Esco di casa dopo mangiato e percorro Via Mazzini.
Mi avvolge un certo odore di piscio, sale nauseabondo dai rifiuti alieni ai lati.
Gli occhi mi squadrano, mi giudicano, rintanati nei bar, barbuti dal barbiere.
Ma io avanzo.
Ho già deciso, scavalco le obiezioni, gli abitanti.
Incrocio mio padre, scuro in volto, sempre internamente incazzatissimo col mondo.
Sicuramente ha già capito tutto.
Con gli occhiali da sole sembra un modello egiziano, io stringo in mano dolorosamente le mie dodicimila lire.
Ho paura che me le strappi via, impenetrabile, che mi respinga senza parlare, con una manata.
Inciamposudoltrepasso.
Mi avvicino all’obiettivo.
Non sono mai stato felice come in questo momento.
Vado a buttar via tutti i miei soldi, e ne sono fiero.
Sono già lontano, cavalco la jeep sulla confezione, impressa nel deserto.
Farò esplodere qualcosa, chissà cosa…
Degli aeroplanini, forse quei ponti, liberare i blu.
I miei soldatini marceranno vittoriosi tra le case diroccate, mentre dal cielo pioverà la festa dei rifornimenti.
Potrò infierire rumorosamente con la mitragliatrice.
Finalmente.
Respiro l’atmosfera del negozietto ristretto, lo scatolone farcito, gommosità confortevoli, praticamente il Paradiso ARMATI.
Lo esploro indeciso, lo rivolto mentre fuori fa sera, imparo a memoria tutte le confezioni.
Vorrei appropriarmi di Dragon’s Lair, come tutti, però costa ventimila lire il sogno multiload.
Chissà se un giorno ce la farò a rubarlo, ma la signora del negozio fa pressing, non mi lascia scappare, rozza, antica, fastidiosa.
Una volta avevamo chiesto i soldi alla mamma informe di un mio amico, che ci respinge ancora oggi con un sorriso beffardo che la allarga sempre di più.
Attorno a me, la gente mangia il gelato, senza faccia, sospesa nei viali.
Ora più che mai, stringo fortissimo le mie dodicimila lire.
Ars.
24 Febbraio 2009 il 12:39
Come capsico questa tua (malsana ?) passione per i vecchi giochi. Il mio equivalente sono i videogame della lucasart, quelli con il menù “dai, parla con, usa, tira ecc.”, tipo “Indiana Jones and the Fate of Atlantis” (che rompicapo !! Alla fine ci si mettevano anche i miei), “Maniac Manson” e il fantastico seguito “Day of the tentacle”…che spettacolo. Ho spesso l’ impressione che le ridotte risorse grafiche esaltassero i programmatori in quanto a storie e “giocabilità”.
belphagors last blog post..Povia pippa !
24 Febbraio 2009 il 13:23
Nostalgico questo post. La nostalgia talvolta mi porta alla realtà, quanto era più facile ieri, quanti momenti neri neri oggi
24 Febbraio 2009 il 13:58
L’ARMATI.. quanti ricordi!
Ma hai fatto bene a non comperare Dragon’s Lair, era una palla immensa!
Cordialità
Attila
Attilas last blog post..Per favore fatemi capire, io non ci arrivo
24 Febbraio 2009 il 17:41
A s’to punto allora io rivoglio il ping pong primordiale pixelloso in bianco e nero… 😀
flos last blog post..Samba quotidiana
24 Febbraio 2009 il 17:48
Dragon’s Lair alla fine lo acquistai (sempre della ARMATI, praticamente giochi tarocchi ma cari quasi come gli originali, un affarone in pratica!), ma non superai mai la seconda schermata. I laser games in effetti fanno davvero schifo, e la conversione era mediocre a parte il geniale sistema multiload (qualcuno favoleggiava di una versione su disco uguale al “cartone animato” da bar, ahahah! 😀 ).
24 Febbraio 2009 il 18:34
I laser game in cabinato o in conversione fedele (non i surrogati orrendi per le console dell’epoca, insomma) a me piacciono.
Lo so, è una perversione, ma è così.
lamb-Os last blog post..Lay your hands on me, pt.II
24 Febbraio 2009 il 20:37
Ma alla fine mettere alla prova i riflessi, agire con tempismo e imparare a memoria son tutte robe che mi piacciono, tant’è che forse ci gioco più ora che al tempo 😀 . Quello che non capivo/capisco era l’atteggiamento di devozione stile “oooh, miracolo, il cartone animato che si può giocare!”. Come se veramente si potesse farlo.
24 Febbraio 2009 il 21:16
Ah beh, su questo hai ragione. Il fatto che siano a cartoni aggiunge divertimento (o almeno, la sequenza di morte di solito è abbastanza divertente da togliermi quasi ogni senso di frustrazione), ma non mi sogno nemmeno di pensare di stare “giocando al cartone animato”.
Comunque erano urendi e abominevoli anche tutti quei coin-op che usavano il laser disc senza essere laser game in senso stretto, tipo Firefox (non il browser).
lamb-Os last blog post..Lay your hands on me, pt.II
26 Febbraio 2009 il 16:46
Secondo me, per il C64, era meglio il Dragon’s Lair 2 in quanto era leggermente + giocabile (anche io non sono mai andato oltre la seconda schermata del Dragon’s Lair, l’Armati non brillava con la spiegazione dei movimenti da fare con il joystick e quella maledetta palla mi schiacciava implacabilmente)
Rinnovo le cordialità
Attila
Attilas last blog post..Cancellare gli anni ’70
28 Febbraio 2009 il 8:46
Escape from Singe’s castle difatti è uno dei giochi più fighi.