echiner1 — Graveyard’s doorGianluigi veniva a casa mia solitamente per banchettare sopra i resti del mio C64. Anelava a un solo genere di intrattenimento. Amava il calcio, stimava i suoi rappresentanti più nerboruti, che si susseguivano simulati in vario modo sul mio teleschermo (una tivvù Grundig dalle caratteristiche, per l’epoca, sbalorditive). Un giorno scoprì Dragonskulle — uno dei classici più evocativi e più stroncati della Ultimate — però trascurando accuratamente il gioco. Lo caricava al solo scopo di gustare la sequenza finale, quando lo sprite molto elegante schiattava (ghermito dalla Signora in persona, quella con la falce). Mentre ero via, spulciando tra i miei oggetti personali, si accorse per caso dell’esistenza di una vecchia cassetta nera, rubata in edicola. In questi giochi bisognava pigiare un po’ sui tasti, confermare con il RETURN, sperando che accadesse qualcosa. La grafica era schifosa e immobile, non si sparava, non c’erano calciatori. Fui sorpreso dal suo interesse per tutto ciò. Presto si diede a una specie di “turpiloquio interattivo“, insultando e ricevendo in cambio dalla CPU solo risposte insensate o insoddisfacenti, e così cominciò a esperire azioni non necessarie. Minacciava personaggi poco significativi, si alzava e inveiva, agitando pugni contro lo schermo. Ingabbiato, spostava sedie, tavolini con scatti improvvisi, balzi inconsulti, su e giù per la stanza. Salivava abbondantemente, si divertiva provando a scalare, in punti diversi, il muro altissimo. Liscio e insuperato. Il cimitero rispondeva invariabilmente nella notte. Evadere si rivelò ben presto impresa impensabile. Ma non rinunciò mai del tutto alla fuga, intesa come metodo risolutivo. Il narratore rinchiuso all’interno del gioco liquidava ogni sforzo. Breve, impenetrabile… e così era necessario aggirarsi nella cripta, senza sapere bene cosa fare. Vi erano diverse cripte, una per ogni marchese. Gli elementi non erano certo numerosi ma distribuiti con fantasia un po’ gitana. I personaggi sbucavano fuori dal nulla, biondi e improbabili, e la vera difficoltà stava nel riuscire a orientarsi tra schermate ripetitive, contando indecifrabili lapidi, e gli altri elementi impastati tra loro. Col tempo, Gianluigi uscì dalla mia stanza, per procacciarsi soddisfazioni più eccitanti e diverse, altrove. Solo allora, decisi di rispolverare quella cassettina, nel tentativo di affrontarla meno istintivamente. Come se ripercorrere, questa volta in modo corretto, maturo, quelle quattro misere schermate del cazzo potesse dare un senso a tutta la mia carriera di videogiocatore. Mi misi alla prova con grande serietà, arrivando addirittura a ripescare l’opuscolo, in realtà infarcito soltanto di storielle traballanti. Nuovamente in camposanto: inizialmente solo barlumi… ma alla fine riuscii a ricondurre il mio alter ego al successo. Fuori dal tunnel la lucesicurezza in un lungo pomeriggio, proprio quando stavo cominciando ad appassionarmi. Passai diligentemente al gioco successivo. Fate-farfalle mestruate che si trastullano, un’avventura grafico-testuale maldisegnata nella valle… Si girano le foreste incontrando nani poco interessanti, si spostano tappeti.
Horror – Intermezzo di Mezzanotte | 1987 | Arscom Adventures | C64 (avventura grafico-testuale apparsa sul n.2 della rivista Epyx 3001)
Sepolto originariamente nella defunta webzine di Ars Ludica.
7 Settembre 2008 il 12:19
In un passato recente, molto umiliante, facevo parte di una squadretta di italianibravagente, messa on line in American Army
Ero molto triste perché in quel gioco sono previsti solo uomini, quindi non potevo sedurre nessun nemico, e i terroristi invece di cedermi il passo, mi strattonavano e mi uccidevano senza pietà, in oltre va da sé che non avevo né i riflessi né la cattiveria dei ragazzini di vent’anni che mi si paravano di fronte.
Sorvolo sul senso dell’orientamento.
illas last blog post..I bassi sono in media più portati ad invadere la Polonia
7 Settembre 2008 il 13:02
Abie’, secondo te il fatto che in una prospettiva retrogiocosa il C64 non mi dica assolutamente NULLA è molto grave?
7 Settembre 2008 il 13:13
illa, non avrei mai immaginato una bloggeressa colta come te in un gioco così nazifascista. E comunque non hai trollato in questo commento, sono commosso. ;___;
lambe, implodi. Ma così, con affetto… :*
7 Settembre 2008 il 14:05
Io nella mia vita ho giocato solo a tekken tre. E solo perchè mio fratello perdeva sempre. Solo perchè era più piccolo. (E’ che odio perdere).
cherrys last blog post..Eppure c’è gente che.
7 Settembre 2008 il 14:35
> lambe, implodi. Ma così, con affetto… :*
No, ma senti, capisco e rispetto i sentimenti di chi lo possedeva allora, e il suo valore storico nell’avvicinamento di tante persone all’informatica e nel proporre una nuova filosofia nell’ambito dei sistemi domestici…
… ma restiamo sui giochi.
Meglio il NES e il PC Engine, ma diBBrutto. Ma senza starci nemmeno a pensare.
7 Settembre 2008 il 14:49
e lo so..se c’è una cosa che ho son le risorse..
ma trollare che verbo è?
illas last blog post..I bassi sono in media più portati ad invadere la Polonia
7 Settembre 2008 il 18:36
cherry, non ti devi scusare… 🙂 anche se ogni dieci post (circa, mica siamo al catasto) mi sono prefisso di farne uno videogiochi, in realtà i videogiocatori (come i metallari, i geek-fondamentalisti vari, ecc.) in linea di massima mi stanno sulle balle. 8)
lamb, mi spiace, ma non sai di cosa stai parlando. 😛 Un titolo visionario/psichedelico/creativo come Hunter’s Moon, per esempio, non lo cambierei con tutta la giocografia (spesso conversioni “mostruose” tecnicamente, ma aride) del PC Engine (tranne qualche eccezione alla Photo Boy).
illa, quando uno è un talento naturale in qualcosa non c’è bisogno di spiegare. 😀
7 Settembre 2008 il 21:44
Eeeessì, sulle anime dei computer non so proprio alcunché.
8 Settembre 2008 il 6:05
Eh, l’anima è importante invece, altrimenti si finisce dritti al McDonald’s a giocare a Gear of Wars… 😛
8 Settembre 2008 il 8:15
Ma lo sai, Ascione, che più stai e più dimostri segni di psicopatia non latente?
Mò deve pure ordinare quando uno può commentare o meno le sue fesserie…
Massmediologo..ahahahah!!! E che vuol dire? Un po’ come dire sociologo, intrattenitore di pulci, addomesticatore di koala!!! ahahahh
8 Settembre 2008 il 9:26
Ma soprattutto magari avessi io il conto in banca di Ascione…
8 Settembre 2008 il 21:05
BIGOfftopic: ehiiiiiiii sono tornata online (essì) e t’ho pure linkato caro Luigi Ruffolo! Siao 😉
flos last blog post..Che il caos sia con voi
8 Settembre 2008 il 22:37
E del mio post riciclato con tanta cura apposta per te quindi non te ne frega apertamente un quartzo, eh? :X
Vabbè, giusto perché sei tu…
9 Settembre 2008 il 8:50
Ehm… non ne avevo idea, anzi per un attimo ho creduto di essere tornata indietro nel tempo, sarà mica l’effetto degli esperimenti del Cern? Corri che domani ci risucchia tutti il loro buco neroo
Un pensiero davvero gentile :*
flos last blog post..Che il caos sia con voi