Qualche millennio fa, tra quintalate di inserzioni pubblicitarie, promesse mirabolanti e donne nude, fu scagliato sul mercato Dark Reign, un comune RTS (gioco di strategia in tempo reale) sottointitolato, con malcelata spocchia, “The Future of War”. A parte un’elegante scatolona blu cobalto che fa tuttora bella mostra di sé sulla mia credenza (versione ammerigana) e almeno un paio di manuali infarciti di solenni stronzate, non aggiungeva granché al tradizionale schema straconosciuto. Era però finalmente (?) possibile impartire alle unità circostanziatissimi diktat sul comportamento da tenere in ogni situazione.
Il waypoint system, insomma, era (ullalà) veramente extensive come si bullava l’Activision. Potevi prendere la tua malcapitata unità e nazisteggiarla a piacimento, ordinandole robe intricate del tipo: «Vammi a riempire una cisterna di Ferrarelle radioattiva al pozzo all’angolo seguendo questo percorso qui dietro le palme… ah, senti, già che ci sei, lungo il cammino sparacchia alla torretta nemica; ma mi raccomando, senza esagerare, eh, ché poi quella si offende, chiama la torretta gigante sua cuggina, e quindi arriva l’astronave madre, che chiede aiuto all’astronave nonna, e poi sono casini… (insomma finisce che ci vengono ad aprire il culo in millemila, come sempre)».
Oppure: «Fatti un giro dal punto A al punto B, gioca a “Un, due, tre, stella!” con le unità nemiche di passaggio, effettua un triplo salto mortale carpiato, seguito da una breve ma sofferta imitazione dell’“Urlo” di Munch, quindi scappa all’impazzata verso il punto C, così, senza un perché; infine corri verso la base fischiettando un brano pescato a caso dalla discografia di Fausto Leali».
Maaaaaa, dato che gli scontri erano particolarmente serrati e furiosi, tutte queste “prelibatezze” si rivelavano pressoché inutili o inutilizzabili, a meno di non chiamarsi John di nome e Wayne di cognome, e di non possedere il topo più veloce e infallibile del West. Ovviamente qualcuno vi dirà di essere riuscito a sfruttare regolarmente con profitto queste stupende caratteristiche aggiuntive, perdipiù mantenendo un aplomb britannico e senza farsi venire una sindrome del tunnel carpale fulminante della madonna. Del resto anch’io in seconda superiore avevo un amico che giurava di fare all’ammore con Samantha Fox e di aver completato Shadow of the Beast 2 e Duke Nukem 4ever bendato al primo tentativo, ovviamente mentre recitava la Divina Commedia meglio di Benigni e in serbocroato. Quindi voi, mi raccomando, non credetegli.
Naturalmente l’unico comando che sarebbe stato DAVVERO utile (cioè quello per poter tenere a freno l’intemperanza smisurata di quelle stracazzo di baldanzosissime unità) non era stato implementato, ragione per la quale il simpatico supporto ottico volò ben presto con violenza fuori dalla finestra, decapitando peraltro un ignaro recensore di passaggio. Dark Reign, difatti, ottenne purtroppo ottime recensioni in giro per il globo e l’Activision riuscì ad appioppare alle incaute genti affamate di (pseudo)strategia ben seicentomila scatole blu. Ciononostante, un temerario, sedicente programmatore/sviluppatore/bevitore/ilcazzocheera ebbe pure il coraggio di piangere a catinelle in qualche intervista, lamentando gombloddi e ingiustizie oscure. (Ars…).
13 Aprile 2009 il 1:46
Eppure io continuo a restare dell’idea che su Ars Ludica te ci dovevi restare. Oh si.
Detto ciò non posso fare a meno di postare qualche emoticon idiota perchè sennò cosa diavolo ci stanno a fare, no?
:evvai: :cheers: :incaz:
questa è la mia preferita
:chebotta:
l’emixs last blog post..Nozioni utili sui Videogiochi: i fanboy.
13 Aprile 2009 il 11:46
Il santo asd :asd: è insostituibile e imbattibile :telodicevo: .
13 Aprile 2009 il 14:58
Per la mia giovine età, avendo conosciuto il genere solo a partire dal sempiterno Warcraft II, il nome Dark Reign non mi dice nulla: dal canto mio posso solo augurarmi che la Activision abbia pagato la SIAE per il povero Fausto…
ilMarguttes last blog post..Cazzate Sulla tecnologia
13 Aprile 2009 il 16:11
Strano, perché Dark Reign è uscito dopo e ha goduto di copertine e pagine pubblicitarie pure su Famiglia Cristiana.
15 Aprile 2009 il 12:37
In effetti, avendo letto le recensioni all’epoca che lo davano come uno dei videogiochi imperdibili che se non lo comperavi eri da mettere alla pubblica gogna, sono rimasto davvero deluso una volta che l’ho provato a casa di un mio amico, che si sforzava di mostrare sommo gaudio all’inutile massacro del mouse nell’intento di impartire ordini che divenatavano subito insensati quando scoppiava la battaglia.
Cordialità
Attila
Attilas last blog post..Io uso il lievito Bertolini e tu?