Coppa delle coppe e l’inopinato cambio di sesso della Coppa UEFA, che tante soddisfazioni ha saputo elargire ai nostri virili e un po’ dopati rappresentanti, in gioventù.
[1] Delle vignette del Guerino, “a me facevano impazzire le linee cinetiche disegnate attorno alla testa dei difensori per enfatizzare il loro smarrimento di fronte al dribbling o alla giocata dell’attaccante che andava in gol” (cit.).
19 Marzo 2010 il 11:51
la storia che in europa si tifano le squadre italiane è incomprensibile per uno che gufa il milan come religione.
ps
il titolo è da collasso :asd:
.-= essere disgustoso*´s last blog ..io, kate e suor dorotea (intro) =-.
19 Marzo 2010 il 12:09
Lavorando per una Grande Multinazionale Bastarda tifare per le italiche (anche quando non lo vorresti proprio) in Coppa è un dovere patriottico… tipo stamattina mi trovo a dover lanciare le stampelle come Enrico Toti contro le varie mail che mi chiedono come ha fatto ieri sera la Juve a sbriciolarsi in quella maniera.
Le azioni fumettate del Guerin erano un motivo di meditazione durante la mia infanzia/adolescenza…
Cordialità
Attila
.-= Attila´s last blog ..Fascistoidismo =-.
19 Marzo 2010 il 12:10
In verità, ho sempre tifato per le squadre italiane in coppa senza farmi troppe menate. Cercando di analizzare il mio comportamento nella maniera più oggettiva, penso sia dovuto a due motivi:
1) Di solito le partite di coppa sono più divertenti di quelle del campionato italiano. Insomma mi garbano di più. Più italiane in coppa = più partite di coppa europea trasmesse;
2) Mi emoziona veder la squadra per cui simpatizzo lottare per primeggiare fuori dai confini. Se molte italiane vincono in coppa ci sono più posti in campionato per qualificarsi in Champions o Europa League.
PS: L’unica squadra che mi è sempre stata sulle palle è il Milan, ma non ho affatto goduto quando ha preso il quarto gol a Manchester.
19 Marzo 2010 il 20:44
quoto la 1) di federico.
un tempo si tifava per chiunque in europa, solo per poter aver qualche partita infrasettimanale da vedere in tv, quando ero piccolo le partite erano rarissime, ricordo che a parte i filmati di 90esimo minuto, su rete4 la domenica mattina facevano vedere qualche partita del Cosmos (?), se eri fortunato (nel senso che i genitori ti facessero stare fino a quell’ora) qualche differita trasmessa a mezzanotte di coppa italia tra Juventus e Sanbenedettese e sempre quando andavo alle elementari, la partita di qualificazione ai mondiali della nazionale si giocava quasi sempre il sabato pomeriggio alle 14.30, ora in cui dovevo avviarmi per il turno pomeridiano e arrivavo a scuola piangendo e incazzatissimo desiderando di arrivare alla prima media per poter avere finalmente il sabato pomeriggio libero.
uscire di casa sistematicamente con la “cartella” dopo il calcio d’inizio di Altobelli e Graziani fu uno shock infantile che mi ha rovinato indelebilmente l’esistenza. :frigna: :rosik: :incaz:
20 Marzo 2010 il 9:04
Bell’articolo, as usual. Di chi è la citazione sulle “linee cinetiche”?
.-= Prepuzio´s last blog ..Anomalia versus anomalia =-.
22 Marzo 2010 il 13:11
ed, brucerai tra le fiamme… :gnam:
Attila, comunque ho la vaga sensazione che alle big italiane l’Europa League interessi meno del Birra Moretti… :sisi:
Federico, quoto la uan (e le finali andata e ritorno della UEFA erano mediamente più godibili della finale secca: mi rimane nel cuor quella in cui il Leverkusen ribaltò nel secondo tempo in Crucconia un 3-0 rimediato in Ispagna :telodicevo: ).
puma, chissà dove si sarà cacciata la Sambenedettese… :asd: Che infanzia triste (io gioivo suinamente quando potevo andare a vedere la Nazionale a casa di qualcuno – da me il calcio non era ben visto – nonostante il pietoso andamento post-Mondiali ’82, tipo 1-1 con Cipro).
Prepuzio, era in un commento a qualche post sul compianto Carmelo Silva, ma non lo trovo più.
22 Marzo 2010 il 21:37
proprio adesso apprendo dal p2dlista tg1 che chimenti dopo la papera si è fratturato anche la mano con un pugno di rabbia dato sul tavolo degli spogliatoi..
il minimo.. per un tiro che anche luis avrebbe parato..
ricordo uno spareggio milan-sampdoria per l’accesso alla uefa trasmesso di pomeriggio (un allenatore in seconda, non so dove fosse il primo, per il milan era capello) il bilan vinse 1-0 :cattivo: pardon per il dovuto ot
22 Marzo 2010 il 22:00
mai, mai, tifare squadre italiane.. mai! manco la nazionale!
ricordiamoci sempre che all’estero sanno un sacco di cose di e sull’italia che noi non sappiamo!
:sbonk:
.-= iggy´s last blog ..in =-.
22 Marzo 2010 il 23:09
anche questo è vero.. ai prossimi mondiali tiferò isola maupiti
23 Marzo 2010 il 9:51
iggy, AltriPaesi ruleZ… :rulezza:
puma:
Ora non mi sottovalutare, sono molto migliorato in questi lustri per via dei duri allenamenti e di anni e anni di partite di calciotto Scapoli vs Ammogliati: quel tiretto l’avrei parato con una sola mano e tenendo la gazza dello sport nell’altra… :sborone:
Questo è quello che succede a puntare scriteriatamente sui ggiovani: gente esperta come Ballotta o Rampulla al posto di Chimenti quel tiro l’avrebbe parato disinvoltamente :sisi: .
23 Marzo 2010 il 11:26
Ieri sera c’era Italo Cucci che sosteneva che per quel tiraccio in porta da metà campo con papera chimentosa annessa Cassano doveva assolutamente vincere un viaggio premio con Safari in Sudafrica :sbonk: e il buon Zibì dapprima lo guarda sbigottito, per poi sfancularlo allegramente in diretta nazionale :rosik:
Rinnovo le cordialità
Attila
.-= Attila´s last blog ..Militari e culi =-.
23 Marzo 2010 il 11:29
Un viaggio premio dal dietologo o dal chirurgo plastico mi sembrerebbe più realistico… :asd:
23 Marzo 2010 il 12:18
e invece voglio spezzare l’ipocrisia della società su questo argomento: da piccolo presi una sbandata per la sampdoria, ero un fan sfegatato di pietro vierchowod, e tifavo le squadre italiane in europa. poi, quando il milan vinceva la coppa dei campioni, per un anno i miei amici mi sfottevano perchè la samp non vinceva nulla: bel ringraziamento.
il mito del tifo per le squadre italiane in europa è solo un complotto dei media controllati dai presidenti di calcio e per darla al meno stronzo il mio metodo è sommare il valore delle proprietà degli azionisti di maggioranza delle due squadre e tifare il più povero: la settimana scorsa, ad esempio, è stata la prima volta che ho tifato l’inter.
.-= essere disgustoso*´s last blog ..Il manipolo delle libertà =-.
23 Marzo 2010 il 12:33
Che fica la Samp dei bei tempi, allenata da uno Spalletti (con tutto il rispetto per Mr. Vujadin “testa di calciatore buona solo per tenere cappello” Boskov) secondo me avrebbe rotto un numero ben maggiore di culi in giro per l’Europa (e l’Italia) :sisi: .
23 Marzo 2010 il 15:46
una delle delusioni più forti della mia adolescenza fu l’eliminazione dalla coppa delle coppe contro l’arsenal: prendere due gol su calcio d’angolo da steve bould non fu affatto bello.
steve bould, uno che avrà fatto si e no quattro gol in carriera. fanculo.
.-= essere disgustoso*´s last blog ..Il manipolo delle libertà =-.
23 Marzo 2010 il 18:12
Babbè, più che Bould sottolinerei un Walterone Zenga in formato mundial :asd: (nel senso italoargentino :cattivo: del termine).
23 Marzo 2010 il 18:14
anch’io prendevo tanti di quegli sfottò.. fino al mitico 1991. sfilammo in tre con una vecchia cinquecento. e che dire che bobbygol mancini divenne talento di dominio pubblico solo con la maglia della lazio? prima cos’era? :gnam:
p.s. luis eri un pò come dida, tutto sommato un bravo portiere ma ogni tanto (tanto) il gol tra le gambe ci scappava, quindi non criticare chimentino 😆
23 Marzo 2010 il 22:37
Gli altri due doriani come/dove diavolo li hai raccattati? 😯 Il paragone con Dida mi lusinga (ha avuto i suoi buonissimi momenti, poi babbè, la tattica “anticipo il tiro buttandomi tre ore prima e confidando nel culo” alla lunga mostra i suoi limiti… :asd: ).
23 Marzo 2010 il 22:49
buhaaaaa!! è vero è proprio la sua tecnica!
cmq io ero doriano, un secondo era simpatizzante aspirante alla mano (chiamiamola così) :bed: di mia sorella e il terzo era mio cugino che aveva seguito con me tuttoilcalciominutoxminuto e quindi per solidarietà e passione per il festeggiamento calcistico si aggiunse ai festeggiamenti per il primo scudetto blucerchiato. lui si faceva chiamare “careca”. 😯
23 Marzo 2010 il 22:55
Ho la vaga sensazione di conoscerlo, questo bomber… Che cosa non si fa per, ehm, “aspirare alle mani”… :asd:
23 Marzo 2010 il 23:29
cmq penso che nessuno abbia pianto su roma-liverpool 1984, non ricordo perchè ma anche io fui contento della disfatta.
forse grobelard aveva stregato anche me.. 😯
o era stata venduta? come faceva a sbagliare bruno conti? :look:
24 Marzo 2010 il 11:57
Stai scherzando, vero? :asd: E poi come non provare empatia per Toninhone Cerezo che stava per morire di crampi dopo aver lottato per tre…