Qui il discorso è in parte simile a quello dell’appena maltrattato Star Soldier. Il “recupero” da parte mia si deve non proprio a un’ossessione insensata legata agli strani modi di operare del cervello umano. Ma più al richiamo della foresta… Continua a leggere →
Pochi oggi possono riuscire anche solo lontanamente a comprendere cosa abbia rappresentato Superstar Soccer nella vita di un adolescente degli anni Ottanta. Partiamo col dire che i giochi di calcio validi per home computer erano molto ma molto ma molto… Continua a leggere →
NorthStar (niente a che vedere con Kenshiro, suppongo) è un altro di quei videogiochi che mi vedeva apertamente schierato contro il mondo. Nonostante la recensione di Zzap! non così negativa (77%, gelo in sala, faccine tese nei commenti) alla fine… Continua a leggere →
Camelot Warriors è uno di quei casi inspiegabili, uno di quei titoli manifestamente troppo legnosi (sì, lo so che uso spesso questo termine, il fatto è che sembra pensato proprio per descrivere questo gioco) e vistosamente troppo limitati che però… Continua a leggere →
La grafica è un pasticcio, deforme e inconsulta anche per l’epoca. Sulle piattaforme possiamo salutare esperimenti genetici incompiuti, i figli disgustosi dei peggiori incubi di Matthew Smith lasciati pascolare impunemente. Divinità del fallo, monocromatico perdipiù, mostri dalle mille braccia mulinate in libertà, con malcelata voracità. E, come da tradizione, qualche sparuto, folle, incontrollato minatore a presidiare i livelli più avanzati, con i suoi minacciosi arnesi. Tutta gente (ma farei
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