Hercules C64, ZX Spectrum – Alpha Omega, 1986
Gods & Heroes C64 – Alpha Omega, 1986
Yolanda: The Ultimate Challenge Amiga, Atari ST – Millennium, 1990
La grafica è un pasticcio, deforme e inconsulta anche per l’epoca. Sulle piattaforme possiamo salutare esperimenti genetici incompiuti, i figli disgustosi dei peggiori incubi di Matthew Smith lasciati pascolare impunemente. Divinità del fallo, monocromatico perdipiù, mostri dalle mille braccia mulinate in libertà, con malcelata voracità. E, come da tradizione, qualche sparuto, folle, incontrollato minatore a presidiare i livelli più avanzati, con i suoi minacciosi arnesi. Tutta gente (ma farei meglio a dire bestiame) realizzata con un tratto grossolano e infantile, comunque poco gradevole.
Hercules si presenta più fracassone, dichiaratamente insensato con le sue pernacchie, con i suoi sfondi accecanti, mentre Gods and Heroes cerca di darsi un tono più cupo e serioso, fallendo miseramente già nell’eroe capelluto, che (rim)balza cicciottello. Il controllo è legnoso, lo sprite molto poco mitologico è costretto scomodamente in posizione eretta, sebbene durante il salto gli sia concessa una goffa correzione di rotta, difficilmente decisiva.
I due titoli gemelli stupiscono, sfuggendo in parte al Comandamento del salto al pixel, che all’epoca furoreggiava, dando la priorità a piccoli enigmi e situazioni ambigue, spesso risolvibili — con intuito e colpo d’occhio — anche in pochi istanti di fuga selvaggia. Altre volte, invece, bisogna penare di più, e sono queste situazioni tormentate di stallo apparente che legittimano l’esistenza di questi due ameni budget d’altri tempi. Il succo sta non tanto nell’abilità arcade, che pure è richiesta, ma nell’individuare IL percorso, IL modo scaltro di sfruttare le debolezze ambientali per il proprio tornaconto. E di memorizzarlo, per essere in grado di recitare alla perfezione la volta successiva.
La struttura non proprio lineare di Hercules (da non confondersi con il picchiaduro della Gremlins) è più interessante e stimolante, ma indubbiamente anche più traumatica per il malcapitato. Le varie fatiche vengono difatti proposte in maniera casuale (salvo l’ultima, attorno alla quale viene creato sapientemente un alone di mistero), e introdotte da farragginose spiegazioni, saggiamente cassate nel seguito. Hercules è un titolo estremamente ostico, volutamente senza compromessi. Il nostro omino indecente, ricoperto da vaghe mutande, soccombe nel giro di pochi, aggressivi secondi. Di solito, è la piattaforma sulla quale avevamo riposto tanta fiducia, che, volubile, va in fiamme inavvertitamente.
G&H (pur risultando probabilmente anch’esso off limits per il videofannullone odierno, ormai abituato a situazioni assai meno stringenti) a ben guardare fa molte più concessioni alla modernità. Meno frenetico e incalzante, permette di considerare la disposizione di oggetti e nemici con relativa tranquillità, facendo congetture sugli appigli ancora assenti.
Le cinquanta schermate di G&H sono obiettivamente troppe, visto che molte si rivelano dei veri e propri filler. Peccato, perché questo balzano platform avrebbe potuto rivelarsi un vero gioiellino se solo il glorioso Bak (minatore vero, costretto al Dragon 32 da un infortunio) si fosse prodigato con più continuità e sagacia nel combinare tra loro gli inusuali elementi (piattaforme che appaiono senza preavviso, pozioni d’invisibilità che obbligano ad affrontare certi passaggi alla cieca, ecc.).
Note: Hercules venne tardivamente riproposto per 16 bit e ribattezzato Yolanda: The Ultimate Challenge (la protagonista era infatti la figlia di Ercole, costretta a superare nuovamente le schermate paterne per liberarsi da un’imprecisata maledizione). “The fastest and the most difficult platform game ever” (recitava orgogliosa la confezione) non riscosse particolari successi, per colpa di uno stile di gioco ormai passato decisamente di moda e di un’eroina forse non abbastanza carismatica e convincente. “Probably the worst Amiga game ever made! It was so difficult and annoying that nobody I knew ever wanted to continue play it after 10 seconds!” (così Sys2074 riassume efficacemente la rabbia vomitata su Lemon Amiga). “It looks dire, and will probably be overlooked because of this, but if you consider yourself an ardent platform fan you can’t give it a miss and expect your conscience to allow you to get away with it.” (Gary Penn su G&H)
Un po’ di voti. Yolanda: 88% The One, 58% ST Format, 49% Amiga Format, 18% PowerPlay (Germania). Hercules: 92% Zzap!64, 2/5 Sinclair User, 3/10 Your Sinclair, “Good” ZX Computing. Gods & Heroes: 84% Zzap!64. Pareri discordanti, insomma. Curioso il punto di vista di SaTcom2 (dall’Atari ST forum) su Yolanda: “I bought this 10 years ago, played it real quick, and thought that I had burned $10. Recently I booted it up just for old times sake, and to marvel at how bad I remembered it […] Now, I have respect for this game and quite enjoy the challenge. The deaths are pretty funny too, very sudden with a cool screech and burning sound effect. Now this is a favorite of mine that I will keep proudly in my collection! […] it looks deceptively like a platform game. If you try to play it like a platform game you will die in 2 seconds every time. In the Dragon’s Lair’s mindset it all starts to make sense.”. (Ars Ludica’s…)
15 Dicembre 2009 il 14:25
che salto indietro… ogni volta che vedo grafiche a 8 bit che richiamano il mio amato nintendo I ho un’erezione. di 4 pixel.
.-= essere disgustoso*´s last blog ..Le conseguenze dell’amore =-.
15 Dicembre 2009 il 14:31
Commento da standing ovation… :asd:
15 Dicembre 2009 il 15:16
Questo non l’ho mai giocato, però mi hai fatto tornare in mente Battle Of Olympus, che da piccino ricordo di aver sognato anche di notte :asd:
Ah si, lo sai che TGM sta definitivamente schiattando?
15 Dicembre 2009 il 16:12
Le prime schermate presentate sembrano una commistione povera tra Gosts ‘n’ Goblins per C64 e Pitfall per Atari…
Cordialità
Attila
.-= Attila´s last blog ..Psicopatici 2.0 =-.
15 Dicembre 2009 il 16:54
Mike, cerrrto, ho apprezzato molto gli interventi dell’utente samefag, per la loro pacatezza :asd: e ho già messo in calduccio la copertina creata a suo tempo da quel lungimirantone di Devil Master. Comunque come ultimo gioco allegato Sacred non sarà troppo nuovo? Io avrei messo FIFA ’97, o Amidar. Speriamo che la Edizioni Raganella (o come si chiama) rilevi e salvi questa splendida e storica pubblicazione :sisi: .
15 Dicembre 2009 il 17:31
E perché non Amerzone, ricordi come lo pubblicizzavano? “il miglior gioco di sempre”, gli farebbe proprio comodo
Non ti dispiace tantissimo che tra poco gente come Tosolini* dovrà guadagnarsi la paga con lavori seri?
Il quale ce l’ha ancora tanto a morte con Silvestri che è intervenuto nella discussione che Silvestri AVEVA torto, e anche se a conti fatti ha avuto ragione, è troppo importante ribadire che ai tempi AVEVA torto riguardo ai giochi allegati fino a Natale :asd: (come era importante ribadire che gli ultimi due giochi contrattualizzati dallo stesso SS fossero Lost e UAW che non so nemmeno che cazzo sia)
15 Dicembre 2009 il 18:30
Già, anche se, a differenza di Sacred, Amerzone non è stato allegato anche con Donna Moderna e Uncinetto Mese, quindi la veggo dura… :asd: oppure potrebbero mettere il gioco di F1 della Eidos che si beccò un voto assurdo per venire dimenticato il giorno dopo dal mondo intero, autori inclusi, o il Quinto Escremento, anche quello premiatissimo.
Comunque è vergognoso ridere sulle disgrazie altrui: e poi se ci sono bambini (di trent’anni) che si bagnano quando il Raffo o qualche altro redattore racconta cosa ha mangiato a colazione è giusto che vengano alleggeriti dei propri euri.
Spettacolare il passaggio psichedelico (che non ha fatto capire niente per cinque pagine) “cazzo, il Silvestri ci ha preso in pieno, però aveva torto lo stesso” :asd: , anche se guardare “litigare” SS e il Boso fa sempre male al calcio, è un po’ come vedere Silvio contro Gianfry, o Gianni che pugnala Pinotto… 🙁
15 Dicembre 2009 il 20:15
Il quinto escremento lo comprai per psx porca di quella miseria :chebotta:
Andrà a finire che ci proveranno con il podcast a pagamento, come Blow Up, solo senza rivista :asd:
Comunque alcuni commenti sono spettacolari.
Ed il tizio nel thread sul berlusca ammaccato, che ha postato in lacrime stile “LEAVE SILVIO ALOOONEEE” lo hai visto? ahahah oddio :asd:
15 Dicembre 2009 il 20:27
fortuna che Shigeru Miyamoto 宮本 茂 non ci ha giocato. Avremmo avuto un ingegnere di più e un bel po’ di avventure in meno.
:telodicevo:
http://riciardengo.blogspot.com/2009/12/bloggo-dello-scrittore.html
15 Dicembre 2009 il 21:56
è inutile che adesso scrivi postz facendo il tranquillo.
se scrivi su gugol: silvio berlusconi muore, sei il primo che esce.
e conoscendo le tenniche nucleari del miniztero degli interni (cercare appunto: silvio berlusconi muore su google) sarai il primo a essere chiuso il blog.
io per sicurezza ho fatto un post di rettifica.
farebbilo anche tu, per sicurezza.
.-= catto´s last blog ..Io non voglio che berlusconi muore. =-.
15 Dicembre 2009 il 21:59
ma va che cazzo di gioco sei andato a tirar fuori!
grandissimo postz!
ah ah ah!
hercules!
.-= catto´s last blog ..Io non voglio che berlusconi muore. =-.
15 Dicembre 2009 il 23:31
Mike, pensavo che Blow Up uscisse ancora in edicola O_o.
Ho visto il thread sul Berlusca ammaccato in backstage e in effetti era particolarmente delirante… :asd:
catto, sì, il mio contatore delle visite (e di commenti sbroccotronici) se n’è accorto… :asd: A Maroni gli ho fatto anche due post contro, e il look del blog è uguale a facebook (non credo riescano ad accorgersi della differenza), quindi credo di non avere più speme… :cattivo:
15 Dicembre 2009 il 23:43
Sì infatti, non hai letto bene :asd:
Blow Up ha avuto l’idea del podcast, però la SIAE ha rotto il cazzo e SIB è arrivato alla conclusione che per continuare a pubblicarli avrebbero dovuto farli pagare.
16 Dicembre 2009 il 12:58
hum
ma quello della foto è ercole che combate contro un cazzo?
o_O
eppoi: non vale che ti prendi giuoco di me su oknotizie solo perchè non sono imparato l’itagliano.
.-= catto´s last blog ..Io non voglio che berlusconi muore. =-.
16 Dicembre 2009 il 16:33
Mike, però mi sembra anche un po’ ingenuotta l’idea di fare un podcast di ‘sto tipo da parte di una testata giornalistica senza che la SIAE rompa il cazzo, eh… :asd:
catto, battere i cazzoni non è così semplice come può sembrare, la realtà ce lo insegna… Non sono io che mi prendevo giuoco di te, penzavo che l’itagliano del tuo titolo fosse correggiuto :sisi: .
1 Gennaio 2010 il 3:59
Ecco, mi ricordo di questo post che avevi fatto su Ars Ludica… ma mi ero completamente dimenticato di provare ‘sta benedetta Yolanda (che non è figlia del corsaro nero, bensì di hercules) sul mio fido Ataru STE.
Apprendo inoltre dai commenti che TGM smette di allegare i giochini, e quindi sarebbe teoricamente sull’orlo del tracollo: come mi dispiace, tanto tanto. Evidentemente non son nemmeno più tanto bravi a copiarli, gli articoli. Io comunque sono sempre stato contrario all’accanimento terapeutico, sarò in pace con me stesso solo quando tutte le riviste cartacee di videogiochi smetteranno di essere pubblicate.
Ma visto che continui a seguire ‘ste robe, Edge dopo che GamePro ha fatto *prot* è tradotta da qualcun altro in italia, oppure dovrei necessariamente sborsare cifre esorbitanti per l’originale?
1 Gennaio 2010 il 13:44
C’era stata una voce di corridoio su una traduzione italiana di Edge, ma poi la ragione deve aver prevalso (tradurre per un Paese del Terzo mondo, videoludicamente parlando, una rivista che già di suo vende 25mila copie in tutto il globo a naso non mi sembra ‘st’affarone :asd: ).
Io ovviamente non finanzio nulla da un bel po’, seguo solo ogni tanto le varie discussioni pregustando il momento in cui potrò ballare la samba davanti a questa splendida immagine http://img34.imageshack.us/img34/1327/tgmgameover.jpg :asd: